RACCONTI

     
 

In questa sezione potete consultare tutte le poesie pubblicate per argomento. In ogni caso se preferite è possibile visualizzare la lista delle poesie anche secondo scelte diverse, come per ordine di mese, per argomento , per autore o per gradimento.

Buona lettura

 
     



Lista Racconti

     
 

UNA STORIA NUOVA


Alberto era alla scrivania. Il cursore lampeggiava sul foglio bianco del programma di scrittura. Le sue dita digitavano furiosamente sulla tastiera. Ma il foglio era ancora bianco. Ogni frase scritta, veniva impietosamente scartata e cancellata, con la stessa rapidità con cui era stata scritta. Il risultato? Era fermo al punto di partenza.
Aveva aperto la finestra, la giornata era gelida, ma aveva pensato che far entrare il vento freddo, lo avrebbe aiutato a schiarirsi le idee e a concentrarsi. In passato aveva funzionato. Quel giorno no. L’idea l’aveva in mente, ma per quanti sforzi facesse non riusciva a metterla in pratica. Gli risultava troppo artificiosa, troppo forzata, piatta e per nulla adatta. Dov’erano finiti il suo talento e la sua esperienza? Si sforzò ancora di mettere nero su bianco, le poche cose che gli sembravano avere senso, ma le parole gli sfuggivano da tutte le parti, e di discorsi sensati non ne tirava fuori uno. Era furioso con se stesso. Non era mai stato così... (continua)

Marirosa Tomaselli 22/01/2023 - 19:48
commenti 3 - Numero letture:667

Voto:
su 3 votanti


UNA STREGA SOTTO L'ALBERO


Era una fredda serata di dicembre. La neve scendeva, copiosa, fuori dalla finestra, ma non la guardava, non gli importava, ormai la feste erano solo una scusa, per tagliarsi fuori, e crogiolarsi tra i ricordi, o solo per non pensare. Guardò di fronte a sé, anche l'albero, quell'anno era venuto storto. Se fosse stato per lui, avrebbe evitato di farlo, ma c'era sempre gente che capitava a casa, sotto Natale, e non poteva essere Natale senza l'albero. Bleach! Ne avrebbe fatto volentieri a meno. Così come tutte le corbellerie che l'accompagnavano e le frasi fatte, ma...uno strano bagliore attrasse la sua attenzione. Si avvicinò alla finestra, poiché da lì proveniva e si mise a spiare, da dietro i vetri, la notte. La città era silenziosa, e tutta rivestita a festa, e la neve ancora fitta. Eppure gli era apparso di scorgere una figura. Che assurdità! Un illusione, ottica certamente! Una figura al 13° piano! Sorrise scuotendo la testa. Ma poi gli sembrò di scorgerla di nuovo. Scrutò con più ... (continua)

Marirosa Tomaselli 22/12/2017 - 15:07
commenti 3 - Numero letture:1238

Voto:
su 1 votanti


Una vacanza indimenticabile


Non so specificare la situazione o il gioco causa-effetto che mi ha portato a ritrovarmi da solo davanti a lei. Forse non sto bene o ho semplicemente bevuto troppo, mi sento intontito, ricordo vagamente d’essere in crociera, ricordo persino mia moglie che esce dalla cabina dicendo qualcosa al riguardo del casinò e che sarebbe mancata per un bel po’ di tempo, forse un’ora. Adesso che la mente si va schiarendo ricordo anche che siamo entrati tutt’e tre nella cabina: io, mia moglie e Francesca … ma perché Francesca?! È venuta in viaggio con noi? Non importa. È lì davanti a me che mi fissa con i suoi grandi occhi castano scuro. Sento il mio cuore battere forte. Non mi sono mai trovato da solo con lei faccia a faccia. Io sono sdraiato di fianco sul letto con la cravatta ancora intorno al collo, anche se il nodo è più lento, la giacca forse l’ho messa sulla sedia o forse no, non ha poi così importanza. Ma lei è lì e mi guarda come se volesse dirmi qualcosa ma non ha il coraggio di farlo. Si ... (continua)

