C'è qualcosa qui dentro al cervello che fermenta, qualcosa che ribolle in fondo al cuore, è una notte e un giorno intero che rincorro quel pensiero, senza tuttavia riuscire ad afferrarlo. Sfioro appena con le dita un piccolo lembo della sua impalpabile trama, sporgendomi avanti ad ogni passo per recuperare su di lui, come un povero assetatato rincorre il miraggio d'una brocca d'acqua fresca nel deserto, e finisco ogni volta col cadere sull'ombra goffa, stanca e troppo lenta della mia mente tristemente appesantita. Il mio pensiero è miope davanti al foglio bianco, la penna è la mia lente, la poso sulla bianca superficie, lasciando un punto nero d' inchiostro che si dilata come onde ordinate e concentriche lasciate da una pietra lanciata in uno stagno, come un'eco. E' una lente che amplifica la potente luce del sole e brucia, e incendia il foglio, e propaga fiamme fino sopra il cielo,fino oltre lo sguardo, fino ai confini dell'immaginazione, fiamme che scorrono lungo le vene e le arterie, facendo ribollire il sangue e trasformando quella linfa in un prezioso antidoto alle brutture della vita. Divampano parole, come piccoli lapilli incendiari, come lava di un vulcano che raffreddandosi forma strati spessi, neri e polverosi, che proteggono e custodiscono sotto una montagna cupa quel calore, e quelle fiamme senza le quali non sarebbe mai esistita.
#SilviaSimonaBiolcatiRinaldi
#SilviaSimonaBiolcatiRinaldi
Racconto scritto il 18/10/2018 - 12:05
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Commenti
Racconto poetico.
Molto brava
Molto brava
laisa azzurra 18/10/2018 - 20:05
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Molto bello!
Grazia Giuliani 18/10/2018 - 19:05
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Molto apprezzato
Angela Randisi 18/10/2018 - 18:33
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Racconto gradito.
Antonio Girardi 18/10/2018 - 16:36
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