RACCONTI |
In questa sezione potete consultare tutte le poesie pubblicate per argomento. In ogni caso se preferite è possibile visualizzare la lista delle poesie anche secondo scelte diverse, come per ordine di mese, per argomento , per autore o per gradimento. |
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Lista Racconti |
Lettera di un giorno Imbiancare i muri attorno al giardino, al cancello, alla casa: cerco di focalizzare tutta la mia attenzione sull'opera, ma la mia mente viaggia.
Troppi pensieri la attraversano e nel giro di pochi minuti la stancano. Il pennello continua a lavorare seguendo il movimento del polso, a destra poi a sinistra, su e giù lungo il muro. Percepisco un lieve dolore all'avambraccio, ma continuo a dipingere con forza, nella vana convinzione di riuscire a sgombrare la mente da tutti quei pensieri invadenti. Il muro, così bianco, risalta in contrasto con l'altro non ancora imbiancato e il sole ne rivela tutti i segni del passaggio del pennello. É meravigliosamente bianco, accecante come il sole che lo illumina; un bianco tanto perfetto quanto vulnerabile. Sarebbe sufficiente un capriccio del vento per difettarlo. Lo osservo nella speranza che si asciughi il più in fretta possibile. "Questo è il colore della purezza, il colore dell'abito da sposa, il colore della neve", penso tra me... (continua) ![]() ![]() ![]()
Letterina di Natale Manca meno di un mese al Santo Natale e allora mi permetto di scrivere la mia letterina…
Non di certo a Babbo Natale ma al Bambinello Gesù. Caro Gesù Bambino, non ti chiedo né doni né regali. Troppe voluttà ci attanagliano, troppi pensieri ci avvolgono e troppe malignità ci comprimono. L’indifferenza la fa da padrona e non lascia spazio alla ragione. Non c’è più tempo per pregare, né da dedicare a chi è in sofferenza. La sofferenza come tale, non viene neanche più percepita. Ci scivola addosso come l’acqua e nemmeno ci umidifica. Il dio denaro ha occupato il posto del Dio dei tempi. Oggi puoi avere il mondo ma non la felicità, comprare l’oro ma non la gioia, comprare le luci ma non la Luce. Ti chiedo solo un po’ di pace, di quella pace interiore che noi tutti vorremmo e che non riusciamo a trovare. Entra nei cuori aridi e donagli serenità. La Misericordia sia pane di vita quotidiana. Fa, che il tuo Natale, sia un Natale di serenità e non solo di futili luccichii. Graz... (continua) ![]() ![]() ![]()
Libeccio Contento matto, dopo un mese e mezzo di lavoro, eccoli i primi soldi veri!
Niente accredito in banca, i soldi pronti sull’unghia; troppi per tenerseli in casa, meglio metterli sul libretto postale il pomeriggio stesso, nonostante la giornata di libeccio non promettesse bel tempo. C’era solo da arrivare in auto al quartiere vicino dov’era l’ufficio postale. I soldi, venti pezzi da centomila lire, inseriti con cura dentro una bustina trasparente insieme al libretto e riposti nella tasca interna del giacchetto di jeans. Scesi le scale e salii in macchina. Troppo avanti il sedile, visto che era l’auto di mamma, una vecchia Panda. Allora giro di maniglia, sotto il sedile, e qualche movimento per farlo regredire. Niente da fare. Apro la portiera e metto un piede interra per dare più forza facendo al movimento ondulatorio. La scena come in un film. Vidi la tasca del giacchetto aprirsi, la bustina che cadeva sull’asfalto perpendicolarmente e che rimbalzava facendo sobbalzare il pa... (continua) ![]() ![]() ![]()
libero arbitrio Molti sanno il significato di questo termine, ma pochi possono immaginare cosa accade quando si comincia ad usarlo!
Tutte quelle belle parole sull Amore Sul perdono. ..vanno a farsi friggere. ..quando cominci a pensare... Si pensare. .. Hai capito bene... Oggi ci riempiono di tecnologia. .. PC. ..tablet e cellulari Che fanno ormai parte del nostro corpo.. C'è chi li usa per giocare. .. Chi per tenersi impegnato. . E non avere la testa libera Per chiedersi chi sono? E cosa voglio! Condividiamo link...che ci rendono fighi...ma nella vita reale non ci interessiamo del male o dei casini che facciamo.... Sempre li a pensare di essere unici...eletti... Poveri noi quando apriremo gli occhi...... (continua) ![]() ![]() ![]()
Libri I miei libri sono pieni di polvere, stanno invecchiando. La casa degli spiriti, ricordo vagamente quando lo acquistai alla Feltrinelli, l'eccitazione che provai nel leggere le prime pagine. La nascita di una grande scrittrice dall'altro capo del mondo. Leggere un libro è un'esperienza quasi mistica, innamorarsene e rileggerlo, proteggerlo come si fa con i bambini.
