RACCONTI

     
 

In questa sezione potete consultare tutte le poesie pubblicate per argomento. In ogni caso se preferite è possibile visualizzare la lista delle poesie anche secondo scelte diverse, come per ordine di mese, per argomento , per autore o per gradimento.

Buona lettura

 
     



Lista Racconti

     
 

Il violinista


Abitava nel seminterrato di un condominio alla periferia di una grande città. Conduceva una vita molto riservata e gli altri inquilini lo intravedevano di solito all’imbrunire, quando con le spalle ricurve, andava a buttare il suo sacchetto dell’immondizia. Nel cortile usciva raramente, solo per stendere i panni e dare degli avanzi ai piccioni che si radunavano, per trovare qualcosa da mangiare e ciò dava molto fastidio agli altri condomini, per via degli escrementi lasciati dagli uccelli.

Non si sapeva quasi nulla di lui, della sua vita privata e se avesse dei parenti o meno. Certo, nessuno gli veniva mai a fare visita, né tanto meno gli arrivavano lettere o altro. Nel palazzo lo chiamavano “il musicista” infatti, spesso lo sentivano suonare il violino e dal tono della musica si percepiva che avesse le mani tremolanti.

Aristide, questo era il suo nome, era stato un professore di musica ed anche un compositore, aveva realizzato molti brani di grande valore artistico, ma adesso, q... (continua)


Anna Rossi 12/04/2021 - 03:22
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In viaggio con la valigia rossa


Il sig. Smith un uomo di mezza età, un attore, un comico, faceva ridere tutta la sua cittadina. Faceva ridere chiunque incontrava. Gli amici e i parenti adoravano il suo modo di fare buffo e le sue battute.
Portava sempre con sé la sua valigetta rossa, una valigia ormai logora, fatta di cartone e chiusa tramite un grande elastico. Dentro di essa c’era il mondo! C’erano i costumi di scena, i suoi mille copioni, le foto della sua figlia adorata e della sua cara mogliettina, ormai defunta da più di vent’anni ma che lui non aveva mai potuto dimenticare….
Una sera il sig. Smith esce da un teatro di fretta, voleva andare a casa al più presto, era stanco, esausto dalle prove precedenti un grande spettacolo che doveva fare nel week-end per beneficenza a New York. Non era mai uscito dalla sua piccola città, era preoccupato di andare a New York ma anche contento di fare qualcosa di diverso. Aveva comprato una macchina fotografica nuova per fotografare i grattacieli di cui tanto aveva se... (continua)

Maddalena Clori 09/02/2016 - 14:57
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inadeguatezza


Camminava per le vie affollate, la gente brulicante la attraversava, la schivava o la urtava destandola per qualche secondo da quel mondo che si portava nella mente come un inseparabile bagaglio e riportandola sulla terra, in quella strada illuminata con la leggera aria piacevolmente pungente dell'inverno. Le luci dei negozi brillavano nel buio e il vociare ininterrotto era un sottofondo stonato nell'incanto della sera, così viva, quieta e maternamente accogliente.Lei non credeva di far parte di quella massa scalpitante, non poteva credere che i suoi atomi fossero gli stessi, che la pelle, le ossa, che tutto fosse uguale. Si sentiva inadeguata, diversa,forse inconsciamente o forse per pura volontà non voleva essere come loro, e questo lo sapeva bene. L'inadeguatezza che si portava addosso era una malattia, una vera e propria malattia dell'anima che porta ad innalzare un muro tra se stessi e la normalità e mattone dopo mattone si sentiva sempre più disadattata, spettatrice di un film a ... (continua)

chiara soloperto 18/12/2016 - 02:14
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Ingresso I


