RACCONTI |
In questa sezione potete consultare tutte le poesie pubblicate per argomento. In ogni caso se preferite è possibile visualizzare la lista delle poesie anche secondo scelte diverse, come per ordine di mese, per argomento , per autore o per gradimento. |
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Lista Racconti |
FELICE E GAFFOSA Carissimi amici, mi sono nate le paperette e le ochette!
È sabato, vedo il mio ragazzo e sono felice come una Pasqua! Andiamo un attimo alla Sme, un grande centro commerciale di elettronica. C' è un pò di gente e mi metto a saltare come una scimmia e faccio uhh uhh, senza accorgermi che ho dietro una donna. Lui mi dice che al mio uhh uhh lei mi ha guardato male come per dire che sono fuori di testa, ma sii sono felice e voglio saltare e fare voci. Così si che sono me stessa, total to total. Passiamo un bel pomeriggio e poi la sera ceniamo fuori. Ordiniamo bruschetta al prosciutto crudo e patatine, ma appena inizio a mangiare sento come lo stomaco pesante, come un camion di trasporti brioschi che fa gara con la citrosodina. Il maalox be, è in ferie in sti giorni. Sarà l' aglio ma mi sento lo stomaco enorme come un lago e pure lui sta male. Usciamo seriosi e goffi, con la panza che non va in vacanza. Per fortuna che in borsa ho la citrosodina. Ne prendiamo una a testa e mi... (continua) ![]() ![]() ![]()
FELICITA\' A BASSO COSTO Da bambina ho sempre passato le estati al mare, non qualche settimana ma la stagione intera, ed anzi a fare bene i conti si sfioravano i quattro mesi, dai primi di giugno fino a tutto settembre.
E questo era possibile perché mia madre faceva la casalinga e perché i miei nonni ci ospitavano a Capo Comino. Erano i primi anni '70 e subito dopo la chiusura delle scuole per mia sorella e mio fratello e l'asilo per me e l'altro fratello, mia madre preparava i pochi bagagli e li stipava in grosse sporte e poi aspettava il fratello Salvatore che con la sua 124 ci avrebbe portati a destinazione. La mia famiglia, essendo più numerosa delle altre, veniva alloggiata nella casa del pane, composta da due stanze e dove i muri erano impregnati del profumo polveroso della farina e dove il forno, anche spento, riusciva a regalare ogni istante l'aroma del pane carasatu. Mia zia Francesca e la sua famiglia occupavano l'adiacente fienile, un camerone che veniva svuotato e diviso con una semplice ... (continua) ![]() ![]() ![]()
FERVORE LATENTE C'è qualcosa qui dentro al cervello che fermenta, qualcosa che ribolle in fondo al cuore, è una notte e un giorno intero che rincorro quel pensiero, senza tuttavia riuscire ad afferrarlo. Sfioro appena con le dita un piccolo lembo della sua impalpabile trama, sporgendomi avanti ad ogni passo per recuperare su di lui, come un povero assetatato rincorre il miraggio d'una brocca d'acqua fresca nel deserto, e finisco ogni volta col cadere sull'ombra goffa, stanca e troppo lenta della mia mente tristemente appesantita. Il mio pensiero è miope davanti al foglio bianco, la penna è la mia lente, la poso sulla bianca superficie, lasciando un punto nero d' inchiostro che si dilata come onde ordinate e concentriche lasciate da una pietra lanciata in uno stagno, come un'eco. E' una lente che amplifica la potente luce del sole e brucia, e incendia il foglio, e propaga fiamme fino sopra il cielo,fino oltre lo sguardo, fino ai confini dell'immaginazione, fiamme che scorrono lungo le vene e le arteri... (continua)
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FESTA SIMPATICA Carissimi, questo sabato sono stata con il mio fidanzato a una piccola festicciola con dj.
Mentre lui guidava, io ero già euforica come una marmellata appena aperta dal barattolo. Gli dico fiera che guidiamo come due uomini e lui mi dice: ah ti sei data dell' uomo? ma nel senso che mi piace correre con l' auto, accelerare sempre con responsabilità ovvio. Arriviamo nel locale e ci togliamo il giubbotto. Io ho un maglione con cerniera e sotto una maglia scollata e cosa faccio? Mi tiro giù sempre più il maglione, mostrando la scollatura. Lui immediatamente mi tira su il maglione da premuroso e io lo tiro giù. Mi dice che sono proprio tremenda. Non è per il freddo, non vuole che mi vedano gli altri, altro che premura che mi venga mal di schiena. È geloso come un gelato cucciolone con il biscotto, ma lasciami mostrarmi siamo all' isola! arriva Rocco. Lui ha una camicia bianca impeccabile da matrimonio yogurtoso. Sexy come le luci fino all' alba parliamo all' orecchio mentre dal... (continua) ![]() ![]() ![]()
Fin da bambina Ho iniziato a farlo fin da bambina, quando smessi i panni della mamma delle bambole con cui giocavo in paese infilavo quelli della libertà e correvo tra la campagna ed il mare dove vivevano i miei nonni, dove andavo incontro al vento che s’insinuava tra le mie treccine rendendole due grovigli infiocchettati.