Come mi innamorai della coscienza di Zeno, di quelle quattro sorelle con il nome che inizia con la lettera A... Ada, Alberta, Anna, Augusta. Entrare nelle atmosfere del libro più avvolgente della letteratura italiana, scoprire pagina dopo pagina qualcosa di nuovo, di eccitante, sentirsi parte di un mondo più reale della stessa grigia realtà. Perchè piace tanto il Grande Gatsby? Per la sua aura di decadenza o per i suoi personaggi quasi dannati, certo è che bisogna leggerlo e rileggerlo e più si legge, più si percepisce che qualcosa sia rimasta in ombra, che bisogna scavare ancora. L'avrò letto una decina di volte quel ... (continua) ![]() ![]() ![]()
LILLO E LA BANDA DEI GATTI LILLO E LA BANDA DEI GATTI
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Linea azzurra Eri soltanto una linea azzurra la prima volta che ti incontrai. Entrasti nella mia vita facendo molto fracasso dentro, silente fuori.
Cavalcasti mandrie di pensieri galoppanti poi anestetizzati. Fuori di me, ero fuori di me, saresti diventato fuori da me, altro da me. Nella corsia anonima una suora anonima mi parlo', sottolineando di nero indelebile; farfugliai giustificazioni inutili che non convincevano neppure me. Sola.. così sola, non ti chiamai mai figlio. Poi mi addormentai di un sonno cosi profondo che per anni non riuscii a svegliarmi. Non un bacio mi svegliò ma l'incubo che non ti avrei stretto mai, negandoti la vita. Piccola linea azzurra, avevi un nome nel mio cuore. Se potessi rivolgere una preghiera al cielo ti vorrei regalare una mamma vera.... (continua) ![]() ![]() ![]()
Livorno, 19.08.50 Ecco, eravamo arrivati alla fine, l'avevo accompagnata io per il suo ultimo viaggio.
Eravamo stati insieme per una decina di anni, tutti i momenti liberi li avevo condivisi con lei, piccolina ma ben fatta. E soprattutto tosta. Non le faceva paura niente. Le estati di quegli anni erano passate ancora meglio degli inverni: l'estate era la sua stagione, sempre al mare, scogli o rena. L'importante era andare da qualche parte. Poi, sempre più, “i piccoli malanni, sempre più numerosi più dolorosi col passar degli anni”, a minarne il fisico. Non mi rimase, dopo quell'ultimo momento, che una foto, insieme a degli amici, ed un breve filmato, dove si vedeva andare via e poi... solo il libretto di circolazione. La mia cinquecento.... (continua) ![]() ![]() ![]()
Lo specchio (2015-2018) Guardo me stesso allo specchio. Sembro un furetto domestico alla ricerca delle mie ipocondrie. Lo specchio guarda me nel suo distacco dalla realtà. Mi regala una freddezza schifosamente gelida. Smetto di respirare con il naso, e dalla bocca escono arcobaleni mai sbocciati. Rabbia amara. Io sono rosso massacro e ascolto le sue parole:
-Dicono che sia tutta questione d’esperienza- -Cosa intendi?- domando a quel riflesso maligno -Qualsiasi cosa- -E pensi sia davvero così?- -Non ne sono più tanto convinto. Altrimenti chi ha fatto di più dovrebbe essere il più bravo.- -In quale ambito?- -Qualsiasi ambito. Chi ha scritto di più, chi ha suonato di più, chi ha infornato di più, chi ha battuto di più il ferro. Chi ha sparato più stronzate. Chi ha pregato di più. Chi si è ostinato a fallire di più. Eppure poi emergono come stronzi caldi dal letto del fiume sempre i più mediocri- -Quindi?- -Un poeta americano scriveva: ”Grida, quando bruci”- -Allora lui aveva ragione?- -Ci è andato vic... (continua) ![]() ![]() ![]()
Lo specchio della bisnonna Da bambino, ogniqualvolta andavo a trovare mia bisnonna materna, avvertivo un senso di angoscia, in quanto ritenevo che nella sua abitazione dimorassero strane presenze.
Ricordo ancora oggi la sua ombrosa camera da letto dall'arredamento in vecchio stile, tra cui un’antica toletta in mogano dal grande e terrificante specchio. Malgrado ciò, spesso mi prodigavo a specchiarmi e a fare le linguacce oppure ad imitare le mosse dei Power Rangers, i quali rappresentavano i miei idoli d'infanzia. Nel tardo pomeriggio di un giorno d'estate accadde un episodio degno di nota. «Se fissi a lungo lo specchio, potrai vedere un fantasma» mi disse la bisnonna, entrando di soppiatto nella camera da letto tanto da farmi trasalire. «Come c'è finito?» le chiesi intimorito. «Sai, siccome l'altra notte non mi lasciava dormire, dopo averlo sgridato, si è rifugiato lì dentro.» Uscii, correndo fuori da quella stanza e, con un'espressione spaventata, lo raccontai ai miei famigliari che in quel momento eran... (continua) ![]() ![]() ![]()
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