RACCONTI

     
 

In questa sezione potete consultare tutte le poesie pubblicate per argomento. In ogni caso se preferite è possibile visualizzare la lista delle poesie anche secondo scelte diverse, come per ordine di mese, per argomento , per autore o per gradimento.

Buona lettura

 
     



Lista Racconti

     
 

Io ritorno da te


Sei impareggiabile nel travolgermi di emozioni,
strabiliante già prima di alzarci, allestisci un paradiso
ed io euforico vado a sedermi sul tuo cuore
è lo spettacolo di ogni aurora
ti diverti a spezzarmi il cuore,
venuta a sapere che sono solo al mondo,
e cosa non fai per farmi scegliere con facilità,
fra tanta felicità che io metto in tasca
e un po' la regalo al prossimo!!
Ai bambini che mi aspettano per la strada,
io suono per loro, e loro si avvicinano,
canto le loro storie, cerco di infondere un po' di allegria
anche prima di entrare a scuola,
mi abbracciano, sembrano un esercito di piccole
e graziose formichine tutte con il grembiulino nero
e il colletto bianco, a qualcuno offro
quello in tasca conservo per loro
creaturine, ne hanno molto, più bisogno di me,
loro sono la mia felicità bastano e avanzano,
sono felice, mi salutano sorridenti,
e ben volentieri entrano a scuola, io ritorno da te!!... (continua)

FADDA TONINO 23/11/2022 - 09:11
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io, il tuo...tu, il mio


Sono anni, e lune e soli
Inverni gelati e primavere autunnali, sono estati roventi di flipper e juke box, sono giorni di cera che cola e libri muti che non sanno parlare
E, poi, ciliegie da assaporare piano,

"metà tu ed io l’altra metà..."

-Solo un’altra, va bene?
-Ma dai, ti sei sporcato la camicia…
e chi se ne importa, se non vien via, la metto ugualmente…sa di te
-Ma era lei che voleva uscire con te?
Lei chi? Si, boh
-Come boh, ma poi, come darle torto….no, ahi, mi fai male…ma si può? Possibile che alla fine dobbiamo sempre far la lotta?

E mordicchiamoci piano, assaporiamoci usciti dall’acqua, sappiamo di buono, la pelle di due pesche salate, fresche, ma se poi mi mordicchi e sgrani gli occhi, mi fai male con quello sguardo feroce, quello di un cucciolo con la sua preda fra i denti acuminati. E ridi di me e di te e rido in quel luccichio che hanno gli occhi accesi, illuminati da quei pensieri leggeri che restano, non come parole, ma come abbracci

Possibi... (continua)


laisa azzurra 04/07/2019 - 18:11
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Isabel


Isabel

Dentro me sapevo che prima o poi saresti arrivata,
non vedevo l'ora di conoscerti.
Per tutta la vita ho giustificato la tua assenza dicendo che non saresti mai arrivata,
così l'attesa non sarebbe sembrata eterna.
Ed eccoTI,
arrivata quasi con prepotenza ma chiedendomi,
per l'ennesima volta,
il permesso.
Un permesso dato quasi senza pensarci perché ti ho riconosciuta. Eri finalmente, TU.
Sei stata l'abbraccio più bello e difficile della mia vita,
ogni volta che ti stringo il mio cuore si rimette aposto,
come se gli servisse il tuo battito per essere "completo" e sentirsi integro.
Siamo stati due cuori in un solo corpo.
Ricordi?
I primi tempi, fuori dal mio mondo, mi sembrava che questo, di mondo, non fosse abbastanza per averti,
i pensieri e le preoccupazioni salivano ma poi, qualcosa è cambiato,
sono pronta,
siamo pronti per TE,
per riprendermi il mio cuore e restituirti il tuo,
Ti amo.

Mamma... (continua)


Monica White 13/08/2023 - 22:05
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Isocronismo 2.0- 16,5” ancora (33” rimanenti)


In cucina con Regino alla regia nessuno scopa il mare

Il giorno seguente l’apertura de “la Pendola” fui
tenuto a rimbrottare Sisifo, sbarbato decisamente
privo di faccia foderata di lamiera ma venuto
come l’asino alla lira a farsi assumere umilmente.
Con venti coperti a mezzodì e altrettanti a cena
abbiam la paglia in becco, anche grazie ai nostri
avventori abituali: il leguleio, segaligno e arrochito,
con un mozzorecchi col naso e il mento rostri
al solito tavolo, col suo scilinguagnolo sciolto
ad andar per rane; e al tavolo retrostante l’archivista.
La bella Isabella, esercente di ninnoli e minuterie che
dopo aver provato il dente del lupo, fa al piazzista
solo ordini regolari durante il pranzo; con indosso
sempre qualcosa col colore del suo nome e borgogna.
Come la lobbia del primo cittadino che chiede sempre
un calice di Borgogna e sogna gli occhi terra d’ombra
di Fedora da cui vuol esser servito, la nostra cameriera.
Gran lavoratrice dalla bellezza dell... (continua)


Mirko D. Mastro 21/06/2024 - 04:34
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Isocronismo 2.0- altri 16,5” (ne restano 49,5)


Ristorante “la Pendola” da Regolo, regolarmente aperto con prezzi regolari

Venivo in questo ristoro ai tempi che Berta filava,
quando ancora si chiamava “Dove le capre non
cozzano” per via delle carceri antistanti andate in vacca.
Il proprietario amava avere il mestolo in mano, ma
aveva anche le pigne in testa e il cervello come le
acciughe: il cuoco dismessa la giacca e con una pacca,
dopo aver aspettato la lepre al balzello, stanco di andar
per mare senza biscotto, intraprese un periodo sabbatico
sicuro di andar per via battuta avendo la pentola al fuoco.
Andato vitello e tornato bue, il Signor Leone uscì piedi
avanti andando a sentir cantare i grilli, e con il gatto nella
madia liquidò il locale facendo buon viso a cattivo giuoco.
Così, volendo tenere la borsa stretta, lo acquistai a buon
mercato e, convinto di essere di buccia dura col bernoccolo
per il settore, attaccai il campanello al collo dei gatti.
Pur non ritenendo di avere una ciabatta del Macchia... (continua)


