L'inferno hai sentito, lo so.
Sorda dimora hai trovato.
Furente schiumava la rabbia
tra volute di fumo,
infido compagno,
amico subdolo.
Solevi gridare
l'abisso vissuto.
Per prima la voce
t'ha lasciato.
Un'onda silente
bramava portarti con sé.
Io ti capisco,
signore dal cuore grande,
d'impulsi ferini.
Quanto fu il terror!
La morte vicina,
la vita strappata.
Tra l'onusta divisa
che ancora trasuda paura
vive, forte, il ricordo.
Di un'anima pura,
d'un uomo vero.
Sorda dimora hai trovato.
Furente schiumava la rabbia
tra volute di fumo,
infido compagno,
amico subdolo.
Solevi gridare
l'abisso vissuto.
Per prima la voce
t'ha lasciato.
Un'onda silente
bramava portarti con sé.
Io ti capisco,
signore dal cuore grande,
d'impulsi ferini.
Quanto fu il terror!
La morte vicina,
la vita strappata.
Tra l'onusta divisa
che ancora trasuda paura
vive, forte, il ricordo.
Di un'anima pura,
d'un uomo vero.
Poesia scritta il 11/11/2020 - 09:07
Da Filippo MMFS
Letta n.690 volte.
Voto: | su 0 votanti |
Commenti
Nessun commento è presente
Inserisci il tuo commento
Per inserire un commento e per VOTARE devi collegarti alla tua area privata.