RACCONTI

     
 

In questa sezione potete consultare tutte le poesie pubblicate per argomento. In ogni caso se preferite è possibile visualizzare la lista delle poesie anche secondo scelte diverse, come per ordine di mese, per argomento , per autore o per gradimento.

Buona lettura

 
     



Lista Racconti

     
 

Anima fragile


Dedico queste parole a te, anima fragile, a te che ora puoi volare verso nuovi confini, sperando che tu abbia trovato la pace che tanto cercavi!

Vorrei scrivere una lettera alla mia famiglia,  ai miei amici, a chi mi conosce.
Mi sento un piccolo uccellino smarrito,  ho paura di volare e ferirmi, la felicità mi fa paura.
La vita è già complicata, mi aggrappo ogni giorno ad un falso sorriso, ma sotto la mia pelle sento dolore.
È come sentire qualcuno che mi gratta e mi punge con mille aghi.
La mia anima è piena di buchi neri,  sono dentro un tunnel e non vedo la luce.
Oggi è la mia ultima colazione,  i miei  mi guardano con il loro dolce sorriso,  mi sgridano perché mi sono alzato tardi e devo ancora farmi la doccia.
Mamma mi abbraccia e papà mi dice vai piano al lavoro,  si sentono sempre incidenti,  persone prese sotto a piedi o in bici.
Mi pulisco la bocca ed abbraccio i miei, respiro il loro profumo e sento tutto l' amore che mi danno.
Ricordo i miei passi da bambin... (continua)


Mary L 23/05/2023 - 18:56
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Opera non ancora approvata!

01/01/1970 - 01:00
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Opera non ancora approvata!

01/01/1970 - 01:00
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Animali sociali


Si dice che noi, essere umani, siamo animali sociali.
Farò qualche considerazione sulla nostra “animalità”, prima che della “socialità”. Ma si può dire animalità?
Non aggiungerò nulla di nuovo, in effetti, anche perché non ho molto tempo a disposizione per elaborare un ragionamento davvero articolato (a questo ci hanno già pensato tutti gli altri; diciamo da Aristotele in poi).
Animalità, dal vocabolario Treccani: “l’essenza costitutiva dell’animale. Complesso delle qualità proprie della vita animale, per lo più in contrapposizione alle qualità spirituali proprie dell’uomo”.

Mi fa riflettere il concetto di contrapposizione, che emerge a base delle nostre convinzioni, che – secondo me - non tiene certamente in conto la sensibilità vera o presunta delle altre specie animali. Chi di noi sa con certezza cosa pensino gli altri animali? Ok, vabbè… forse questo è già troppo! Ahah

In ogni caso, il dubbio è sempre ammissibile.
Io ho dei dubbi, davvero molto seri.
Penso, ad ese... (continua)


Francesco Gentile 04/10/2017 - 12:59
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Anime


Eccomi.
Sono qui.
Viva.
Mi guardo intorno, con gli occhi curiosi di una bambina che vuole vedere cosa siamo.
Cosa vedo?
Tante anime, ombre confuse, sfocate.
Ci sono anime che si mescolano ad altre, perché distinguersi fa troppa paura.
Ci sono anime che non riescono a vedere la loro luce meravigliosa, si odiano, si fanno male.
Ci sono anime piene di crepe, che perdono pezzi.
Alcune hanno la forza di raccoglierli e di metterli insieme.
Le cicatrici rimango, sono storia, la nostra storia.
Ma si va avanti.
A volte ci si trascina, a poco a poco, sino a sollevarsi del tutto.
A volte la sensazione di sprofondare, di essere inghiottiti, di rimanere fermi, mentre tutto è fermo; è grande.
A volte si corre, si scappa, si spera di dimenticare tutto e che i problemi non siano così veloci da raggiungerti.
Ma sono sempre veloci, più veloci.
Finché non li affronti, finché non cuci il tuo corpo.
La carne soffre, gli aghi lacerano.
Ma si va avanti.
Si deve andare avanti.
Quanto c... (continua)

Vittoria Brusa 18/01/2022 - 14:44
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Anime di ferro


