RACCONTI |
In questa sezione potete consultare tutte le poesie pubblicate per argomento. In ogni caso se preferite è possibile visualizzare la lista delle poesie anche secondo scelte diverse, come per ordine di mese, per argomento , per autore o per gradimento. |
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Lista Racconti |
LA ROUTINE IDEALE “Tu sei l'unica routine che non mi stanca mai”; così le parole di quella canzone fecero molto riflettere Andrea, mentre raggiungeva il posto di lavoro con la radio accesa.
Come ogni giorno si era alzato all’orario consueto, si era vestito, aveva fatto colazione ed era salito in macchina per imbottigliarsi nel traffico cittadino. Ad attenderlo in ufficio avrebbe trovato la quotidiana marea di pratiche, da sbrigare una per volta. Alle 12,30 avrebbe trascorso la pausa pranzo nella solita squallida tavola calda di sotto, dove avrebbe consumato un piatto di pasta precotta o di carne decongelata, per poi tornare alla sua attività fino alle 17,30. A quell’ora si sarebbe recato come sempre nello stesso caotico supermercato per provvedere a un po’ di spesa. Tornato a casa avrebbe preparato la cena, che non sarebbe stata molto più esaltante del pranzo, e, dopo mangiato, si sarebbe buttato sul divano a guardare un film nella sua abituale solitudine. Andrea iniziò a pensare che quella quotidiani... (continua) ![]() ![]() ![]()
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la sacra famiglia di cartapesta La sacra famiglia di cartapesta
In questo sistema sociale di schifo, cercano tutti di condizionarti, di pilotarti, di canalizzarti, verso stereotipi e canoni sociali precostituiti e costrittivi; tra cui l’obbligo fondamentale, di mettere su la sacra famiglia; nel sociale, ci si aspetta, che accetti l’obbligo e il peso della famiglia, magari sfornando una nidiata di figli, che è quello che il sociale vuole, per avere più gente che produce, consuma e spende; sono tutte balle sociali, tutti condizionamenti, che ti caricano di pesi grossi, e ti fregano, facendoti credere che hai chiesto, quello che in realtà,ti è imposto.... (continua) ![]() ![]() ![]()
La saggezza del maestro Un vecchio maestro in pensione, dall’aspetto tranquillo e modesto, ma con un fiamma ardente agli occhi; stimato da tutti i suoi compaesani, compreso le massime autorità politiche e religiose. La maggior parte delle persone si rivolgeva a lui per sciogliere ogni sorta di dubbio o dilemma personale e professionale: “Maestro, ho del denaro disponibile, lo investo in titoli, gioco in borsa o lo metto da parte?” “Maestro, mi si presenta l’opportunità di fare un bel viaggio vacanza-studio, parto o rimando?” “Maestro, sento un gran vuoto dentro, mi serve una guida spirituale o faccio l’analisi introspettiva?” “Maestro, un amico si comporta in modo strano, glielo dico o faccio finta di nulla?” E così via… Ogni giorno una lunga fila di conterranei desiderosi di consiglio si ammucchiava davanti alla casa del vecchio maestro. Il carisma magnetico del vecchio saggio era tale, che quando lo lodavano per la sua conoscenza, ribadiva sorridendo che l’unica vera conoscenza che possedeva era relativa al... (continua)
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LA SCALA UMANA Io sto al di sopra della bestia dice
l’uomo. Pensa di essere intelliggente. Se dimostro che non capisce niente e quello è solo un tocco di vernice ossia, non è nient’altro che arroganza tanta ragione ho che basta e avanza. Naturalmente la dimostrazione richiede de seguirmi in un concetto poiché per dimostrare quanto ho detto ho bisogno di fare un paragone. Percui vi prego, da questo momento seguite bene il mio ragionamento. Se adesso noi pensiamo seriamente a una scala, che è fatta di scalini quella è l’umanità. Grandi e piccini uomini e donne, tutti lì ugualmente hanno uno spazio limite disposto in modo che ciascuno abbia un posto. Sopra il primo scalino ci sta il “meglio”! Fu quello che ispirò la banderula. Non soffre, è sempre a corto di parola; sta sempre addormentato mentre è sveglio e, dal primo scalino mai non si alza che la scintilla sua è piuttosto scarsa. Conosce solo quella condizione lui ha solo il pensiero che la panza sia sempre piena, poi s... (continua) ![]() ![]() ![]()
LA SCIENZIATA TENACE E’ stata un genio del secolo scorso, nel campo della neurologia. Scomparsa nel 2012 poco più che centenaria, fu insignita del premio Nobel per la medicina nel 1986, grazie al merito di aver svolto importanti ricerche sul sistema nervoso, rivelatesi fondamentali per la comprensione di gravi malattie, tra cui il morbo di Parkinson e di Alzheimer.
