RACCONTI

     
 

In questa sezione potete consultare tutte le poesie pubblicate per argomento. In ogni caso se preferite è possibile visualizzare la lista delle poesie anche secondo scelte diverse, come per ordine di mese, per argomento , per autore o per gradimento.

Buona lettura

 
     



Lista Racconti

     
 

Chi si arrende non ama... IV parte


3


Si ritrovò davanti all’ingresso di una caverna e nelle pareti c’erano delle torce accese con una debole fiamma che bastava a malapena per illuminare, il corridoio che il ragazzo si trovò davanti.
Cominciò a camminare seguendo quella via che sembrava non avere fine.
Le pareti di quella caverna erano nere come la notte.
Continuava a muovere i suoi passi, pensando a dove stesse mai, ma sapeva che si trovava solo in un posto buio, da qualche parte.
A un certo punto vide non molto distante da lui un tizio seduto a una scrivania che stava leggendo un libro.
“Salve”.
L’uomo alzò lo sguardo, aveva capelli neri e occhi bianchi senza pupille.
“Che cosa vuoi ragazzo?”
Quando aprì la bocca, mostrò la dentatura sconnessa e ingiallita lasciando colare un rivolo di bava.
“Dove mi trovo?”
“Secondo te?”
“Non ne ho la più pallida idea”.
“Lo capirai, non voglio rovinarti la sorpresa”.
“Che libro stai leggendo?”
“E’ il libro della mia vita”.
Adam lo guardò e si accorse che ... (continua)


Giuseppe Greco 31/08/2014 - 20:29
commenti 3 - Numero letture:1308

Voto:
su 1 votanti


Chi si arrende non ama... I°parte


PROLOGO

Quel pomeriggio Adam si annoiava e decise di fare una passeggiata.
Aveva trentasette anni, occhi castani e testa rasata, con una cicatrice sulla fronte che si era procurata anni prima mentre lavorava in una pizzeria.
Il locale non era molto grande e nel momento in cui, si dirigeva verso il tavolo, dove lavorava, ebbe un incontro del terzo tipo con la teglia che il pizzaiolo aveva in mano, pronta da infornare.
L’impatto fu tremendo un terremoto che lo costrinse ad avere un mal di testa niente male per tutta la sera.
L’unica ragazza che in quel momento avrebbe voluto conoscere era l’attrice della pubblicità del Moment.
Nel suo piccolo paese finalmente stava affacciandosi l’estate.
Adam era un ragazzo su una sedia a rotelle, vittima di una malattia genetica che condizionava la sua vita.
Riuscì quindi a uscire dal suo palazzo, non senza barriere e fu in strada.
Decise di andare verso il centro del paese vicino.
La giornata era calda, il Sole picchiava duro, era fati... (continua)


Giuseppe Greco 26/08/2014 - 22:11
commenti 3 - Numero letture:1124

Voto:
su 4 votanti


Chi si arrende non ama... VI parte


4


Aprì gli occhi, trovandosi davanti ad un soffitto bianco e sentendosi addosso dei tubi.
Abbassò poi lo sguardo e osservò un infermiere girato di spalle intento a mettere delle cose in un armadietto.
“Ciao”.
L’uomo si girò improvvisamente guardò il ragazzo e urlò chiamando il dottore del reparto che accorse.
“Ciao Adam”, disse il medico.
“Dove mi trovo?”
“In Ospedale, sei in coma da un mese”.
“Che è successo?”
“Hai cercato ti proteggere, da un’auto che lo avrebbe investito, un bambino che ha attraversato la strada, lasciando la mano della mamma”.
“Come sta?”
“A parte lo spavento bene”.
“Che cosa sono tutti questi tubi?”
“Servono a monitorare le tue condizioni, comunque più tardi li togliamo e domani mattina ti trasferiremo di reparto”.
Adam trascorse il pomeriggio a guardare il soffitto e a pensare al sogno che aveva fatto mentre era in coma.
Continuava ad avere davanti agli occhi tutto ciò che aveva sognato.
Non dimenticava e non voleva scordare ciò che a... (continua)


Giuseppe Greco 01/09/2014 - 20:39
commenti 0 - Numero letture:944

Voto:
su 1 votanti


Chi si arrende non ama... VII e ultima parte parte


EPILOGO


Trascorse diversi giorni ad allenarsi per tornare in forma come prima che incontrasse quel suo problema.
Ora camminava e correva senza problemi.
Una sera si addormentò cominciando a sognare …
Si ritrovò sopra una nuvola che galleggiava nel cielo.
A un tratto venne verso lui una nuvola con sopra una persona.
Dopo diverso tempo aveva incontrato nuovamente Dio.
“Ciao Adam”.
“Ciao Dio finalmente ti rivedo”.
“Non ho mai smesso di starti vicino e a proposito ti saluta Amireh”.
“Salutamela è un po’ che non la vedo”.
“Anche lei ti è stata sempre vicino”.
“Mi spiace che non ti ho visto”.
“Comunque mi sei piaciuto, sei stato bravo”.
“Merito tuo”.
“Non ti svalutare, sei mio figlio”.
“Comunque grazie”.
“Ora ti saluto che devo andare”.
“Ti rivedrò?”
“Certo”.
Si svegliò nel suo letto.
Pensava a tutto quello che gli era successo.