Mirko D. Mastro 19/06/2024 - 13:15
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Isocronismo 2.0- nei primi 16,5” (restano 1’ 22,5”)


Regolarmente la regina regola la regìa all’asticciola nella meridiana


Di regola regolo la pendola
sicchè col regolare pendolare
penda a favor mio la regìa sulla
quale si regge ogni mia regola basilare.
Mi chiamo Regolo come la stella
della costellazione del leone, sire
che regna nella sua reggia e il regno
pende da quel regnante senza nulla dire.
Mentre regolarmente la regina alla règola
del regolo regola la règia regìa ancestrale,
in attesa che l’ombra dello gnomone
segni l’ora del suo regalo regale.... (continua)


Mirko D. Mastro 15/06/2024 - 06:57
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Isocronismo 2.0- nei restanti 16,5” (tempo scaduto)


Fu eletto Primo primo cittadino per l’attitudine
a separare il grano dal loglio nell’educazione
dei minuzzoli, come da consumato sindacalista.
Vinse facile contro Raniero che pensava di dar
da bere alle rane, Cassiano incline a cambiar
casacca ed Erberto suo cugino, noto arrivista,
separato e popolare per dar l’erba trastulla e
incapace di dividere il grano dalla zizzania.
Da quando diede la birra ai tre, cominciò a dare
il calcio dell’asino e smise di dirla in rima.
Addirittura si impegnò a dar nel naso al Raniero
tornato alla sua drogheria, per anni suo compare
dandogli la baia; diede persino lo sbruffo
all’Erberto per fargli dar le mele se non avesse
pagato la mazzetta per un piatto di lenticchie.
Una sera fece venire a “la Pendola” Cassiano per far
dir dal meschino a nuora perché suocera intenda:
si lamentò col chef de rang per due forfecchie
nel piatto, deciso ad insegnare ai gatti a rampicare.
Quel giorno a pranzo Primo prima domandò all’oste
se ha buon vi... (continua)

Mirko D. Mastro 25/06/2024 - 06:27
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Isocronismo 2.0- nei successivi 16,5” (rimangono 1’ 6”)


Qualcheduno rammenta Regolo che di regola regolava regolarmente la pendola?


Quei mattacchioni del mattatoio
ammattiscono di risate un martedì
mattina al mese quando per la fiera
di San Matteo scende in paese
la famiglia matriarcale De Mattei.
La matrigna sottobraccio
al mattatore del settore del mattone,
la matrona blatera
col matusa e Matilde
con Mattia, i figli: in tutto sei.
Prendono posto sul matroneo a poche
spanne dalla maestra di matematica
che ha già iniziato a matteggiare,
seduta accanto a quel mattoide
del maitre della pizzeria “Scacco
Matto, pizza al metro e vino in botte.”
Ma al mattatoio questo martedì saranno
autori e non solo fautori nel mattare la
mattanza dei tori: niente più tauromachia,
toreri né tori sui torrioni; non appena avrò
regolato di buon mattino la pendola e sarà
giunto con l’arietta mattutina il metronotte.


-trastulli di paronomasia... (continua)


Mirko D. Mastro 17/06/2024 - 15:43
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Isocronismo 2.0- successivi 16,5” (solo altri 16,5”)


Gocce di pianto di Fedora per il copulare impenitente di Teodoro con Isabella

Non appena seppi che quell’arpia della madre
di Sisifo aveva buttato l’osso a Regino durante
una notte in capanna d’assi affinchè da pollo,
credendosi figlio della gallina bianca, battesse
due chiodi a una calda, capitai tra capo e collo.
Chef de cuisine capì subito il mio intento di
benedirlo con la granata; mesto, riposto il
mestolo, mi assicurò di bruciare il paglione.
Chiamò il giovane lavapentole e, senza scopo,
iniziò a battere il cane al posto del padrone.
Non volendo battere la grancassa, decisi di bere
d’ogni acqua all’arrivo delle gocce di pianto
di Fedora decisa a buttar via l’acqua sporca
con il bimbo dentro a causa del vezzo del moroso.
Tal Teodoro era solito, con quel scampaforca
del mozzorecchi, correre la cavallina per poi
cercare di cavalcare la tigre, cercando l’asino
nel retrobottega di Isabella ed essendoci sopra.
Consigliai alla dettagliante non solo di non... (continua)


Mirko D. Mastro 23/06/2024 - 18:03
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Jj4


Mi chiamo jj4 vivo nei boschi del Trentino
Ho ucciso un ragazzo sono un assassino,
il mio territorio con gli umani non lo condivido
se passi dalle mie parti attacco e ti uccido,
chi è al potere ha creduto che siamo uguali
hanno sbagliato siamo orsi feroci animali,
con gli esseri umani non possiamo convivere insieme
chi ci ha messo vicini ne a voi e ne a noi ci ha fatto del bene,
mi hanno catturato adesso non so quale sarà la mia sorte
probabilmente per quello che ho fatto mi condanneranno a morte,
qualunque cosa accada mi auguro che un domani
ci saranno luoghi sicuri per noi orsi lontano dagli essere umani.

Genny Caiazzo... (continua)


Gennaro Caiazzo 21/04/2023 - 16:26
commenti 6 - Numero letture:404

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