Nata agli inizi del ‘900 in una famiglia ebrea colta ed agiata, in quel periodo storico che vedeva una rigida separazione dei ruoli tra uomo e donna, Rita Levi Montalcini ebbe la fortuna di essere stata stimolata alla ricerca intellettuale dal padre Adamo, ingegnere e matematico, che le inculcò l’importanza del libero pensiero e della tenacia per la propria realizzazione nella vita. Infatti si considerò sempre una libera pensatrice e, grazie agli insegnamenti ricevuti dalla famiglia, inseguì le sue aspirazioni iscrivendosi, dopo il diploma, alla facoltà di medicina nella città natale, Torino. Si specializzò in neurologia e psichiatria, nonosta... (continua) ![]() ![]() ![]()
La sconfitta negli occhi Occhi luminosi perché vibranti di rabbia repressa oppure opachi perché è stata loro strappata la speranza? Nulla viene regalato dalla vita perché saracinesche di cristallo bloccano qualsiasi gioia, qualsiasi piacere da gustare. C’era la sconfitta in quegli occhi ed era visibile, palpabile, imbevuta di disperazione. Poiché quello sguardo mi era rimasto aggrappato al cuore mi alzai dalla sabbia e passeggiai sulla battigia per cercarlo e stabilire un rapporto umano con il proprietario. Perlustrai tutta la spiaggia poi, a un tratto, mi lasciai cadere sulle ginocchia con le onde che percuotevano le mie gambe come un monito all’auto - flagellazione. Adesso ricordavo quegli occhi e la loro angoscia, ma soprattutto dove li avevo visti: il mattino, dopo essermi risciacquata il viso.... (continua)
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LA SECONDA OPPORTUNITA\' Guardava fuori dalla finestra, ma non vedeva nulla. Chissà perché faceva sempre così? Era una sorta di riflesso incondizionato. Se c’era un problema, un pensiero, o anche un momento di noia, girava lo sguardo e guardava fuori. Quasi la risposta fosse fuori. Ed invece tante volte la risposta era dentro, non fuori. Fuori, c’erano solo i muri delle case, e il vecchio lampione, mezzo diroccato. Anche lui ne aveva visti di giorni migliori. Forse fuori, c’era anche qualche passante frettoloso, ma sicuramente, non la risposta ad una domanda, che perfino aveva paura di formulare.
Era strano, le idee le aveva tutte in mente, in una specie di chiara confusione, che quasi somigliava ad un gomitolo, eppure non un solo filo, le riusciva di isolare, non un solo pensiero logico, le si affacciava alla mente. Lei e il suo fidanzato, forse doveva dire ex, ormai, erano in pausa di riflessione, da quasi un mese. Ma nessuno stava davvero riflettendo su nulla. E questo lo sapeva. Ne stava male, certo, ma... (continua) ![]() ![]() ![]()
La sensibilità Essere sensibili significa essere partecipi delle gioie e dei dolori degli altri, significa mettere al primo posto il sentire e relegare al secondo posto l'apparire...significa sentire con l'anima e parlare col cuore .
Se tutti riuscissimo ad essere persone sensibili, certo non ci troveremmo in un mondo in cui si apprezza l'intelligenza pratica, il voler perseguire i propri obiettivi, senza farsi troppi scrupoli,accettando mille compromessi. Oggi conta molto l'apparire e si fa di tutto pur di avere un pezzettino di visibilità. Così abbiamo dimenticato che la sensibilità è la sola che non consente agli attriti e alle tensioni, di avere la meglio sull'armonia. Un amico sensibile risolve sempre amichevolmente le tensioni e i malintesi,non li fa diventare astio e rancore e la gentilezza d'animo porta sempre una nota armoniosa nelle nostre esistenze. Anche il silenzio ha il suo valore, perché prende il posto delle parole,che sarebbero inadeguate in una situazione di sofferenza...il si... (continua) ![]() ![]() ![]()
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