RACCONTI

     
 

In questa sezione potete consultare tutte le poesie pubblicate per argomento. In ogni caso se preferite è possibile visualizzare la lista delle poesie anche secondo scelte diverse, come per ordine di mese, per argomento , per autore o per gradimento.

Buona lettura

 
     



Lista Racconti

     
 

Sono le 19 di una fredda sera di Gennaio


Sono le 19 di una fredda sera di Gennaio.
Cammino e il freddo mi penetra fin dentro le ossa mentre ascolto con le cuffie l'ultima canzone con la quale sono entrata in fissa. Sono diretta ad una cena con le amiche, proprio come i vecchi tempi spensierati in cui eravamo tutte single e passavamo le nottate intere a ridere, ballare e fantasticare sui nostri futuri fidanzati.
Mi sono trasferita in città da poco e l'aria non è limpida e sana come quella del paese ma più inquinata e rarefatta e fare lunghe camminate non ha più lo stesso piacere di prima. Bisogna trovare il percorso giusto dove non si rischia di respirare troppo smog e bisogna avere mille occhi per attraversare la strada perché di gente che corre con la macchina e non rispetta i semafori ce n'è tanta. Troppa per una rispettosa delle regole come me. Mentre cammino rifletto su come le cose nella vita cambino in fretta e come prendano improvvisamente una direzione diversa, lontana dalla nostra immaginazione. Sono sempre... (continua)

Marianna S 25/01/2023 - 15:24
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Sorelle


Sorelle

Era una casa piccolissima la nostra :una sola grande stanza e qualche mobile trasandato. Noi, che eravamo abituati ai grandi spazi della nostra casa di periferia, con vasto orizzonte di alberi e terra rossa... La lunga strada bianca, libera da automobili, su cui facevamo grandi corse in bicicletta e gare di velocità coi nostri amici.
Poi tutto ciò era finito e ci ritrovammo a vivere in quella casa senza identità, uguale a tante altre case di povera gente.
Avevamo però l'acqua corrente e un terrazzo spazioso, che dovette sostituire, nel nostro immaginario, la lunga strada bianca e gli ampi spazi verdi.
Tutto era nuovo, anche i compagni cambiarono e ci ritrovammo a giocare con bambini sconosciuti: Carlo, Rosario, Marcello, Antonella, Rosanna, Olga...
La strada asfaltata, nera come la pece ed i giochi molti calmi:Madama Dore', nascondino, le belle statuine...
Ma eravamo piccole, ci adattammo facilmente alla nuova vita, che prendemmo come un gioco.
La nostra vita era cambi... (continua)


Teresa Peluso 26/01/2020 - 22:54
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Spalding


Ormai fuori dalla portata per recuperarla, come la voce che “dal sen fuggita, più richiamar non vale”, così la palla a spicchi, come strale non più “trattenibile”, era richiamata all’ordine terrestre attirata dal quarto piano verso il suolo.
Già non si vedeva più il disegno degli spicchi nei quali era divisa.

La terrazza ci aveva attirato nella trappola; troppo invitante per non essere preferita alle sudate carte per lo studio dell’ostile lingua franca.
Tutte le volte lo dicevamo; prima due tiri al canestro sulla terrazza, poi lo studio. Poi i due tiri diventavano una sfida, poi ci voleva la rivincita, poi la “bella” e via andare. Lo studio rimandato di quarto d’ora in quarto d’ora. Alla fine sudaticci e stanchi decidevamo di lasciarlo stare.
La sfida, dunque era iniziata, quando un rimbalzo sul ferro, ad altezza molto inferiore a un canestro vero, portò il pallone a rimbalzare anche su un muretto divisorio facendo uscire la palla dal terrazzo, ma soprattutto precipitare verso l... (continua)


Glauco Ballantini 20/07/2016 - 08:48
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Spartaco


A volte le parole non servono; oppure ne servono davvero poche. Guardi negli occhi una persona e cogli tutta una vita.

Qualche anno fa decisi di percorrere la Via Tosco Romagnola dall’inizio (Pisa) alla fine (Forlì) e fare poi una puntata nell’entroterra romagnolo. A scanso di equivoci: no trekking, no mountain bike. Non sono mai stato attratto da avventure di questo tipo!

Auto, cartine del Touring Club (i navigatori satellitari all’epoca erano forse nel pensiero di chi poi li avrebbe inventati), e via, attraversando città, borghi di interesse storico ed artistico, e natura ancora poco sfruttata dal punto di vista turistico commerciale.