Seby Flavio Gulisano 20/09/2016 - 01:05
commenti 16 - Numero letture:1838

Voto:
su 6 votanti


UNA VALIGIA


Era lì, come ogni giorno, ma guardarsi allo specchio era sempre più difficile. Lei e Luca si erano innamorati nonostante le differenze, di età, di carattere, anche di abitudini e all' inizio era stato tutto magico. Lei aveva investito ogni cosa in quella relazione e quando erano andati ad abitare insieme era stata una festa. Il loro amore sembrava invincibile, e invece... E invece non lo era stato. Era finito? No. In fondo a sé sentiva di amarlo ancora, di amarlo profondamente, ma non ce la faceva più. Erano caduti in una routine spaventosa, in cui tutto era grigio e monotono in un loop senza fine. Era stanca, si sentiva spenta, tutta l' energia che aveva messo all' inizio si era dissolta. Aveva sbagliato? Forse si, forse non avrebbe dovuto innamorarsi di lui, o forse avrebbe dovuto essere più combattiva, invece si era piegata anche lei a quella routine. Ora però basta, non riusciva più a fingere che quella situazione le stava bene, ma neanche sapeva se avrebbe avuto il coraggio di cam... (continua)

Marirosa Tomaselli 17/07/2024 - 11:28
commenti 0 - Numero letture:404

Voto:
su 0 votanti


Una volta stringevo le sue mani


Una volta stringevo le sue mani, quelle di Sofia. Premevo le sue dita tra le mie e non volevo fare altro. Le toccavo, le accarezzavo e sentivo l'attrito riscaldarci la pelle e fermare i miei movimenti, ma l'emozione non aveva freni e ci lasciavamo consumare volentieri.
Sono cresciuto senza cellulare (io lo chiamo ancora così), non ne ho mai avuto uno e con la mia età mi rifiuto di capire come si usano, che siano utili o no, so di poterne fare a meno anche se molte persone trascorrono ore guardando lo schermo tenendolo tra le mani e si arrabbiano perché disturbati dalla troppa pubblicità.
Io, invece, sono seduto a tavola e giocherello con un bicchiere; sul fondo c'è un'ultima goccia di vino e la lascio scivolare a destra, poi a sinistra, le faccio fare un cerchio, di nuovo a destra e così via. Non so perché. Mi rilassa; mi aiuta a mantenere il contatto con la realtà, a non farmi sopraffare dai pensieri, che di quelli c'è n'è parecchi. Penso che ho pagato il mutuo per la casa e posso... (continua)

Armando Alfieri 02/11/2020 - 01:55
commenti 2 - Numero letture:966

Voto:
su 1 votanti


Une histoire perdue


E finalmente un’altra notte di malinconia era passata.
Le prime luci dell’alba, entrate senza troppa timidezza nella stanza, l’avevano trovata già sveglia a riflettere su come silenzi ed ombre si fossero impadroniti delle ore della notte e avessero finalmente ricoperto le immagini che parlavano di lui.
Adesso le vedeva per quelle che erano: soltanto illusioni. Le aveva custodite con particolare attenzione, ma ora non aveva più senso trattenerle, le avrebbe lasciate scivolare via, lontano dagli occhi e dalla mente, a liberarla da quella mancanza.
La mano aperta a liberare sogni e desideri da quel consapevole precario equilibrio.
Sapeva benissimo che la chiave dei pensieri di un uomo non si trova mai e ora non ambiva più ad addentrarsi in percorsi volutamente tortuosi, avvolti dalla nebbia dove ad ogni angolo avrebbe trovato ancora silenzi ed illusioni.
Miraggi di sguardi, di emozioni e brividi erano ormai scivolati in quell’orizzonte lontano e intoccabile.
Un naufragio lascia sem... (continua)

Emma Tanzi 11/05/2016 - 18:46
commenti 1 - Numero letture:1213

Voto:
su 1 votanti


Uno scatto


C'è tanto caldo dentro di lei da sopraffare i brividi che la neve, scivolata dal ramo dell'abete al di sopra dei suoi capelli, le lascia entrare nel corpo, solo per un attimo.
Si è trovata fuori dalla baita. Spinta dalla rabbia di un rifiuto, dalla paura di affondare in una pozza di tristezza, dal bisogno di non dover più esserci. All'inizio ha contato i passi, uno dopo l'altro. Si è fermata col respiro grosso e le mani gelide, si è toccata il viso. Scottava, quasi una bruciatura. Dietro di lei le orme, da non contare, da lasciare andare alla neve che continuava a scendere.
Giulio, suo marito, è rimasto nella baita con loro figlio, Edoardo. Guardavano la tv, quando Giulio, leggendo un messaggio sul telefono, ha alzato lo sguardo verso di lei
-Francesco è bloccato dalla neve, dice che è sulla strada principale e non può proseguire, forse tornerà indietro-
-Ma non può venire a piedi? Perché deve tornare indietro?- le si strozza la voce in gola mentre si siede.
-Sei matta! Saranno... (continua)

