insomnia
Scaturì dall'abisso
la memoria,
le stelle il ritorno
attesero,
l'immenso dolore
mi rese facil preda;
dubbi, pene,
or m'incutono timore..
la memoria,
le stelle il ritorno
attesero,
l'immenso dolore
mi rese facil preda;
dubbi, pene,
or m'incutono timore..
Per atroci
notti insonni vago,
nebbia nella mente,
furore, odio,
armano le mie mani..
L'incubo è la notte,
l'alba, miraggio lontano;
Il terrore
si rende sangue..
fonte d'eterno oblio..
Lunari artigli,
sogni nati già morti,
e l'angoscia mi scoppia
in petto,
visione
del mio opaco futuro..
Ribolle nel passato
quest'anima morta d'affetti..
e coteste notti insonni,
immutate..eterne.. fredde..
spettri in agguato
nel disperato oblio
dell'incubo...
Poesia scritta il 25/12/2017 - 01:00
Letta n.936 volte.
Voto: | su 2 votanti |
Commenti
Nessun commento è presente
Inserisci il tuo commento
Per inserire un commento e per VOTARE devi collegarti alla tua area privata.