Un' idea, nella testa si accende una lampadina.
Questo devono aver pensato quando psichiatri illuminati hanno inventato la
terapia elettroconvulsivante...non capendo certo, che alcune persone erano
raggiunte da una luce multicolore che sfuggiva ai loro strumenti diagnostici.
Erano strumenti di agnostici forse, non captavano la fede che ogni sofferenza
intrinsicamente contiene.
La parola " contiene ", in questi luminari evocava solo il contenimento forzato,
in un letto.
Un bondage senza gioie, solitario...e l' onanismo, appena liberi.
Chi provava freddo per l' abbandono della famiglia era ricompensato, legato
ad un termosifone.
Chi alzava le mani veniva subito bloccato...anche chi le alzava al cielo solo per
chiedere " Perché tutto questo? ".
Le visite erano strazianti per le famiglie e lo erano ancora di più per chi vedeva
i colleghi carcerati più fortunati riceverne.
Le innumerevoli sigarette strafumate erano forse l' unica consolazione per baci mancati.
Le urla agitavano gli infermieri e non certo i carcerati senza reati...loro sì,
capivano le urla, anche quelle urla sorde...vibrare dentro.
Tutti avevano solo bisogno di comprensione ed affetto, le gocce di lacrime
fermate da gocce di valium.
Eran sufficienti invece baci goccia a goccia ogni sera, e gocce di rugiada al mattino, se si voleva davvero migliorare l' umore.
Ma non andò così, le medicine spegnevano piano piano quella luce multicolore e bizzarra.
Uno alla volta, per tutti, incominciò la lunghissima notte, che solo alla dipartita fu sconfitta da una stupenda alba.
Multicolore.
Questo devono aver pensato quando psichiatri illuminati hanno inventato la
terapia elettroconvulsivante...non capendo certo, che alcune persone erano
raggiunte da una luce multicolore che sfuggiva ai loro strumenti diagnostici.
Erano strumenti di agnostici forse, non captavano la fede che ogni sofferenza
intrinsicamente contiene.
La parola " contiene ", in questi luminari evocava solo il contenimento forzato,
in un letto.
Un bondage senza gioie, solitario...e l' onanismo, appena liberi.
Chi provava freddo per l' abbandono della famiglia era ricompensato, legato
ad un termosifone.
Chi alzava le mani veniva subito bloccato...anche chi le alzava al cielo solo per
chiedere " Perché tutto questo? ".
Le visite erano strazianti per le famiglie e lo erano ancora di più per chi vedeva
i colleghi carcerati più fortunati riceverne.
Le innumerevoli sigarette strafumate erano forse l' unica consolazione per baci mancati.
Le urla agitavano gli infermieri e non certo i carcerati senza reati...loro sì,
capivano le urla, anche quelle urla sorde...vibrare dentro.
Tutti avevano solo bisogno di comprensione ed affetto, le gocce di lacrime
fermate da gocce di valium.
Eran sufficienti invece baci goccia a goccia ogni sera, e gocce di rugiada al mattino, se si voleva davvero migliorare l' umore.
Ma non andò così, le medicine spegnevano piano piano quella luce multicolore e bizzarra.
Uno alla volta, per tutti, incominciò la lunghissima notte, che solo alla dipartita fu sconfitta da una stupenda alba.
Multicolore.
Racconto scritto il 11/07/2011 - 18:31
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Commenti
Sembra che tu lo abbia vissuto di persona?...o sei stato infermiere..comunque molto reale e tutto vero.... mi è piaciuto la definizione luce multicolore e bizzarra..... come se la luce fosse anche dentro di te...
alice clarence 12/07/2011 - 21:49
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