Parole in libertà
RACCONTI |
In questa sezione potete consultare tutte le poesie pubblicate per argomento. In ogni caso se preferite è possibile visualizzare la lista delle poesie anche secondo scelte diverse, come per ordine di mese, per argomento , per autore o per gradimento. |
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Lista Racconti |
Delirio di una vita in tasca A questi stracci di fortuna affido il mio oro.
A queste sembianze povere che non lasciano trasparire quei piccoli diamanti grezzi che ho raccolto, cercati per tutta una vita. Ho il frutto del lavoro di una vita in una mano mentre l' altra si appoggia istintivamente ad una schiena spezzata dalla fatica e dall' età. Questo fagottino che ora stringo nel pugno, liso dalle strusciare dentro le tasche, consumato dal sale del sudore nelle lunghe camminate a cercare dentro miniere spremute ed abbandonate da anni per anni e anni; un fagottino che avvolge la fortuna che venderò per riscattare la mia prima e davvero voluta compagna, la vecchiaia. Ero troppo povero o così pensavo di essere per le donne, volevo per loro una vita dignitosa. Un povero cosa offre ad una donna ? Stando solo ne avrei salvata almeno una dalla mia povertà, magari anche tre o quattro. Nella mia coscienza spero di aver fatto del bene. Magari ho in tasca tanti diamanti da mettere al di... (continua) Andrea Castellini 20/08/2011 - 20:31 commenti 0 - Numero letture:1236
Delirio di una volta C' era una volta, davanti a casa mia,
molto grande e spaziosa. Tutti ci volevano passare sotto con la scusa che fosse grande e spaziosa, ah, le scuse ingenue di una volta; in verità si fermavano sotto la volta le biciclette colte da temporale improvviso in quanto la volta proteggeva dalla pioggia, così larga e spaziosa. Era come casa mia che però una volta non c' era. Poi fu costruita con sassi bianchi e mattoni pieni, coriacea, come le case costruite di una volta. Una volta le case eran tutte grandi e spaziose, non c' era il problema odierno dell' alta tensione abitativa nelle metropoli; erano pure loro molto grandi e spaziose. Oggi si costruisce tenendo conto del piano regolatore che regola dove e come costruire una volta o una casa in mattoni veri come codesto delirio; non è vero, almeno in parte. Il piano regolatore in realtà è stato creato per limitare la velocità degli autoveicoli. Una volta andare a sbattere contro una volta era meno p... (continua) Andrea Castellini 23/08/2011 - 21:58 commenti 0 - Numero letture:1363
Delirio ieri oggi e domani Scappare sarà una soluzione definitiva questa volta, vieni con me, proprio ora sta facendo luce sul nostro mondo.
Non ci crederai ma là ci sono solo bambini, e noi non insegneremo ma ascolteremo loro, i mari laggiù, sono una fonte di vita perché, se non altro, nessuno ci ha pianto sopra e l' acqua si può bere. I fiumi in cui gettarsi per lavare il sudore ed il tempo sprecati; e poi tanti alberi silenziosi sui quali i bambini si arrampicano come fossero dei buoni padri con cui giocare. Sulle spiagge le conchiglie cullano i più piccoli. Se vieni con me ti stupirai che la parola amore non esista in quanto non ce n'è alcun bisogno; ogni stella è grande come il sole ed ogni bimbo ne ha una. Vedrai milioni di soli ardenti durante il giorno, ma al momento opportuno tutte queste infuocate meraviglie diventeranno puntini. La luce avrà rispetto del sonno di queste splendide creature...un po' come qui in una notte d' estate stellata...Ricordi cosa successe quella notte di venti anni fa? T... (continua) Andrea Castellini 15/07/2011 - 19:00 commenti 0 - Numero letture:1174
Delirio in luce Tra i fattori ambientali più importanti,
nel valutare l' impatto di un paesaggio sulle nostre emozioni... la luce di quel particolare istante è per importanza il primo fattore. La luce con cui il paesaggio viene " raggiunto ", intendo. La luce raggiunge tutto e tutti con la stessa forza, è poi noto che vediamo e viviamo anche grazie alla trasformazione della materia in luce. La luce calpesta e balla negli occhi in ogni modo e momento, è forse per questo che, incontrandoci, ci guardiamo negli occhi? Ci guardiamo là dove la luce viene raccolta; è un caso che questa parte ( la più sincera e bella ) sia sempre la prima ad essere ricercata nel volto di chi vogliamo sondare e fuggita nel viso di chi non vuole sia colta la sua anima, la verità ? Nel pianto, acqua salata sgorga dalla fonte che la luce raccoglie. Nel pianto, oscuriamo anche la luce, accompagnati da una musica orrenda diretta dal peggiore singhiozzo che soffia nei fiati ... (continua) Andrea Castellini 07/08/2011 - 17:49 commenti 1 - Numero letture:1072
Delirio opposto È più importante apparire che essere, giusto !
