RACCONTI

     
 

In questa sezione potete consultare tutte le poesie pubblicate per argomento. In ogni caso se preferite è possibile visualizzare la lista delle poesie anche secondo scelte diverse, come per ordine di mese, per argomento , per autore o per gradimento.

Buona lettura

 
     



Lista Racconti

     
 

SONIA


La mia storia nasce negli anni 80 a seguito della morte di mio padre avvenuta la notte di NATALE, dopo una grave malattia.
Nell’assistere il mio papa’ in ospedale mi e nato (ma forse l’avevo gia’ in cuore ) il desiderio di fare volontariato ospedaliero: in quel periodo mi capitava di vedere d’ovunque la locandina di un corso di volontariato ospedaliero, la curiosita’ di scoprire nuove esperienze ci ha fatto decidere.
In 5 amiche ci siamo iscritte al corso, per frequentarlo si doveva attraversare Milano per raggiungere l’ospedale di NIGUARDA, avevo una vecchia macchina che ci permetteva di spostarci.
Con serieta’ seguimmo tutto il corso, poi superammo il colloquio ma si scopri che per noi era impossibile entrare per il servizio in quell’ospedale, si doveva attraversare tutta MILANO, era troppo lontano e dovemmo rinunciare con grande dispiacere. Ma non era finit... (continua)

SILVANA LAMON 17/07/2017 - 19:30
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sono ancora viva


Fra qualche mese raggiugero' l'ambito traguardo di compiere 67 anni.
Ambito traguardo perche' 34 anni fa ,dopo 12 anni di convivenza con un marito violento che non ha mai rispiarmiato ne a me ne ai figli la violenza fisica e mentale,riuscii quel giorno ,lo stesso giorno che cadde il muro di Berlino, a fuggire di casa.
Avevo un labbro spaccato e qualche costola crinata...quel giorno per un futile motivo fui pestata a sangue e vagai per la citta'ore intere in uno stato confusionale...mi salvarono la vita i carabinieri ai quali mi rivolsi perche' temevo per i miei figli in balia di quell'uomo li'.
Quindi potete immaginare come la piaga nel cuore si riapra quando una donna viene uccisa e la voglia di mandare a vaffanculo tutti gli specialisti che pontificano in tv ...
Ma voi vi rendete conto se io fossi stata uccisa 34 anni fa dal mio ex marito cosa si sarebbe potuto dire di me ?
Se nel 2023 nn si argina il.femminidio a quei tempi li' si sarebbe data la colpa a me come cattiva mogli... (continua)

loretta margherita citarei 29/11/2023 - 17:38
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Sono di nuovo qui


Non volevo tornare in questo stato, pensavo di star migliorando, ma alla fine torno sempre al punto di partenza, in un loop in cui non riesco ad uscire, imprigionata tra gli altri e me stessa.

Mi ritrovo ancora una volta chiusa in una gabbia dorata da cui non ho più le forze di uscire perché son stanca di lottare per la mia libertà, per ciò che voglio.

Una vita intera a nascondermi, a mentire, a litigare pur di poter fare ciò che voglio, poter scegliere le mie amicizie, i miei amori e fare i miei sbagli e le mie pazzie.

Una vita intera a combattere contro le mie paure, contro la mia famiglia, contro mia madre, contro tutti.

Eppure sono di nuovo qui, lontana da tutti, allontanandomi da tutto ciò che c'è fuori questa porta. Mi si spezza il cuore a guardare il mondo che continua a scorre come nulla fosse, mentre le persone non capiscono ancora il perché dei miei comportamenti.

Vorrei non essere così fragile, ma sono tanto stanca.

Lasciatemi piangere di nascosto solo un a... (continua)


Green Eyes 08/01/2022 - 18:39
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Sono la vittima (non il killer!) degli autovelox!


Egregio Comandante,
Le scrivo in riferimento al verbale che mi è stato redatto in data 12/2/24 con pena pecuniaria (543 euro) e ritiro della patente di guida.
Sono un medico di vecchia data e proprio per un impegno medico, essendo in ritardo, viaggiavo a velocità sostenuta (102 Km/h) in via della villa romana, strada periferica di Ponticelli a 3 corsie.
Dovevo, infatti, assistere e dar conforto a una mia paziente per un delicato intervento chirurgico presso l'Ospedale del Mare lì nei pressi.
Con questa velocità in corsia di sorpasso appaiavo altre macchine al mio interno in prima e seconda corsia, pressappoco alla mia stessa velocità, quando vigili urbani al centro della strada hanno intimato, per mia sfortuna, l'alt proprio a me.
Alla consegna dei documenti ho cercato di parlare ma mi è stato detto di tenermi alla larga, a debita distanza a mo' di un appestato, nonostante sulla macchina avessi in chiara evidenza un macroscopico contrassegno medico, rilasciatomi dalla Polizia Mun... (continua)

Francesco Andrea Maiello 01/03/2024 - 07:07
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Sono le 19 di una fredda sera di Gennaio