“Ora narratore puoi riposarti voglio parlare io”.
“Ok Adam”.
“Ragazzi ciò che mi è successo può succedere anche a voi. Non soff... (continua)


Giuseppe Greco 02/09/2014 - 20:57
commenti 1 - Numero letture:1009

Voto:
su 0 votanti


Chi si arrende non ama... V°parte


Si ritrovò su un letto di Ospedale con un dottore e degli infermieri che lo guardavano.
“Adam stai bene?”
“Sì, ma dove mi trovo?”
“Sei qui da un mese, ti hanno investito mentre ti sei messo in mezzo tra un’automobile e un bambino che stava attraversando”.
“Il bimbo, come sta?”
“Bene, tu eri in coma ma finalmente ti sei svegliato!”
Erano così reali che sembrava che quei sogni li avesse vissuti realmente.
Pensava però che quelle visioni oniriche avessero voluto dirgli qualcosa, ricordava in particolar modo quello fatto su Dio e l’Inferno.
Esistono ma non sono come li dipingono.
Vedere Dio e l’Inferno in un certo modo, fa comodo a certe persone, così generano paura dicendo che soltanto loro sono nel giusto.
La cattiveria e il bigottismo sono stati riversati in ogni dove dalla mente umana.
“Nel pomeriggio ti sposteremo in un altro reparto”.
“Ok”.
Qualche tempo dopo …
“Finalmente!”.
“Più tardi vengo a controllarti”.
L’avevano portato in una piccola stanza cui stava solo, ma ... (continua)

Giuseppe Greco 30/08/2014 - 20:19
commenti 0 - Numero letture:963

Voto:
su 0 votanti


CHI SIAMO? … ASCOLTA! UOMO!


Noi, siamo
l’abito che ora indossiamo.
Siamo ciò che pensiamo,
e tutto ciò che amiamo.
Noi:
siamo il cielo e la terra, i figli del sole, della luce, dell’amore, siamo la Silvia di Giacomo …
“Era bella la giovinezza e ciò che splendea nei suoi occhi veri felici e fuggitivi”.
Ma la beltà poi fuggì!
E allora Lorenzo? Disse:
“chi vuol essere lieto sia, di doman non v’è certezza”. Questa è la giostra della vita che gira e rigira e dal suo passato ritorna; da quel passato che abbiamo già vissuto, soli, senza ascoltarne la voce nè del presente nè del futuro. Allora guardati allo specchio e ammira oggi ciò che hai e che vedi in esso:
il bello dei tuoi desideri, e quel vestito che hai avuto quaggiù per essere, vivere e pensare.
Socrate disse: “Cogito ergo sum” o anche come disse un dì Cartesio: noi siamo quel che mangiamo.
E Ippocrate affermava: “Fa che il cibo sia la tua medicina e che la medicina sia il tuo cibo.
Io provengo da un remoto passato senza età che ancora soffia e alit... (continua)

Lucia Marolla 17/09/2013 - 16:10
commenti 0 - Numero letture:1187

Voto:
su 0 votanti


Ci dev'essere vento al mare


Non la inquieta il vento. Si prende i pensieri. Laura, li lascia andare.
Siede sullo scoglio, quello dove ama stendersi, dopo aver fatto il bagno in mare.
Alle spalle il faro, malamente dipinto di bianco e rosso, si alza.
A quell'ora, Laura, può vederne l'ombra allungarsi sui cactus, che lungo il sentiero, fanno da sentinelle ai turisti più audaci; quelli che vengono giù, dalla sommità del promontorio.
Lega un foulard intorno ai capelli, i lembi volano verso il mare, perché quella è la direzione del vento, quel tardo pomeriggio.
Fabio, suo marito, fa piano bar da dieci anni, su quella piccola isola. Tutti lo conoscono.
Alcune turiste tornano di estate in estate solo perché c'è lui.
Non hanno voluto figli. La loro vita è varia, mossa dall'amore per la musica che Fabio ha sposato. Laura lo ama.
In inverno in città vivono la loro storia di complicità, unione.
In estate sull'isola, per quattro mesi, sono una coppia, tra le altre.
Al faro, Laura scende sempre in costume. Co... (continua)

Grazia Giuliani 20/02/2019 - 10:11
commenti 12 - Numero letture:945

Voto:
su 6 votanti


Ci sono parole...