Grazia Giuliani 23/01/2019 - 21:06
commenti 12 - Numero letture:1162

Voto:
su 6 votanti


UNO STRANO INCONTRO A NATALE


Era una serata come tante. Faceva un freddo micidiale, e qualche fiocco di neve cadeva, senza posarsi. Troppo freddo comunque, per starsene in giro, ma non era dell'umore per chiudersi in casa, a rimuginare, da solo. Era piuttosto tardi, ma il suo bar preferito era ancora aperto. Si coprì il volto, alzando di più il collo del cappotto, ed attraversò, il locale era proprio di fronte. Entrò a testa bassa, ordinò qualcosa da bere, e andò a sedersi, ad un tavolo in fondo. Quello era il suo posto, da lì aveva un'ampia visuale della gente che entrava ed usciva. Gli piaceva osservare la gente. Forse per via del suo lavoro. Estrasse dalla borsa il suo portatile, ed aprì il file su cui stava lavorando. Una pagina bianca. E il cursore che lampeggiava. Abbassò il monitor. Non riusciva a concentrasi, e quell'odioso cursore, gli ricordava che aveva il suo editore alle costole. E già, la scadenza era vicina, e a lui non veniva uno straccio d'idea. Intanto gli avevano portato da bere. Bevve un sorso... (continua)

Marirosa Tomaselli 25/12/2016 - 11:35
commenti 3 - Numero letture:1529

Voto:
su 1 votanti


VACANZA CON SORPRESA!


Eccola! Finalmente era arrivata, posteggiò il suo furgoncino e scese. Aprì il portabagagli, prese la sua sacca degli incensi e il borsone. Era ora di dare vita alla casa delle vacanze! Che bello, aveva l'accesso privato alla spiaggia! Già pregustava le cene intorno ai falò e il suono delle chitarre. Si ravvivò i capelli rossi e si apprestò ad entrare.

Adorava le auto sportive! La sua nuova spider era un un portento! Aveva affittato una casetta sulla spiaggia e già pregustava la quiete e il silenzio ideali per scrivere il suo ultimo romanzo. Non appena fermò la macchina, si accorse di un furgoncino blu dipinto con fiori rossi e gialli: che orrore! Quell'obbrobrio doveva sparire! Scese dalla macchina. Lisciò una piega sui suoi pantaloni bianchi di lino, sbottonò il primo bottone della camicia, e buttò la giacchetta su di una spalla, trattenendola con due dita. Estrasse le chiavi dalla tasca e andò ad aprire la porta.
Che strano era già aperta. Entrò ed un forte odore di incenso lo co... (continua)


Marirosa Tomaselli 25/01/2016 - 12:25
commenti 8 - Numero letture:1329

Voto:
su 4 votanti





Opera non ancora approvata!

01/01/1970 - 01:00
commenti - Numero letture:

Voto:
su votanti



[ Pag.1 ][ Pag.2 ][ Pag.3 ][ Pag.4 ][ Pag.5 ][ Pag.6 ][ Pag.7 ][ Pag.8 ][ Pag.9 ][ Pag.10 ][ Pag.11 ][ Pag.12 ][ Pag.13 ][ Pag.14 ][ Pag.15 ][ Pag.16 ][ Pag.17 ][ Pag.18 ][ Pag.19 ][ Pag.20 ][ Pag.21 ][ Pag.22 ][ Pag.23 ][ Pag.24 ][ Pag.25 ][ Pag.26 ][ Pag.27 ][ Pag.28 ][ Pag.29 ][ Pag.30 ][ Pag.31 ][ Pag.32 ][ Pag.33 ][ Pag.34 ][ Pag.35 ][ Pag.36 ][ Pag.37 ][ Pag.38 ][ Pag.39 ][ Pag.40 ][ Pag.41 ][ Pag.42 ][ Pag.43 ][ Pag.44 ][ Pag.45 ][ Pag.46 ][ Pag.47 ][ Pag.48 ][ Pag.49 ][ Pag.50 ][ Pag.51 ][ Pag.52 ][ Pag.53 ][ Pag.54 ][ Pag.55 ][ Pag.56 ][ Pag.57 ][ Pag.58 ][ Pag.59 ][ Pag.60 ][ Pag.61 ][ Pag.62 ][ Pag.63 ][ Pag.64 ][ Pag.65 ][ Pag.66 ][ Pag.67 ][ Pag.68 ][ Pag.69 ][ Pag.70 ][ Pag.71 ][ Pag.72 ][ Pag.73 ][ Pag.74 ][ Pag.75 ][ Pag.76 ][ Pag.77 ][ Pag.78 ][ Pag.79][ Pag.80 ][ Pag.81 ][ Pag.82 ]

 
     


- oggiscrivo.it - Copyright 2009 - 2025 - Tutti i diritti sono riservati - Webmaster Mauro -