Sono le 19 di una fredda sera di Gennaio.
Cammino e il freddo mi penetra fin dentro le ossa mentre ascolto con le cuffie l'ultima canzone con la quale sono entrata in fissa. Sono diretta ad una cena con le amiche, proprio come i vecchi tempi spensierati in cui eravamo tutte single e passavamo le nottate intere a ridere, ballare e fantasticare sui nostri futuri fidanzati.
Mi sono trasferita in città da poco e l'aria non è limpida e sana come quella del paese ma più inquinata e rarefatta e fare lunghe camminate non ha più lo stesso piacere di prima. Bisogna trovare il percorso giusto dove non si rischia di respirare troppo smog e bisogna avere mille occhi per attraversare la strada perché di gente che corre con la macchina e non rispetta i semafori ce n'è tanta. Troppa per una rispettosa delle regole come me. Mentre cammino rifletto su come le cose nella vita cambino in fretta e come prendano improvvisamente una direzione diversa, lontana dalla nostra immaginazione. Sono sempre... (continua)

Marianna S 25/01/2023 - 15:24
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Sorelle


Sorelle

Era una casa piccolissima la nostra :una sola grande stanza e qualche mobile trasandato. Noi, che eravamo abituati ai grandi spazi della nostra casa di periferia, con vasto orizzonte di alberi e terra rossa... La lunga strada bianca, libera da automobili, su cui facevamo grandi corse in bicicletta e gare di velocità coi nostri amici.
Poi tutto ciò era finito e ci ritrovammo a vivere in quella casa senza identità, uguale a tante altre case di povera gente.
Avevamo però l'acqua corrente e un terrazzo spazioso, che dovette sostituire, nel nostro immaginario, la lunga strada bianca e gli ampi spazi verdi.
Tutto era nuovo, anche i compagni cambiarono e ci ritrovammo a giocare con bambini sconosciuti: Carlo, Rosario, Marcello, Antonella, Rosanna, Olga...
La strada asfaltata, nera come la pece ed i giochi molti calmi:Madama Dore', nascondino, le belle statuine...
Ma eravamo piccole, ci adattammo facilmente alla nuova vita, che prendemmo come un gioco.
La nostra vita era cambi... (continua)


Teresa Peluso 26/01/2020 - 22:54
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Spalding


Ormai fuori dalla portata per recuperarla, come la voce che “dal sen fuggita, più richiamar non vale”, così la palla a spicchi, come strale non più “trattenibile”, era richiamata all’ordine terrestre attirata dal quarto piano verso il suolo.
Già non si vedeva più il disegno degli spicchi nei quali era divisa.

La terrazza ci aveva attirato nella trappola; troppo invitante per non essere preferita alle sudate carte per lo studio dell’ostile lingua franca.
Tutte le volte lo dicevamo; prima due tiri al canestro sulla terrazza, poi lo studio. Poi i due tiri diventavano una sfida, poi ci voleva la rivincita, poi la “bella” e via andare. Lo studio rimandato di quarto d’ora in quarto d’ora. Alla fine sudaticci e stanchi decidevamo di lasciarlo stare.
La sfida, dunque era iniziata, quando un rimbalzo sul ferro, ad altezza molto inferiore a un canestro vero, portò il pallone a rimbalzare anche su un muretto divisorio facendo uscire la palla dal terrazzo, ma soprattutto precipitare verso l... (continua)


Glauco Ballantini 20/07/2016 - 08:48
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Spartaco


A volte le parole non servono; oppure ne servono davvero poche. Guardi negli occhi una persona e cogli tutta una vita.

Qualche anno fa decisi di percorrere la Via Tosco Romagnola dall’inizio (Pisa) alla fine (Forlì) e fare poi una puntata nell’entroterra romagnolo. A scanso di equivoci: no trekking, no mountain bike. Non sono mai stato attratto da avventure di questo tipo!

Auto, cartine del Touring Club (i navigatori satellitari all’epoca erano forse nel pensiero di chi poi li avrebbe inventati), e via, attraversando città, borghi di interesse storico ed artistico, e natura ancora poco sfruttata dal punto di vista turistico commerciale.

A metà del guado, cioè in piena attraversata dell’Appennino tosco-emiliano, arrivò l’ora di pranzo. E il destino volle che proprio su un impegnativo tornante campeggiasse l’insegna “Trattoria da Spartaco”.

Ci fermammo; locale bruttino, scarsa igiene, pochissimi avventori. E lui, Spartaco, il proprietario: spiccatissimo accento romano, che no... (continua)


Andrea Guidi 17/12/2021 - 17:15
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Opera non ancora approvata!

01/01/1970 - 01:00
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Specchio.


-Dicono che sia tutta questione d’esperienza-
-Cosa intendi?-
-Qualsiasi cosa-
-E pensi sia davvero così?-
-Non ne sono più tanto convinto. Altrimenti chi ha fatto di più dovrebbe essere il più bravo.-
-In quale ambito?-
-Qualsiasi ambito. Chi ha scritto di più, chi ha suonato di più, chi ha infornato di più, chi ha battuto di più il ferro-
-Quindi?-
-Bukowski scriveva: ”Grida quando bruci”-
-Allora lui aveva ragione?-
-Ci è andato vicino, ma non basta-
-Non lo so azzarderei l’amore, ma non sono del tutto convinto-
-E’ un paradosso!-
-Il fatto che parlo con uno specchio allora cos’è?-
-Formalità-
Mi distacco dal mio riflesso e poso gli occhi sulla vetrata ed oltre questa osservo gli operai come lavorano. Uno sta saldando un pezzo ad L ed è impaziente di andarsene. Lo so perché guarda ogni dieci secondi l’orologio. Salda e guarda l’orologio, aspetta le cinque e zero zero. Povero, non lui ma la sua condizione. Così non si gode la saldatura e magari la fa pure una merda.
... (continua)

Bruno Gais 14/02/2016 - 13:08
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