I tuoi lunghi capelli intrisi di gocce di sole
tele di ragno che sfiorano destini assopiti.
Hai colorato il mio cuore di pastello
perché ti vedo avvolta tra messi dorate
e succhi, ape vagabonda nell’ultimo fiore
nettare dimenticato.
tele di ragno che sfiorano destini assopiti.
Hai colorato il mio cuore di pastello
perché ti vedo avvolta tra messi dorate
e succhi, ape vagabonda nell’ultimo fiore
nettare dimenticato.
Ti ritrovo nell’aria, profumo errante di fresia
odo spruzzi di mare che srotolano tappeti
a rubare vuote conchiglie e pezzi di vetro.
Accendi, sulla spiaggia imbrunita, piccoli fuochi e
spiega la tua dolce ombra sulla rena
che io possa trovarti.
Campane lontane sgranano rosari alla sera
e il cielo muore arrossato tra sepolcri di vetro.
La tua coppa è vuota ed i fuochi finiti.
La luna impasta con argentei miscugli ombre imprudenti mentre tu l’allontani, vagheggiata e rincorsa, vagheggiata e rincorsa giovinezza.
Poesia scritta il 18/11/2023 - 20:40
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