RACCONTI

     
 

In questa sezione potete consultare tutte le poesie pubblicate per argomento. In ogni caso se preferite è possibile visualizzare la lista delle poesie anche secondo scelte diverse, come per ordine di mese, per argomento , per autore o per gradimento.

Buona lettura

 
     



Lista Racconti

     
 

VENDESI APPARTAMENTO


VENDESI APPARTAMENTO. PER INFORMAZIONI CHIEDERE AL CUSTODE


Il cartello è ancora lì, appiccicato malamente al massiccio portone.
Ha perso gran parte del suo colore originale, sbiadito dalla troppa permanenza alle intemperie, e le lettere non si leggono quasi più.
Ogni tanto ha un sussulto e ondeggia pigramente sotto la spinta di qualche raro soffio d’aria.
Mi soffermo un attimo a fissare l'edificio e la diga dei ricordi frana: la fermata dell’autobus, il fornaio all’angolo e quel grande portone, con la vetrata policroma, che si apriva sulle scale di marmo bianchissimo.
Anche il custode è sempre lui. Con qualche filo bianco tra i capelli e qualche chilo in più, il buon vecchio Giuseppe continua imperterrito a macinare la solita vita tra le quattro pareti della minuscola guardiola. “Queste sono le chiavi”, mi informa con tono di voce distaccato, senza levare lo sguardo dall’immancabile quotidiano rosa, ... (continua)


Paolo Guastone 10/09/2020 - 13:11
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Veronica


“Trenta – quaranta” Disse l'arbitro con voce estentorea sottolineando il fatto che poteva essere l'ultimo punto da giocare.
“Adriano... Adriano...” si era messo a gridare il catino intorno al campo in terra rossa per dare maggiore forza al servizio ed incitarlo alla resistenza.
Adriano sudava e si apprestava a servire con sofferenza. Non era più il suo mestiere, il tennis, non aveva l'atletismo dei tempi migliori. Durante le partite si trovava subito appiccicosamente sudato, con poche energie nelle gambe e quella terra rossa, che un tempo gli era alleata, ora gli si attaccava addosso rendendolo ancora più pesante.
Il servizio! Gli rimaneva quello di un certo pregio. Bello, elegante, dritto. Si appoggiava a lui per rimanere in partita. Solitamente seguiva la prima palla cercando di accorciare subito lo scambio perchè dopo due o tre colpi le gambe lo lasciavano al suo destino.
“Adriano... Adriano...”
Si preparava palleggiando qualche volta in più per mettere pressione all'avversario... (continua)

Glauco Ballantini 29/06/2017 - 17:02
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Viale della Principessa


Era di fianco alla via delle Pianacce; bastava scendere dal ciglio della strada e camminare per un prato stepposo.
Ad un certo punto ti ritrovavi tra un doppio filare di pini sopra un selciato di pietre, stupito di trovare in una boscaglia un tratto così ordinato e maestosamente silente. Sorprendente come un tramonto dietro ai monti, impossibile come un sette fatto con un dado, piacevole e fresco più di un bicchiere di latte e menta alla fine di una giornata estiva.
Lì erano ambientate tutte le storie e le canzoni che prevedevano la sorpresa, le case nei boschi, i pericoli nelle favole.
C'è ancora, ma ormai lontano, perduto e irraggiungibile.... (continua)

Glauco Ballantini 22/03/2021 - 11:59
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\'NA BATTUTA DI CACCIA ALL\'APERTURA


Cinquant’anni havi stu discursu, ora nn’ haiu a fari sittanta, perciò aviva diciannov’anni fatti nni lu timpu ca successi stu cuntu.
Iera ’na notti d’agustu sirena, lu cilu iera stiddiatu e la luna chijna ccu luci e ummiri disignava ’n terra arvuli e casi comu un valenti pitturi ca ccu lu pinnellu ’n manu ’nquatra ccu l’ucchi lu so panorama.
Versu li dui di notti di ssu jurnu tantu aspittatu di li cacciatura s’arricamparu nni la casa di campagna di me zianu, don Turiddu, frati di ma matri e cacciaturi finu, antri cacciatura di Palermu, cu machini attrizzati di congelatura, cani di razza cirneca, setter, spinuna, scupetti a canni parallele, a canni sovrapposte, automatici, ’nsuma pariva ca si aviva a fari no ’na battuta di caccia, ma ca si aviva a iri a lu frunti.
Ssu jurnu iera di la caccia l’apertura.
Appena arrivaru ddi amici nn’abbrazzammu tutti cu stritta di manu, vasati e battuti di manu nni li spaddi. “Comu sì Turì, bunu Severì e tu Filì ti passà la gamma” e tanti antri bedd... (continua)

Gino Ragusa Di Romano 04/01/2015 - 18:14
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“LE DOMENICHE DA S-BALLO”


Correvano gli anni 60/70, anni stupendi.
La nostra adolescenza chiedeva libertà.
La musica e le canzoni accompagnavano la nostra vita.
Pochi dischi, ma tanta voglia di danzare a passo lento…La notte di Adamo!

Consuetudine erano le belle festicciole da ballo da qualcuno con casa libera al sabato o alla domenica a partire già dalle due o tre del pomeriggio.
Assediati dall’ansia di non saper quante ragazze sarebbero state presenti, averne tra noi almeno la metà di quelle invitate, era garanzia di successo.

Protagonisti di un lavoro diligente, ognuno aveva la sua mansione: chi portava il giradischi, chi i dischi, chi, semplicemente, speranze e sogni.
Da poche persone nella stanza dove si ballava, si arrivava al completo degli invitati.
Le tapparelle abbassate, la luce accesa e il giradischi, intonante la canzone storica del momento, diveniva il solo complice dei nostri primi approcci.

Nell’aria i profumi dei presenti, mescolatisi tra loro, accarezzavano i nostri volti sorrid... (continua)


Carmine De Masi 09/05/2022 - 12:56
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