Sono ormai giorni, ho perso il conto, che navighiamo come sardine in questo container. Ci hanno stivato in alto tra altre latte di ferro, non come dolcetti o biscotti, ma come merce avariata, al freddo e alla mercé del mare in tempesta.
Ma ciò che accade all’esterno é solo udibile per fortuna, ciò che invece accade dentro questa puzzolente scatola di lamiera é sulla mia pelle oltre che nei miei occhi raggrinziti.
Tutti hanno sonno, vuoi per il dondolio vuoi per la fame che assorbe le ultime energie. Tutti si fanno i bisogni addosso, con vergogna i primi, con disperazione, i secondi, con indifferenza gli altri.
Tutti cercano di accaparrarsi un posto comodo tra la ressa, ma inutilmente, siamo accatastati. Gli stivatori hanno ben pensato di caricare il numero maggiore di merce possibile per risparmiare sui costi. Già i costi della merce, persone che valgono quanto un vecchio mobile.. La mia famiglia ha venduto quel poco che aveva per pagarmi questo viaggio, per vedere appagate le pregh... (continua)

paolo signorini 03/04/2018 - 14:08
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Opera non ancora approvata!

01/01/1970 - 01:00
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Antonio da Padova


Antonio da Padova

Verrà tempo in cui io sarò spada di paglia ed elsa di fango.
Verrà e topi berranno dalla mia coppa di legno e falsità e inganno saranno giudicati invece di dar giudizio.

«Allora io sarò, venendo a te in vesti spoglio.
Poscia ch'ebbi ucciso orgoglio, che niuna cosa possedetti mai in reale, se non mia bieca voluttà, se non mia cecità, se non mio errato agire».

Io sarò,
tempo di fine.
Se fine me prenderà nel giusto
e se giusto verrà.
Allora inizio e fine saranno inizio senza fine.
Io sarò,
povero in ricco loco,
chiedendo il poco, regalando il tutto.
Io sarò invero,
pane dello spirto, nel paniere della concordia,
ricca del non possedere.
Io sarò pulviscolo in brulla terra.
Io sarò magro donare,
contra avarizia e lussuria in domo domini perpetrata,
in opulenti e voti palazzi.

Io sarò bastone su cui appoggiarsi nel cammino della parola.
Sarò la Lingua nel proferire il Verbo.
Sarò Verbo non mio ma degli umili, parola d'amore che scalfirà forma p... (continua)


Jean Charles G. 11/06/2022 - 14:10
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Appiglio


Forse voi avreste dovuto imparare ad amare la vostra solitudine, forse io avrei dovuto rimanere a pezzi come un puzzle. Mi sento come fossi una costruzione straordinaria ma purtroppo mai terminata perché mi sono abituata a non cercare più delle risposte alle mie domande. Dimenticai la speranza e non completai il quadro con i frammenti mancanti. Forse tutti dovemmo ammettere di esseri incompleti e soli.
Non sono la vittima, né carnefice. Sono un’onda dell'oceano che travolge ed a volte viene travolta. Il mio conflitto può essere definito eterno. Eterno come la vita, come la morte, senza il perché e senza un come. Avverto una lotta infinita in questo corpo maledetto segnato nel profondo e preso per dare, dove avverto il risultato di una condizione traballante, dove il mio animo divenne solo in affitto del sole.
Sono nata da sola e morirò da sola. Nel mezzo di questi due poli opposti e distanti che cosa voglio conquistare? Come posso conquistare il mondo quando non so come completare ... (continua)

Michaela Patricie Zaludova 16/04/2018 - 15:42
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APPRODO


APPRODO

Quello che colpiva di Cami, Camilla, erano i capelli lunghissimi, ondulati e biondi. Per quanto riguarda il resto, invece, la sua persona risultava quasi invisibile: il corpo appariva magro e il visino un po’ smunto era tagliato da una montatura di occhiali piuttosto sgraziata.
La mamma, apprensiva, la raccomandava agli insegnanti:
-Camilla è cagionevole, Camilla non mangia, Camilla è allergica.
Lei, la sua docente di arte, le voleva bene. La considerava quasi una figlia, perché era una studentessa ammodo, rispettosa e sensibile. Studiava regolarmente, frequentava la parrocchia, offriva qualche servizio ai bisognosi. Molto diversa da certe sue coetanee, sventate, per le quali l’insegnante provava una certa intolleranza, abilmente mascherata dalle regole del bon ton.
La prof Guerrieri vedeva in Camilla una di quelle figure ritratte da Renoir o la bimba con le lunghe bionde anella del poemetto di Pascoli. Glielo aveva anche detto.
E Camilla si era auto ritratta proprio c... (continua)


Giovanna Sottosanti 22/05/2024 - 21:42
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