La parola è un grande dono, che sia verbale o scritta non importa… ma importa ciò che racchiude
e ciò che riesce a comunicare a chi ascolta, ma spesso non sente.
Le parole hanno la possibilità di ferire, di scavare crateri enormi dentro noi, a volte
ci fanno anche riflettere e mettere in discussione, altre volte ci esaltano colorando la realtà.
Ci sono parole tristi che spesso sono seguite da pensieri tristi, ci sono parole
che scaldano il cuore più di un abbraccio.
Le parole usate come armi di difesa contro gli attacchi del mondo, le parole che troppo liberamente
fuoriescono da bocche di fuoco. Le parole d'amore, di dolcezza quelle di cui quasi
ci si vergogna e le parole dette per niente quelle che non dovrebbero toccarci ma che dovrebbero
scivolare lentamente lungo il fiume della nostra indifferenza.
Non mi piace chi parla senza sapere, non mi piace chi ostenta linguaggi da manuale senza
lasciare trasparire umanità e sentimenti quando parla o quando scrive… non mi pia... (continua)

donato mineccia 16/09/2015 - 22:24
commenti 3 - Numero letture:985

Voto:
su 8 votanti


Cielo Stellato


Cielo stellato, durante tutto questo tempo dove sei stato?
Dove li ho avuti gli occhi?
Impegnati solo in giochi e in programmi sciocchi.
Soltanto adesso inizio a vedere la bellezza delle tue sere, ora comprendo che cosa vale la pena ammirare.
Vorrei poter volare e diventare anch'io stella della notte, ma posso solo sognare.
Per diventare immortale, mi basta alzare la testa e restare a guardare.... (continua)

Umberto Fischietto Palazzolo 05/06/2020 - 09:41
commenti 3 - Numero letture:651

Voto:
su 1 votanti


Click


Hai mai pensato a quanto è bella la pioggia quando cade forte, e tu sei in casa, senza nulla da fare, altro che essere trasportato dalla malinconia? La pioggia mi distrae quando penso troppo forte. Il suo tintinnio costante sembra rafforzarsi col passare dei pensieri. Poi succede di strano che penso a lei, e mi incaglio come una grossa ancora sepolta da macerie di istanti crollati, e tutto si ferma. Anche fuori sembra piovere di meno. Alzo un braccio e mi rifletto nello schermo. Sto per scrivere che mi manchi.
Ora ho 20 anni, immagino le stesse cose di quando ne avevo 15, 5 anni passati. Ancora mi affascina il mio corpo nello spazio, muove l'aria con disinvoltura, i suoi rumori, sono i miei. L'ultima notte della vita penserò ancora le stesse cose? Spero che queste mie mani muoveranno verso un viso, più che su in interruttore per spegnere la luce. Click.... (continua)

Luca Agosto 11/05/2018 - 11:10
commenti 3 - Numero letture:1101

Voto:
su 1 votanti



[ Pag.1 ][ Pag.2 ][ Pag.3 ][ Pag.4 ][ Pag.5 ][ Pag.6 ][ Pag.7 ][ Pag.8 ][ Pag.9 ][ Pag.10 ][ Pag.11 ][ Pag.12][ Pag.13 ][ Pag.14 ][ Pag.15 ][ Pag.16 ][ Pag.17 ][ Pag.18 ][ Pag.19 ][ Pag.20 ][ Pag.21 ][ Pag.22 ][ Pag.23 ][ Pag.24 ][ Pag.25 ][ Pag.26 ][ Pag.27 ][ Pag.28 ][ Pag.29 ][ Pag.30 ][ Pag.31 ][ Pag.32 ][ Pag.33 ][ Pag.34 ][ Pag.35 ][ Pag.36 ][ Pag.37 ][ Pag.38 ][ Pag.39 ][ Pag.40 ][ Pag.41 ][ Pag.42 ][ Pag.43 ][ Pag.44 ][ Pag.45 ][ Pag.46 ][ Pag.47 ][ Pag.48 ][ Pag.49 ][ Pag.50 ][ Pag.51 ][ Pag.52 ][ Pag.53 ][ Pag.54 ][ Pag.55 ][ Pag.56 ][ Pag.57 ][ Pag.58 ][ Pag.59 ][ Pag.60 ][ Pag.61 ][ Pag.62 ][ Pag.63 ][ Pag.64 ][ Pag.65 ][ Pag.66 ][ Pag.67 ][ Pag.68 ][ Pag.69 ][ Pag.70 ][ Pag.71 ][ Pag.72 ][ Pag.73 ][ Pag.74 ][ Pag.75 ][ Pag.76 ][ Pag.77 ][ Pag.78 ][ Pag.79 ][ Pag.80 ][ Pag.81 ][ Pag.82 ][ Pag.83 ][ Pag.84 ][ Pag.85 ][ Pag.86 ][ Pag.87 ][ Pag.88 ][ Pag.89 ][ Pag.90 ][ Pag.91 ][ Pag.92 ][ Pag.93 ][ Pag.94 ][ Pag.95 ][ Pag.96 ][ Pag.97 ][ Pag.98 ][ Pag.99 ][ Pag.100 ][ Pag.101 ][ Pag.102 ][ Pag.103 ][ Pag.104 ][ Pag.105 ][ Pag.106 ][ Pag.107 ][ Pag.108 ]

 
     


- oggiscrivo.it - Copyright 2009 - 2024 - Tutti i diritti sono riservati - Webmaster Mauro -