Parole in libertà
RACCONTI |
In questa sezione potete consultare tutte le poesie pubblicate per argomento. In ogni caso se preferite è possibile visualizzare la lista delle poesie anche secondo scelte diverse, come per ordine di mese, per argomento , per autore o per gradimento. |
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Lista Racconti |
Chi si arrende non ama... IV parte 3
Giuseppe Greco 31/08/2014 - 20:29 commenti 3 - Numero letture:1308
Chi si arrende non ama... I°parte PROLOGO
Quel pomeriggio Adam si annoiava e decise di fare una passeggiata. Giuseppe Greco 26/08/2014 - 22:11 commenti 3 - Numero letture:1124
Chi si arrende non ama... VI parte 4
Giuseppe Greco 01/09/2014 - 20:39 commenti 0 - Numero letture:944
Chi si arrende non ama... VII e ultima parte parte EPILOGO
“Ora narratore puoi riposarti voglio parlare io”. Giuseppe Greco 02/09/2014 - 20:57 commenti 1 - Numero letture:1009
Chi si arrende non ama... V°parte Si ritrovò su un letto di Ospedale con un dottore e degli infermieri che lo guardavano.
“Adam stai bene?” “Sì, ma dove mi trovo?” “Sei qui da un mese, ti hanno investito mentre ti sei messo in mezzo tra un’automobile e un bambino che stava attraversando”. “Il bimbo, come sta?” “Bene, tu eri in coma ma finalmente ti sei svegliato!” Erano così reali che sembrava che quei sogni li avesse vissuti realmente. Pensava però che quelle visioni oniriche avessero voluto dirgli qualcosa, ricordava in particolar modo quello fatto su Dio e l’Inferno. Esistono ma non sono come li dipingono. Vedere Dio e l’Inferno in un certo modo, fa comodo a certe persone, così generano paura dicendo che soltanto loro sono nel giusto. La cattiveria e il bigottismo sono stati riversati in ogni dove dalla mente umana. “Nel pomeriggio ti sposteremo in un altro reparto”. “Ok”. Qualche tempo dopo … “Finalmente!”. “Più tardi vengo a controllarti”. L’avevano portato in una piccola stanza cui stava solo, ma ... (continua) Giuseppe Greco 30/08/2014 - 20:19 commenti 0 - Numero letture:963
CHI SIAMO? … ASCOLTA! UOMO! Noi, siamo
l’abito che ora indossiamo. Siamo ciò che pensiamo, e tutto ciò che amiamo. Noi: siamo il cielo e la terra, i figli del sole, della luce, dell’amore, siamo la Silvia di Giacomo … “Era bella la giovinezza e ciò che splendea nei suoi occhi veri felici e fuggitivi”. Ma la beltà poi fuggì! E allora Lorenzo? Disse: “chi vuol essere lieto sia, di doman non v’è certezza”. Questa è la giostra della vita che gira e rigira e dal suo passato ritorna; da quel passato che abbiamo già vissuto, soli, senza ascoltarne la voce nè del presente nè del futuro. Allora guardati allo specchio e ammira oggi ciò che hai e che vedi in esso: il bello dei tuoi desideri, e quel vestito che hai avuto quaggiù per essere, vivere e pensare. Socrate disse: “Cogito ergo sum” o anche come disse un dì Cartesio: noi siamo quel che mangiamo. E Ippocrate affermava: “Fa che il cibo sia la tua medicina e che la medicina sia il tuo cibo. Io provengo da un remoto passato senza età che ancora soffia e alit... (continua) Lucia Marolla 17/09/2013 - 16:10 commenti 0 - Numero letture:1187
Ci dev'essere vento al mare Non la inquieta il vento. Si prende i pensieri. Laura, li lascia andare.
Siede sullo scoglio, quello dove ama stendersi, dopo aver fatto il bagno in mare. Alle spalle il faro, malamente dipinto di bianco e rosso, si alza. A quell'ora, Laura, può vederne l'ombra allungarsi sui cactus, che lungo il sentiero, fanno da sentinelle ai turisti più audaci; quelli che vengono giù, dalla sommità del promontorio. Lega un foulard intorno ai capelli, i lembi volano verso il mare, perché quella è la direzione del vento, quel tardo pomeriggio. Fabio, suo marito, fa piano bar da dieci anni, su quella piccola isola. Tutti lo conoscono. Alcune turiste tornano di estate in estate solo perché c'è lui. Non hanno voluto figli. La loro vita è varia, mossa dall'amore per la musica che Fabio ha sposato. Laura lo ama. In inverno in città vivono la loro storia di complicità, unione. In estate sull'isola, per quattro mesi, sono una coppia, tra le altre. Al faro, Laura scende sempre in costume. Co... (continua) Grazia Giuliani 20/02/2019 - 10:11 commenti 12 - Numero letture:945
Ci sono parole... La parola è un grande dono, che sia verbale o scritta non importa… ma importa ciò che racchiude
e ciò che riesce a comunicare a chi ascolta, ma spesso non sente. Le parole hanno la possibilità di ferire, di scavare crateri enormi dentro noi, a volte ci fanno anche riflettere e mettere in discussione, altre volte ci esaltano colorando la realtà. Ci sono parole tristi che spesso sono seguite da pensieri tristi, ci sono parole che scaldano il cuore più di un abbraccio. Le parole usate come armi di difesa contro gli attacchi del mondo, le parole che troppo liberamente fuoriescono da bocche di fuoco. Le parole d'amore, di dolcezza quelle di cui quasi ci si vergogna e le parole dette per niente quelle che non dovrebbero toccarci ma che dovrebbero scivolare lentamente lungo il fiume della nostra indifferenza. Non mi piace chi parla senza sapere, non mi piace chi ostenta linguaggi da manuale senza lasciare trasparire umanità e sentimenti quando parla o quando scrive… non mi pia... (continua) donato mineccia 16/09/2015 - 22:24 commenti 3 - Numero letture:985
Cielo Stellato Cielo stellato, durante tutto questo tempo dove sei stato?
Dove li ho avuti gli occhi? Impegnati solo in giochi e in programmi sciocchi. Soltanto adesso inizio a vedere la bellezza delle tue sere, ora comprendo che cosa vale la pena ammirare. Vorrei poter volare e diventare anch'io stella della notte, ma posso solo sognare. Per diventare immortale, mi basta alzare la testa e restare a guardare.... (continua) Umberto Fischietto Palazzolo 05/06/2020 - 09:41 commenti 3 - Numero letture:651
Click Hai mai pensato a quanto è bella la pioggia quando cade forte, e tu sei in casa, senza nulla da fare, altro che essere trasportato dalla malinconia? La pioggia mi distrae quando penso troppo forte. Il suo tintinnio costante sembra rafforzarsi col passare dei pensieri. Poi succede di strano che penso a lei, e mi incaglio come una grossa ancora sepolta da macerie di istanti crollati, e tutto si ferma. Anche fuori sembra piovere di meno. Alzo un braccio e mi rifletto nello schermo. Sto per scrivere che mi manchi.
Ora ho 20 anni, immagino le stesse cose di quando ne avevo 15, 5 anni passati. Ancora mi affascina il mio corpo nello spazio, muove l'aria con disinvoltura, i suoi rumori, sono i miei. L'ultima notte della vita penserò ancora le stesse cose? Spero che queste mie mani muoveranno verso un viso, più che su in interruttore per spegnere la luce. Click.... (continua) Luca Agosto 11/05/2018 - 11:10 commenti 3 - Numero letture:1101
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