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Uccidimi l'anima o vado via

Trattenermi equivale ad uccidermi adesso. Ho un infanticidio di fantasie che corrono e sembra di imbottigliare tutta l’acqua che si respira sott’acqua.
Lasciami il tempo per un altro chilometro ancora. Le dita giocano con l’oro della mia bocca e cercano la saliva, escono da questo corpo e come la criniera di un leone mi solleticano la faccia.
Non ho più nulla da togliere adesso e cado nuda sui ginocchi, cado nuda a palmi alti, cado nuda nella gola…cado nuda nei miei germogli.
Ti prego di uccidermi l’anima adesso oppure vado via.
Uccidimi l’anima, strappami le pupille con le unghie oppure vado via.
Uccidimi l’anima che non avrò più pianti oscuri…o vado via.
Poi la musica si alza, un suono che rovescia il tavolo e mi tocca lo stomaco e lo imbavaglio. Hai lasciato passare la notte e un’altra ancora senza toccare il mio buio.
Vibro, batto e mordo, si piegano anche le sbarre e dopo ballo, ballo e vado via.


©GiuseppeLonatro2018




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Poesia scritta il 07/01/2018 - 09:31
Da Giuseppe Lonatro
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