RACCONTI |
In questa sezione potete consultare tutte le poesie pubblicate per argomento. In ogni caso se preferite è possibile visualizzare la lista delle poesie anche secondo scelte diverse, come per ordine di mese, per argomento , per autore o per gradimento. |
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Lista Racconti |
L'immortale Seconda parte Mi risvegliai nello stesso letto e nella stessa solita stanza
che sembrava una camera di ospedale. Nella sorpresa, sorrisi anche, ecco era stato un sogno, strano, vivido, ma solo un sogno. Poi, non so cosa me lo fece pensare, pensai che non era così. Non era affatto un sogno. Né quella stanza, né la mia morte, né tutto ciò che avevo vissuto. Sentivo ancora il dolore della lancia che mi squarciava il cuore, ricordavo benissimo ogni singolo maledetto momento di quell'agonia e di tutto ciò che l'aveva preceduta! Quindi era un incubo, ma venni scosso dalla solita voce robotica. — Sei in grado di intendere? Mi disse come la prima volta. Di nuovo? Risposi. — Sono in attesa di richieste. Ma come mai ritrovo di nuovo qui? — Sono in attesa di richieste. Voglio sapere cosa è successo! — Sono in attesa di richieste. Voglio una pistola colt 357 magnum, modello 1980, canna da tre pollici, modello export! Chiesi, sempre urlando. La dettagliai come avevo dovuto fare la prima volta ... (continua) ![]() ![]() ![]()
L'immortale Terza parte Come ulteriore precauzione, ultimato il
tetto con tegole di legno, lo coprii di un leggero strato di terra su cui adagiai delle zolle di terra ed erba sperando che attecchissero. Allargai la "cintura" delle mine antiuomo ad oltre 500 metri di raggio dalla casa stessa e circa dieci metri prima di ogni mina, misi dei teschi di animali su dei pali, come a dire, vai avanti a tuo rischio e pericolo. Giusto per un residuo di un piccolissimo scrupolo. In prossimità del torrente più a valle trovai delle specie di bambù, delle grosse canne di palude, ma molto grosse; me ne feci bicchieri e contenitori di tutti i tipi, ma anche tubature per ricevere l'acqua direttamente in casa dal torrente: fu un impianto decisamente artigianale e di cui avrei dovuto cambiare diversi pezzi man mano che si corrodevano le canne, ma vi assicuro che farmi una vera e propria doccia dopo quattro mesi di quella vita fu una esperienza esaltante! Ormai ero ben piazzato. Sotto la piattaforma sca... (continua) ![]() ![]() ![]()
L'importanza dello studio Se io avrei avuto una i struzione
più meglio, sarebbi diventato uno scritore di urlo, ma pur tropo o' studiato fino alle alimentari e non o'piu' pottuto fare le squole superiori. Ciò mi ha creato inevitabilmente una discrasia didattico cognitiva multidisciplinare propedeutica ad una istanza psicopedagogica con indirizzo montessoriano enucleata altresi da un contesto socioculturale fortemente degradato degno del peggiore "minculpop" di mussoliniana memoria!... (continua) ![]() ![]() ![]()
Opera non ancora approvata!
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Opera non ancora approvata!
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Opera non ancora approvata!
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La caduta Che sollazzo, che goduria
sono andato su in Manciuria con i guanti sulle mani e un disco degli Intillimani c'era un tizio, foto in man son salito sulla groppa sono andato in ospedale mi han dimesso dopo un mese ![]() ![]() ![]()
LA CASA DEGLI SPECCHI << Lei non ci crede, ma vedrà vedrà! Ah, se se vedrà!>> urlò il vecchio alla sua schiena, ma lui era già lontano. Certo che non ci credeva, lui credeva solo a quello che vedeva, certe stupide credenze le lasciava alle donnette di paese! Aveva scelto quella casa perché era isolata e grande e poi perché gli piacevano le case antiche, le superstizioni le lasciava volentieri agli altri. Salì in macchina e partì, era ora di andare a vedere la sua nuova casa.
Effettivamente era isolata e questo giocava a suo favore, non aveva voglia di vedere nessuno, aveva scelto quel luogo non certo per fare vita sociale, ma proprio per poter raccogliere i cocci della sua vita. L'edifizio era in mattoni e una veranda gli correva tutt'intorno. C'era anche un portico. Sì, gli piaceva. Era ciò che cercava, prese le valige e le portò dentro, anche l'interno era bello, i mobili erano quelli originali. Andò in cucina e si versò un po' d'acqua era l'ora di prendere le sue pillole. Ma come era success... (continua) ![]() ![]() ![]()
La casa di Elisabeth Capitolo I Monroe
Un velo notturno appariva all'orizzonte delineando indefinite ombre che scolpivano i tetti «Aria fresca della sera che l'anima inviti a rimaner chiusa in se stessa, ![]() ![]() ![]()
La casa di Elisabeth ultimi capitoli Cap. X Si torna a casa
Elisabeth, immersa nei ricordi, non aveva visto i primi cenni del crepuscolo e quella aria scura di colpo l’aveva riportata nell’incertezza più totale. La sera mostrava le sue prime ombre e la confusione aumentava nella testa. «Mi dicesti, padre di cercare il mare ma di non seguirlo, perché? Percorse la strada che separava la cittadina dal porto senza badare o pensare a nulla, il desiderio era solo quello di rientrare in casa, magari quel sogno angosciante sarebbe terminato. «Ma questa è la mia casa? O mio Dio perché?» Non sembrava... (continua) ![]() ![]() ![]()
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