In trincea
Luna ,pallida luna come sei ancor 
Bella la sera nella terra ove niun 
Ormai prega e spera !
Lucido ferro , nella notte risplende 
Trema la terra al novo tuono 
Che atterrisce, un dolor forte 
Che il cor preme. 
Voci  perse nel lungo fosso,
Freddo,  non il soffice letto 
Della casa lontana .
O morte  cone cavalchi
Libera tra questa gente 
Dimmi :e si copioso il tuo raccolto? 
Nei volti spauriti dei giovinetti 
In armi ,negli  spiriti affranti, si rispecchia il ricordo,
Degli affetti  più cari .
Gaie  giornate nei prati,
sudati aratri, Or  muti .
Lieti natali di povertà 
Ma veri !
Quanti abbracci rubati 
Quanti baci mancati !
Per l 'odio  che  ti spinse,
Paladin di sarajevo,
Mano nera hai affondato
Nella domenica triste !
Or dal tuo asilo
tutta l' Europa  metti 
In sanguigno.
Un sibilo  ,una 
Luce  e balzan 
Fuori dal nascondiglio 
Come sciami di cavallette 
Ma al son di baionette 
Sì lamenta il milite 
Cadon  come neve 
In gennaio 
Ma non si resta ,
L orribil  assalto.
La polvere,  la romba 
Che assordo'  rese ceco
E spavaldo !
Figli del secol nuovo
quando l 'uom si credeva 
Più saldo ,
La vita era bella 
Pria che l 'aquila
Perdesse le penne .
Tomba silente, tomba 
Tra fossi e pianto ,
Fumo ,terrore 
Or sei la madre 
Del disperato branco .
Corpi laceri  
In quelle trincee ,
Terra di nessuno
Eppur la luna,
rischiara il ciel 
Profondo  ,sempre 
Più Nero.
Quanti sguardi 
Prima di  lasciar 
Quell faticato  fango ,
Tutto tace 
Pochi torneran 
In quel misero 
Stagno .
Piangeran  le madri 
Saran curvati
I padri !
ADDIO Sogni 
Spensierati
Han bevuto  la gioventù 
Il Moschetto
Il vissillo ,
La patria dei folli !
E le distese immense di
Terra ove dormiamo .
Corrado cioci
Poesia scritta il 27/10/2017 - 01:21Voto:  |  su 2 votanti  | 
	
  
Lucia Frore  
 27/10/2017 - 19:48 
  
Francesco Gentile  
 27/10/2017 - 09:24 
                        



