Il bicchiere d\'argento
Viviamo circondati da oggetti inanimati
Astruse simmetrie che si moltiplicano
in successioni numeriche, sfidando il caso
rimandano ad altri mondi,
sconosciuti percorsi d’altre stagioni,
vite precedenti, testimoni forse
di delitti, schizzi di sangue
sulle pareti opache di vecchi camini.
Riverberi lucidi d’un bicchiere d’argento
dove sistemarsi ciocche di capelli
dopo amplessi cortigiani
nell’apparente quiete di un focolare domestico
dove delira e cova la nostra realtà
precaria, infinita, sfuggente...
Il vero soggetto imperscrutabile della scena.
L'immagine allegata è un mio dipinto, olio su tela, copia de "Il bicchiere d'argento" (1768 circa) di Jean Baptiste Siméon Chardin.

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