RACCONTI |
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In questa sezione potete consultare tutte le poesie pubblicate per argomento. In ogni caso se preferite è possibile visualizzare la lista delle poesie anche secondo scelte diverse, come per ordine di mese, per argomento , per autore o per gradimento. |
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Lista Racconti |
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Palle di pelo Recentemente la nostra famiglia, già di per se non piccola, si è ingrandita.
Da pochi giorni, sono con noi, infatti, due inutili palle di pelo (due criceti roborosky) che vivono in una gabbietta relegata in un ripiano della cucina. All'interno di questa gabbietta abbiamo installato anche una di quelle ruote che questi piccoli corridori utilizzano per sgranchirsi le gambe, pur essendo prigionieri a vita in uno spazio alquanto ridotto rapportato alle loro naturali esigenze. Ieri, la mia dolce metà ( e ci tengo a precisare che questo non necessariamente significa che la metà amara sono io ) mi ha fatto notare che i due animaletti vanno insieme sulla ruota, cercando di sorpassarsi a vicenda, nonostante la loro corsa affannosa non li porti da nessuna parte. Il primo pensiero che ho avuto è che questi roditori sembrano essere davvero stupidi, ma subito un brivido mi ha percorso la schiena. Non siamo noi umani molto somiglianti a loro, quando quotidianamente ci affanniamo per mettere una... (continua) Francesco Pezzulla 27/01/2017 - 06:53 commenti 4 - Numero letture:1208
Papà Una parola papà che il dizionario della lingua italiana definisce così:
la voce infantile e familiare per indicare il padre, ovvero l’uomo che ha generato i figli. Sembrerebbe facile parlare del padre per chi come me è padre, ma oggi non è facile farlo perché il dolore prende il sopravvento. Voglio dire comunque due parole per salutare la tua esistenza terrena. Recita un detto: ognuno ha il padre che si merita, ma questo modo di dire si presta ad interpretazioni di comodo per giustificare o esaltare questa figura e, qualche volta, per sentenziarla senza appello. Sei stato un padre familiare, spesso capriccioso per non dire impunito , ma credo che questo atteggiamento sia un difetto della tua generazione. Una generazione che non ha vissuto con spensier... (continua) Luciano Patacchiola 16/10/2015 - 11:22 commenti 0 - Numero letture:1209
paradiso Paradiso
Allor che sono' l eterna ora corrado cioci 04/05/2017 - 18:39 commenti 0 - Numero letture:1198
Opera non ancora approvata!
01/01/1970 - 01:00 commenti - Numero letture:
PAZIENZA (racconto breve) Avrebbe preferito tuffarsi da quel labbro e sprofondare in una nuova realtà. Decise, tuttavia, di rimanere ancorata a quel vaso evitando di farlo traboccare.... (continua)
Ermione Greca 10/04/2016 - 20:24 commenti 0 - Numero letture:1228
Pellicce di foca Qualche anno fa durante una sfilata di moda a Parigi: rimasi scioccato da quello che vedevo… le modelle non sfilavano su di una passerella, ma: in uno zoo. Che ce di strano? Le modelle indossavano pelli e pellicce dello stesso animale che accarezzavano… come se l’animale fosse contento di essere scuoiato. Più avanti cerano delle foche che avevano i loro piccoli… belli, sembravano dei batufoli bianchi. Una delle modelle cercò di avvicinarsi il più possibile a uno dei piccoli per esaltare con orgoglio le pellicce che indossava. Morivo dalla voglia di fagli questa domanda: sai quante piccole foche servono per fare un solo modello… il tuo? O dove pensi che li prendono le centinaia e centinaia di pellicce che servono per sodisfare il mercato mondiale? I paesi che forniscono i mercati sono: Norvegia e il Canada. Non si fanno scrupoli gli uomini che organizzano tali spedizioni di morte. La loro avidità per il denaro copre ogni coscienza… si giustificano dicendo che: ammesso che sia sbagliat... (continua)
donato mineccia 10/05/2015 - 19:31 commenti 2 - Numero letture:1527
Pensando Sai, stavo pensando.