Se l' apparenza inganna figuriamoci l' essenza. Hai una bella macchina, una bella casa ed una splendida moglie. Pian piano capisci che non sei proprio stato creato per guidare, infatti ogni volta che bevi due birre centri un marciapiede, appena puoi te ne vai in campeggio e sai bene di esserti sposato perché si fa così e basta. Poi hai un bel lavoro, amici interessanti ed un sacco di soldi. Il lavoro sarà pure bello ma a te non piace lavorare, gli amici che consideri interessanti sono proprio come te ed i soldi li usi come antidepressivo , sprecandoli in minchiate, shopping inutili, troie, trans & videopoker. In un fortunato giorno ti illumini di essere un perfetto coglione; cosa fai dunque ? Molli tutto, e con lo zaino in spalla cominci a camminare. Durante la marcia incontri uno che ti assomiglia tantissimo, anche lui ti nota per la stessa ragione e queste due gocce d' acqua appesantite so... (continua) Andrea Castellini 22/08/2011 - 21:52 commenti 0 - Numero letture:1131
Delirio psichiatrico Un' idea, nella testa si accende una lampadina.
Questo devono aver pensato quando psichiatri illuminati hanno inventato la terapia elettroconvulsivante...non capendo certo, che alcune persone erano raggiunte da una luce multicolore che sfuggiva ai loro strumenti diagnostici. Erano strumenti di agnostici forse, non captavano la fede che ogni sofferenza intrinsicamente contiene. La parola " contiene ", in questi luminari evocava solo il contenimento forzato, in un letto. Un bondage senza gioie, solitario...e l' onanismo, appena liberi. Chi provava freddo per l' abbandono della famiglia era ricompensato, legato ad un termosifone. Chi alzava le mani veniva subito bloccato...anche chi le alzava al cielo solo per chiedere " Perché tutto questo? ". Le visite erano strazianti per le famiglie e lo erano ancora di più per chi vedeva i colleghi carcerati più fortunati riceverne. Le innumerevoli sigarette strafumate erano forse l' unica consolazione per baci man... (continua) Andrea Castellini 11/07/2011 - 18:31 commenti 1 - Numero letture:1192
Opera non ancora approvata!
01/01/1970 - 01:00 commenti - Numero letture:
Destabilizzazione alienante In tutte le società e in tutti i periodi storici, la cultura è assoggettata al potere dominante; non c'é scambio, condivisione confronto tra culture diverse, la maggior parte delle persone vive all'interno di una realtà locale molto predeterminata, con un forte rapporto di contenimento: una monocultura assorbita per osmosi. Fin dai primi anni di vita gli viene inculcato il senso e il valore di ogni cosa. Così tutti devono pensarla allo stesso modo sul senso della vita e della morte, della famiglia e dei figli, del lavoro e dei soldi, del benessere e della sofferenza, di tutti gli aspetti della vita del singolo, della comunità e dell'umanità tutta intera. I punti di riferimento di cui percepisce il bisogno un uomo per sentirsi a suo agio in questo mondo. Tutto é così e basta! Non c'é neppure coscienza della possibilità di pensarla diversamente. Rarissime le persone capaci di sganciarsi coscientemente dalla cultura dominante che li circonda per pensare in modo autonomo, i cosiddetti Spir... (continua)
Savino Spina 29/04/2017 - 15:23 commenti 3 - Numero letture:5494
Opera non ancora approvata!
01/01/1970 - 01:00 commenti - Numero letture:
Di Luna, e del suo amore. “Qualcuno viene e si prende cura di te... come te hai fatto con me e il nostro gregge...sta qui accanto a me Luna.”
Fiorindo si è accasciato alcuni minuti prima, sulla terra appiccicosa dalla gelata notturna, che si attacca alle sue ginocchia, al braccio, ai capelli; lenta mentre il suo corpo scende sul campo, lenta macchia il pelo bianco di Luna che accanto a lui, distesa con il muso poggiato sulla zampa, aspetta. “Che t'è successo Fiorindo?! Fiorindooo...” Luna li sente urlare e li vede correre verso di lei. Il suo padrone non si alzerà più, non ci sarà il suo fischio a richiamarla all'attenzione delle pecore, né la pacca leggera ripetuta sul fianco e il tintinnio della ciotola di metallo davanti al fuoco acceso o nelle notti stellate, che il silenzio ammanta e la Maremma cala il legame nel tuo sangue e non ti lascia più. Luna è un pastore maremmano, femmina, di tre anni. Guarda gli uomini che corrono verso il pastore senza vita ormai. La prenderanno sì, ma lei ha solo due padron... (continua) Grazia Giuliani 25/01/2020 - 15:12 commenti 19 - Numero letture:1033
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