Scendendo dall'auto ha fatto le solite mosse. La borsa, le chiavi di casa, cellulare. Aprendo il portone guarda la cassetta delle lettere, spegne la luce esterna dell'ingresso e sale le scale. Arriva alla porta di casa e gli da la solita spinta con la spalla, perché nel tempo si è spostata o non so, è lievemente storta, rimane che per aprire e chiudere devi spingere.
Interessante non avere voglia di entrare in casa propria e avere il sostegno morale della porta.
E dentro cosa c'è che non va, niente di inanimato, c'è lui.
Se ne deve andare e non capisce, non so se non accetti l'idea, Freud direbbe così ma cambia poco il pensiero del luminare, perché mi sento che comunque non lo convincerebbe ad andarsene.
Una sera si è arrabbiato con lei e in una caotica mescolanza di urla, lancio di oggetti, strette ai polsi e ai capelli, l'ha fatta letteralmente rotolare nella camera da letto, da uno spigolo dell'armadio ad uno della finestra, fino ad una presa finale che ha chiuso ogni via di ... (continua)

ellis lio 30/12/2015 - 00:10
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L' AMICO VINCENZO


Un giovane vive tranquillamente la sua vita in un paesino rurale, con un ottimo inserimento nel contesto sociale, ma da alcuni anni ha subito una metamorfosi nella sua fragile natura.
Forse per non pensare, forse per la sua timidezza, forse perché non si sente amato, forse perché si sente solo e abbandonato; perché non vuole essere aiutato, rimane il fatto che è interessato dall’alba al tramonto esclusivamente “Al nettare degli dei”; a quella sola bevanda, che sia bianca o rossa, per lui non fa differenza.

Lo incontro spesso, a volte barcolla, a volte appoggiato ad un muro, sembra che dorme in piedi.

Mi è capitato più volte di incontrarlo quando ritorna nella sua alcova.
Alcune volte sono andato a fargli visita presso la sua casa, “casa” che in realtà, è un tugurio, un letto fatto di cartone e coperte aggrovigliate con cenci sovrapposti.

Cerco di consigliarlo e gli dico di non bere e di non fumare in quella casa, perché la sua luce nella notte, sono dei ceri accesi che r... (continua)


Carmine De Masi 13/05/2021 - 00:23
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L'addio


Premessa: 'L'addio,' fa parte di una trilogia intitolata 'Separazione' che comprende anche 'Sopravvivere' e 'Piove sul bagnato' i cui testi sono collegati tra loro.
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Frasi di addio: esse trafiggono il cuore come spade affilate, seguitate da lacrime implacabili e strazianti. 
Quanto vorrei che la sofferenza amorosa, almeno con il tempo, avesse la cortesia di nascondersi e di rimanere confinata nel limbo più profondo della mente. Cosicché da lasciarmi ricordi agrodolci con i quali immergermi nel flusso della nostalgia.... (continua)


Giuseppe Scilipoti 22/03/2022 - 15:07
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Opera non ancora approvata!

01/01/1970 - 01:00
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L'armatura...


Questo è uno di quei giorni in cui tolgo l'armatura che mi sono creata e mi rendo vulnerabile al mondo. Perché ci sono momenti in cui è bello anche rendersi vulnerabili,è lì che si capisce la vera persona, il vero io.... (continua)

Sabrina C. 07/02/2018 - 17:36
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l'ultima passegiata


Opera non ancora approvata!

Nunzio Pitti 13/10/2017 - 22:49
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La festa vuota


Alla vigilia del matrimonio, colei che doveva vestirsi di bianco, dopo una lunga notte insonne, fece una scelta. 
Il giorno successivo, nella sala ricevimenti Torre Rubino, le raffinate tovaglie sembravano dei fantasmi stesi. Sopra di esse, file di tovaglioli avvolti come coni senza gelato, i quali si affiancavano costosi piatti con relative posate e ai bicchieri finemente lavorati.
Gli èpergne con i fiori rappresentavano un'inutile natura morta. A far tediosa compagnia ai centrotavola decorativi, le candele di cristallo destinate a rimanere spente, candele che nell'eventualità fossero state accese, avrebbero arso apparendo come luci fatate.
Lungo la parete, gli strumenti del DJ aspettavano invano di suonare dei dischi per far ballare gli sposi e gli invitati. Invece, sulla pista da ballo roteavano pigramente svariate particelle di polvere.
Avrebbe dovuto esserci tanta gente, musica, discorsi, pianti di gioia, brindisi e risate, non una festa vuota dal penoso silenzio. La funerea a... (continua)

Giuseppe Scilipoti 09/05/2020 - 16:01
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