A metà del guado, cioè in piena attraversata dell’Appennino tosco-emiliano, arrivò l’ora di pranzo. E il destino volle che proprio su un impegnativo tornante campeggiasse l’insegna “Trattoria da Spartaco”.

Ci fermammo; locale bruttino, scarsa igiene, pochissimi avventori. E lui, Spartaco, il proprietario: spiccatissimo accento romano, che no... (continua)


Andrea Guidi 17/12/2021 - 17:15
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Opera non ancora approvata!

01/01/1970 - 01:00
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Specchio.


-Dicono che sia tutta questione d’esperienza-
-Cosa intendi?-
-Qualsiasi cosa-
-E pensi sia davvero così?-
-Non ne sono più tanto convinto. Altrimenti chi ha fatto di più dovrebbe essere il più bravo.-
-In quale ambito?-
-Qualsiasi ambito. Chi ha scritto di più, chi ha suonato di più, chi ha infornato di più, chi ha battuto di più il ferro-
-Quindi?-
-Bukowski scriveva: ”Grida quando bruci”-
-Allora lui aveva ragione?-
-Ci è andato vicino, ma non basta-
-Non lo so azzarderei l’amore, ma non sono del tutto convinto-
-E’ un paradosso!-
-Il fatto che parlo con uno specchio allora cos’è?-
-Formalità-
Mi distacco dal mio riflesso e poso gli occhi sulla vetrata ed oltre questa osservo gli operai come lavorano. Uno sta saldando un pezzo ad L ed è impaziente di andarsene. Lo so perché guarda ogni dieci secondi l’orologio. Salda e guarda l’orologio, aspetta le cinque e zero zero. Povero, non lui ma la sua condizione. Così non si gode la saldatura e magari la fa pure una merda.
... (continua)

Bruno Gais 14/02/2016 - 13:08
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Spiccioli di stelle


Giungono qui in questo sito, dove puoi ancora lasciare aperta la porta con la chiave dentro, uomini e donne da ogni parte, qui dove nell’aria ci sono aromi e ci sono i fiori se cominci ad aprire le finestre. Come in un salotto, o in un Caffè.
Come una finestra che si illumina in una notte buia, si apre il sipario facendo una piega sul teatro di OS. Come la piega al centro di quei pantaloni da cerimonia.
Un intreccio di immagini stupende luccicano come amuleti. Ciascuna rende il pensiero di ogni verso che si dona con la sua eternità, come una stella che neppure il cielo osa cancellare.
Padroneggiano parole di purezza immortale quando le rime affondano come piccole frecce nel corpo. Accade qualcosa tra terra e cielo, qualcosa a cui inchinarsi. E’ magia... fuori dallo spazio e dal tempo. I commenti si snodano in un crescendo di emozioni, e il poeta si perde in altri versi mentre…
Dalla platea un individuo si abbassa sugli applausi di quelle parole, e si chiude con il cappello sul pett... (continua)

Mirko D. Mastro 09/06/2022 - 06:19
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Opera non ancora approvata!

01/01/1970 - 01:00
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Opera non ancora approvata!

01/01/1970 - 01:00
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STORIA DI UN AMORE GRANDE E INFINITO - Prima Parte


Era il giorno 3 Novembre dell’anno 1960 quando ancora molto giovane giunsi a Viterbo.
Provenivo dall’Abruzzo, una terra forte e gentile, tra il mare Adriatico e le maestose montagne del Gran Sasso d’Italia, in località Pagannoni di Campli (TE), dove sono nato nel 1939 e dove ho trascorso la prima infanzia in un Villaggio Rurale con altri due fratelli e tre sorelle, insieme ai nostri genitori, che erano proprietari terrieri. Ricordo il periodo della guerra, i soldati Tedeschi, i rastrellamenti, i bombardamenti aerei e terrestri, l’arrivo degli Americani che distribuivano chewing-gum, carne in scatola e sigarette. Ricordo anche, con una certa nostalgia, la vita sana, semplice e allegra del mondo rurale. C’era un rapporto di profonda amicizia, di collaborazione, di solidarietà, di reciproca stima e rispetto tra le varie famiglie. Era un mondo, dove c’era poco, ma non mancava niente!
A Campli ho frequentato le scuole Elementari e di Avviamento Professionale. Successivamente ho frequentat... (continua)

Sabatino Santucci 06/03/2015 - 16:16
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