Lì, che fosse bello o cattivo tempo, passavo la giornata rigorosamente fuori insieme ai miei cugini con l’ingordigia degli attimi e delle esperienze che mai sazia quella sana fame dei bambini. E son stati loro ad insegnarmi. Le prime volte li osservavo attentamente e poi cercavo, con il loro aiuto, di emularli stando ben attenta a mettere in pratica i loro consigli. Ma fallivo e loro mi pregavano di provarci ancora, ché l’esercizio era importante e sicuramente ci sarei riuscita. Ricordo la rabbia che provavo di fronte ad ogni nuov... (continua) ![]() ![]() ![]()
Finalmente me stessa -Allora, che mi dici di Tayler?-
-Beh, che dire di lui.. Siamo così diversi, eppure così legati. Io sono l'inverno e lui l'estate. Siamo il freddo e il caldo ma ci completiamo a vicenda. Io gli porto un Po' di vento, rinfrescando la sua pelle bagnata di sudore, lui mi porta un po' di sole, sciogliendo i ghiacciai nel mio cuore. Le nostre storie così diverse, si intrecciano, come se l'una fosse il lieto fine dell'altra. Io sono le gambe, lui le braccia. Io cammino e gli indico la via, lui abbraccia il futuro e mi dona pezzi di speranza. Siamo pieni di noi, ma ciascuno è la metà dell'altro. L'ho conosciuto troppo tardi, lui poteva salvarmi. Adesso ogni capitolo della sua storia, che mi racconta attraverso ogni suo abbraccio caldo, sembrano l'unico antidoto per ogni mia sofferenza. Se solo ci fossimo incontrati prima, non avremmo mai commesso tutti questi sbagli. In una cosa siamo uguali: io sono il male e lui l'altro lato del male. Ma non è un male malvagio, è l'unica cosa che ci faceva... (continua) ![]() ![]() ![]()
Finestra chiusa (Un vero episodio descritto dal cuore)
Questa mattina sento nel cuore una sensazione di nostalgia e di apprensione perché devo passa proprio in quella via dove abitava mamma mia! M'incammino; rallento i passi sono quasi arrivata, osservo con emozione che quasi nulla è cambiato d'allora. E'una piccola via, vi sono tre basse palazzine tinte con tenui colori, davanti ad ognuna c'è un piccolo giardino dove vi sono molte piante dai magnifici fiori,cè solo un grande albero e vi albergano numerosi passeri cinguettanti, in primavera tra il loro canto i fiori dai tanti colori è tutta un'armonia in quella silenziosa via ed io ho sempre pensato ![]() ![]() ![]()
Firma Facciamo un gioco: se nella bacheca di Os alla voce SCRITTURE CREATIVE ci fosse stato COS’È PER VOI LA SCRITTURA…
Ho sempre immaginato la scrittura come un’ombra familiare col Cappello attoriale. Una prefazione fatta di appunti a margine, e per usare le parole di Fernando Pessoa “l'assurda impressione che con i miei occhi pesanti e col mio cervello assente si stiano tracciando, come con un lapis insensato, le lettere del commento profondo e inutile”. ![]() ![]() ![]()
FORTUNELLA FORTUNELLA
Era sabato sera, due giorni prima del mio rientro a Trieste dalla vacanza in montagna. Mi trovavo nella camera al piano terra della pensioncina in cui alloggiavo, quando sentii degli strani rumori che venivano dall’esterno, come un frullo d’ali. Mi affacciai e, proprio sotto il davanzale, vidi un uccellino nero che si agitava spaventato. Scavalcai il davanzale e lo raccolsi, era terrorizzato. Confesso che non sapevo cosa fosse, ma lo portai da mio marito e dai miei due figli e decidemmo di recarci di corsa nell’unico negozio per animali di Auronzo, che stava per chiudere. Tom, il nostro cagnolino, non sembrava minimamente interessato all’esserino. ![]() ![]() ![]()
Opera non ancora approvata!
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