RACCONTI

     
 

In questa sezione potete consultare tutte le poesie pubblicate per argomento. In ogni caso se preferite è possibile visualizzare la lista delle poesie anche secondo scelte diverse, come per ordine di mese, per argomento , per autore o per gradimento.

Buona lettura

 
     



Lista Racconti

     
 

Equipe


Buon giorno cari amici miei,
Eccomi qui un l'altra volta io, questa volta sono piena di sogni ed il senso di giustizia ma non nascondo che mi sono sentita sconfitta dalla brutta malizia.
All'inizio del mio percorso assistenziale avrei voluto contagiare tutti con il mio entusiasmo e magari tra un letto ed altro riporre le lacrime dei pazienti nelle provette sostituendomi da un sano umorismo. Sentivo chiamarmi da parte degli assistiti "il nostro angelo bianco," ma la loro beatitudine turbava i lupi del branco.
Quei lupi maledetti hanno contemplato un patto complesso e definito e con molta astuzia me l’hanno servito su una reniforme argento. Lentamente con una tecnica subdola, mi hanno fatto fuori dalla corsia chiamandomi “ehi tu, sovrumana,” ma qualche istante dopo crollò la loro solida tana come fosse per magia. Potrei riderci su fino ad oggi.
E la mia sovrumanità? La mia bellissima magia? Non era niente d'altro che il loro timore deformato con una squallida bugia. La m... (continua)

Michaela Patricie Zaludova 30/10/2018 - 12:28
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Er Bijettaro


Er bijettaro

‘Na vorta, quann’ero regazzino, c’era un personaggio che a seconna de la situazzione, te poteva sembrà simpatico oppure antipatico. Attento però, penza che sull’autobusse era guasi più importante dell’autista, perché all’autista era severamente vietato a parlacce e c’era puro n’etichetta che lo specificava, appiccicata vicino ar posto de guida, mentre cor bijettaro ce potevi parla’, questiona’e puro litiga’, sempre che nun leggeva er giornale e che jannava.
‘Sto tizio, stava su ‘no strapuntino vicino ando’ se saliva, ciaveva davanti na spèce de cassetto de bachilite co’ tutti scomparti ‘ndo’ metteva li sòrdi spicci de chi pagava er bijetto. A quer tempo li bijetti se faceveno, perché quanno che te guardava, sembrava che te mettesse in soggezzione e pure si quarcuno faceva finta de gnente, lui cominciava a di’co’ l’ironia: - Signore, er bijetto. Chi deve fa’ er bijetto? Giovanotto, lei ce l’ha er bijetto o cia’ la tessera?- Dopo un richiamo simile, fatto da quello, che... (continua)


Daniele Buratti 22/10/2017 - 10:43
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Opera non ancora approvata!

01/01/1970 - 01:00
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Ermellina P.


Scappata dalla lucchesia cattolica e conservatrice arrivò nella Livorno atea e comunista dei primi anni settanta ad insegnare italiano nelle modernissime scuole medie Mazzini da poco costruite, con i deflettori al posto delle tende, la palestra seminterrata e l’ampio cortile avvolgente dove fare ginnastica nei primaverili giorni soleggiati.
Nelle terze classi, grazie al preside, introdusse la lettura del quotidiano un giorno alla settimana ed iniziò a parlare di argomenti sociali negli anni che annunciavano quelli “di piombo”.
Una scuola nuova nelle strutture doveva esserlo anche nei suoi contenuti.
L’italiano era solo un pretesto per farci ragionare con la nostra testa.
“…perché Pascoli ha scritto anche brutte poesie!”
Grazie Professoressa!... (continua)

Glauco Ballantini 22/09/2021 - 09:24
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Errabonda istigazione


Il “J’accuse” era semplice e cristallino: furto di una gallina.

Si era difeso, Paolone, dall’accusa, ma le prove erano schiaccianti, le zampe del pennuto e i resti delle piume lo inchiodavano alle sue responsabilità. Si aggiunga che il vicino, a lui da sempre ostile, voleva dargli una lezione e aveva ingaggiato un avvocato costatogli più dello sfortunato pollo.
Al poveretto, invece, avevano dato d’ufficio il Farolfi, un avvocato sempre disposto a conciliare l’accusa appellandosi sempre “alla clemenza della corte” in finale di arringa nelle udienze.

Stavolta però l’avvocaticchio volle stupire la corte e concluse così: “Se la gallina errabonda non girovagava, il mio cliente non l’avrebbe presa”.