Nel momento in cui ho realizzato ciò, ho capito da dove venivano tutti i miei mali. Tutte quelle frasi, quei gesti, quelle parole impresse nella testa, non servono a nulla se non a farti soffrire. Sono tutte cose che hai avuto e non potrai più avere o che hai desiderato e non potrai mai ottenere. Sono paure che pian piano sembrano più vere e speranze che man mano si vanno dissolvendo. Il problema è nella testa. Lì nasce, viene nutrito e diventa sempre più grande fino a non permetterti più di reggerti in piedi: il suo peso è troppo per te. Cominci a barcollare, a volte tremi pensando di poter resistere a tutto questo, ma non è vero, non è così. Non c’è nulla, non c’è nessuno che ti possa salvare da te stesso, se non proprio tu. Ma tu sei perso, ormai. Perso in quella confusione, in quella paura, in quel disordine che ormai quasi ti sembra normale. Ti sei abituato. Abituato a soffrire, a sentire il sangue scorrere, le lacrime cadere e il corpo assente. ... (continua) Green Eyes 03/06/2016 - 23:39 commenti 3 - Numero letture:1156
Pensavo Pensavo....
A quanto è bello quando raggiungi le tue consapevolezze. Quando ti svegli. Quando tutto trova il suo senso. Pensavo.... A quanto è bello quando lasci fluire, quando ti affidi perché pensi che quel sentiero è giusto per te, è giusto per i tuoi passi. Pensavo.... Che sento l'energia del sole invadere ogni particella del mio corpo e sento di avere la forza di poter smuovere montagne. Le mie montagne. Quante volte però...non ho riconosciuto di avere questo potere. Non sento di avere sempre avuto questa forza dentro di me, o meglio, questa consapevolezza. Ma ora la riconosco La sento viva! Questa forza è in me! Questa forza è in ognuno di noi.... (continua) Barbara Lai 07/10/2024 - 11:59 commenti 2 - Numero letture:387
Pensavo di conoscerlo bene il mare... Pensavo di conoscerlo bene il mare, ma mi sbagliavo: è quanto mi sbagliavo.
Verso la fine degli anni settanta, in un porticino del sud Italia, ero lì che sistemavo gli ormeggi alla mia barca. Il vento sbatteva le barche una contro l’altra, nonostante fossero legate bene. Finito di sistemare gli ormeggi, mi avvio per tornare a casa, sento qualcosa simile a un canto, era la voce di un mio amico che cantava: mi giro, ed era lì In un angolo riparato dal vento che cuciva la rete. Lui e Bartolo un vecchio pescatore, un uomo segnato dal tempo, con le sue rughe facciali Bruciate dal vento, dal mare. Difficilmente sbaglia le previsioni del tempo: conosce palmo palmo i fondali. Buon giorno capitano Bartolo, cosa canti? Non capisco le parole! Lui mi dice: non le capiresti mai, perché questo canto, non ha parole… è un qualcosa che senti… e la voce del mare. Io conosco bene il mare: io non la sento questa voce! eppure sono tanti anni che navigo, esploro? Lui mi dice: non lo conosci affatto... (continua) donato mineccia 09/02/2015 - 17:34 commenti 5 - Numero letture:1330
PENSIERI COLORATI (storie di ordinario autismo) Le urla dei mercanti e i tendoni bianchi del mercato il mercoledì mattina erano una festa, per lui che di feste nella sua vita ne aveva avute ben poche. Il martedì sera si abbandonava al sonno con la leggerezza di un bambino che sa di non dover andare a scuola il giorno dopo o dal dentista o a pranzo dalla nonna. Marco sapeva che l’indomani sarebbe arrivato, senza troppi ostacoli. Se si fossero presentati, lui li avrebbe comunque sconfitti nei sogni.
Il mercoledì mattina, nella sua camera celeste costellata da giocattoli a forma di navicelle spaziali, stelle e meteore, la sveglia non suonava. Alle otto in punto il rumore dei carri che arrivavano in città si trasformava nel canto più soave che Marco potesse sentire. Avete presente la storia del canto delle sirene, che prontamente ogni maestra rifila ai bambini delle elementari? La leggenda narra di un’isola, posta lunga la costa dell’Italia Meridionale, dove tre sirene davano sfoggio dei loro canti armoniosi, attirando la malizia de... (continua) Giorgia Rosa 08/09/2014 - 02:35 commenti 3 - Numero letture:1518
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