RACCONTI |
In questa sezione potete consultare tutte le poesie pubblicate per argomento. In ogni caso se preferite è possibile visualizzare la lista delle poesie anche secondo scelte diverse, come per ordine di mese, per argomento , per autore o per gradimento. |
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Lista Racconti |
Opera non ancora approvata!
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IL BABBO NATALE STANCO. Era lì a guardare il suo globo luminoso, da quando non gli scrivevano più lettere? Da tanto tempo ormai...ora andava di moda quella buffa letterina disegnata che compariva in quell'altrettanto buffa scatoletta schiacciata...già ora andavano di moda le mail e i computer...così venivano chiamati quegli affari...e già da tanto c'era quella moda, ma va da sé che non si era ancora abituato e vecchio come lo era lui era difficile abituarsi all'ennesimo cambiamento...già com'era cambiato il mondo...e come andava di fretta, troppo di fretta perfino per lui, che era abituato a girarlo tutto in una notte....e come erano cambiati i desideri...la semplicità non era più apprezzata ora tutti volevano...com'è che si dice...ah sì....hi-tech già...cavalli di legno, bambole e peluche non erano abbastanza interattivi...guardò l'orologio...era quasi ora di andare...già....com'era triste il suo sacco, senza più quei bei giocattoli semplici e colorati...o forse era solo lui....doveva proprio andare....e se ... (continua)
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Opera non ancora approvata!
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Il Boss “Un grande imprenditore” ecco la frase che lo descriveva meglio, quella che lui voleva sentirsi dire.
Per questo aveva rinunciato al suo lavoro sicuro in una multinazionale per dedicarsi alla sua aspirazione imprenditoriale. “Da comandato non mi ci sento, voglio essere artefice del mio destino!” In realtà il suo destino non lo voleva imprenditore, e glielo aveva fatto capire chiaramente. Come il palo nella banda dell'ortica la libera professione era il suo mestè. Poco scaltro nella scelta dei campi dove sperimentarsi e nei tempi della sperimentazione, poi la scelta degli affari da trattare e quella dei collaboratori. Lui sempre dritto verso Cassandra Crossing, ogni volta la cronaca di una morte annunciata e via andare; un fallimento dopo l’altro, vendette i beni di famiglia e s’indebitò con banche e finanziarie. In ogni campo una catastrofe. Informatica, servizi, immobiliare i settori che sperimentò. Si salvò sposando Maria Carla, che possedeva una casa che non poté essere pig... (continua) ![]() ![]() ![]()
IL CAFFE\' IL CAFFE’
Una bevanda di colore scuro, estratta dai semi rossi di una pianta, tostati e infine macinati, da sorseggiare, secondo regole precise dettate dagli intenditori, bollente e in piccole quantità da una tazzina di porcellana. Un alimento che beviamo per abitudine, velocemente prima di andare al lavoro, ma riflettendo qualche istante, trovo... (continua) ![]() ![]() ![]()
Il cancello chiuso Un luogo abbandonato è un po' come una storia, è triste e lontano dalla nostra vita di ogni giorno ma sopravvive con le sue rovine al passare del tempo.
Stavo uscendo da scuola con un compagno di classe quando, davanti alla piscina del mio paese, qualcuno gli telefonò. Mentre lui parlava al telefono io mi annoiavo, ma ad un certo punto mi accorsi di una struttura abbandonata molto strana e dalla forma curiosa. Quando Eduard finì, gli chiesi che cosa fosse e lui mi raccontò che era la discoteca Due di Denari che tutti chiamavano solo “Il Due”, e che per parecchi anni fu frequentata dai giovani di tutto il Piemonte. Nei suoi ultimi anni di apertura divenne ancora più famosa per una terribile vicenda accaduta nel parcheggio accanto all’ingresso. Pochi mesi dopo il fattaccio il locale, che intanto aveva cambiato nome e si chiamava Sbang, chiuse definitivamente. ![]() ![]() ![]()
Il cappello Ogni qualvolta che un traffico di pensieri domina la testa, tanto da sostituirsi al peso della gravità per diventare un colosso che spinge il mio capo verso il centro della Terra, ogni qualvolta accade ciò, cerco il vento.
Lo cerco ovunque: Alla finestra, nel parco, tra le porte della casa. Sono pronto a spingermi in luoghi lontani. Il vento porta via tutti i pensieri e mi sento più leggero. Succede spesso, vicino al mare, di trovare un buon vento. Ma quel giorno era arido ed i vascelli dei pensieri avevano rilasciato ancore di platino. Leghe di platino e iridio. Scure nel colore, ombre nella testa, le solite domande: siamo formiche in questo mondo e spesso, ci prendiamo il lusso di valere troppo. Il giudizio delle nostre azioni diventa rigorosamente severo, come se un dolce peccato possa ferire il mondo intero. Falso, ridimensiona, non considerarti come attore protagonista perché sei una formica e il mondo non ha giudizio verso di te. Il mondo con il suo 46 di piede calpes... (continua) ![]() ![]() ![]()
Il cardellino innamorato C'era una volta un cardellino,volava, spensierato e felice, tra i fili d'erba d'un prato novello,era pago del tepore del sole ..che lo riscaldava, mentre festoso sbocconcellava quel che nel prato trovava.
Non si accorse, l'ignaro, che quatti quatti dei ragazzini lo osservavano in ogni suo movimento, aspettando il momento giusto per coglierlo di sorpresa . Lo presero,infatti all'improvviso ed il suo piccolo cuore cominciò a battere più forte, per la paura:-“ che succede?... che accade? ... che ho fatto? “ - Si domandava, fra se, il cardellino, mentre, le mani poco sensibili dei ragazzini,lo tastavano, lo comprimevano ...ridevano l’un l’altro compiaciuti per il terrore che avvertivano nel sentirlo tremare convulsamente. Giocavano, con le sue piccole ali...incuranti della sua paura."Cos'è questo dolore ... ahia!Che mi fate,lasciate stare le mie piume non le maltrattate ... la mia piuma, perché l’avete strappata ... perché torcete le mie zampette, lasciatemi, vi prego, non ... (continua) ![]() ![]() ![]()
Il cerchio Ero un tagliaboschi quando ho imparato a contare i cerchi sui tronchi.
C’erano alberi molto anziani, cavi al loro interno, che sembrano non dare molta importanza al proprio vissuto. E penso alla fragilità, ma anche alla forza della vita, di questi alberi aggrappati all’ultimo cerchio rimasto. Forse anche noi, senza saperlo, viviamo in un cerchio. Ma intanto immaginiamo dei progressi, correndo sempre in avanti, verso chissà che cosa, sulla linea retta e un miraggio… davanti agli occhi. Il cerchio mi piace.... (continua) ![]() ![]() ![]()
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