Paolone fu assolto!... (continua)


Glauco Ballantini 12/09/2023 - 15:32
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Esame di maturità


Che ricordo avete dell’esame di maturità? Nel mio caso trovare un aggettivo adatto mi risulta impossibile.
Frequentavo l’ I.P.S.I.A. (Istituto professionale per l'industria e artigianato) ed ero stato presentato con dei voti abbastanza buoni, tranne nelle cosiddette materie di punta: Matematica e Elettronica.
In entrambi i casi, nel corso dei cinque anni delle superiori, nonostante cercai con umiltà di impegnarmi i professori non furono propensi ad aiutarmi, specie Marco Aquilino che insegnava la seconda materia citata.
A tal proposito i due o i tre mi venivano assestati senza pietà e il peggio di me lo davo nelle interrogazioni orali. Ma non ero il solo, gran parte della classe aveva la stessa e identica rogna.
All'epoca, sulle note di ‘Azzurro’ di Adriano Celentano, al professore poco prima che entrasse in classe, noi studenti gli cantavamo una parodia e di cui ne riporto uno stralcio:
«Aquilino che quando vieni il cielo è sempre grigio… per me, mi accorgo di non avere più risor... (continua)

Giuseppe Scilipoti 10/01/2017 - 13:38
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ESPERIENZA INCREDIBILE


Carissimi amici, voglio raccontarvi una cosa successa qualche settimana fa.
Allora, iniziamo con il dire che ogni due settimane, ci passa un camion con dei surgelati, dove acquistiamo volta per volta.
Una sera, chi suona alla porta?
Ma naturalmente un altro camion con surgelati!
Non funziona bene il citofono e mia mamma urla che non ha bisogno di nulla e che comunque siamo già clienti di altri.
Sto impertinente, si mette mezz'ora fuori dalla porta, stile scimmia imperatrice che cerca banane, così le tocca uscire.
Sono quasi le 20 di sera.
È insistente e arrogante, chiede di entrare ma lei non vuole aprire agli sconosciuti, così esce lei dal portoncino.
Sto tipo, M, si siede per terra sull' asfalto e indovinate, inizia a fare lui il menu'.
Tipo filastrocca.
Pizza, pollo, crocchette.
Anche alle reginette!
Manca poi il cameriere.
E un bicchiere di brioschi per digerire il tutto!
Le lascia un foglietto con 40 euro da pagare fra 2 settimane.
Mia madre torna dentro sconcerta... (continua)

Mary L 07/01/2019 - 12:48
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ESPERIENZA LAVORATIVA E LUPIN


Da un paio di mesi, sto lavorando come addetta alle pulizie, per un privato.
Una tuttofare tra swiffer angoli senza polvere, basta faticare,  meglio swifferare, feat Luciana!
Vetri con vetril,  mocio vileda super turbo con ballo dance e canto al microfono improvvisato,  stereo sulla maglietta.
Stiro con ferro a vapore,  non è una piastra meglio non provare,  non si sa mai venga un incendio.
Ho le chiavi stile Scherlok holmes in attesa di un indizio, ma sono io un indizio!
Tranquillamente faccio le mie faccende quotidiane, accompagnata da della buona musica e all' improvviso suona il campanello.
Mi dirigo alla porta-finestra, pensando sia un corriere,  ma non vedo nessuno a parte il cane del proprietario, che mi guarda curiosa come un certosa.
Più in là,  un vecchietto con un maglioncino a righe a prova detergente acchiappa colore, mi fissa e mi dice: tutto bene?
Le finestre sono aperte, mi ero preoccupato, siccome ci sono stati i ladri qui dietro.
Ou, mica sono una Lupina!... (continua)

Mary L 01/02/2022 - 18:03
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esperienze di una volontaria


Opera non ancora approvata!

SILVANA LAMON 17/07/2017 - 19:32
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ESTATE


Due bici corrono sulla strada, in questa calda estate.
I capelli accarezzati dal vento, si muovono come un' onda, che ti avvolge sempre più.
La salita faticosa, porta ad una piccola chiesa, con accanto una collina con un panorama mozzafiato.
Li, gli uliveti insieme alle montagne fanno da cornice al cielo.
Accanto al sentiero, una piccola sedia di legno, racconta la sua storia.
Quante persone si sono sedute, hanno guardato gli uccellini attraversare il cielo, hanno indicato con un dito l' infinito e così hanno chiuso gli occhi, volando in un istante.
E poi gli attimi, sono diventate emozioni sulla pelle, con un bacio, una carezza, un sorriso.
L' amore si è sentito sulla pelle, si è visto negli occhi, è stato scritto nei nostri passi..... (continua)

Mary L 24/08/2021 - 19:06
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