RACCONTI

     
 

In questa sezione potete consultare tutte le poesie pubblicate per argomento. In ogni caso se preferite è possibile visualizzare la lista delle poesie anche secondo scelte diverse, come per ordine di mese, per argomento , per autore o per gradimento.

Buona lettura

 
     



Lista Racconti

     
 

La fattucchiera


Ho fatto una fattura ad una fattucchiera di nome Fatma e anche un pò fatta, che faceva la factotum in una fattoria di Frascati tra foglie di felce, fragoline, frutta fresca e farro.
Fatto sta che, fatalmente, in un campo di frumento, si ferì con un forcone e la ferita si infettò procurandole una forte febbre che passò fortunatamente in tutta fretta grazie ad un farmaco favoloso di un amico fabbro, uomo di forte fibra ed un fisico da film !
Felice come un frate francescano dopo una festa coi suoi fratelli, per sdebitarsi, invitò il fabbro in un fast-food di cucina fusion dove si abbuffarono di fusilli alla forestiera, filetto di furetto con fichi fioroni e fiordalisi, formaggio di fossa con frustoli di frumentone , friselle ai funghi fritti, frittata ai friggitelli e del buon fernet finale !
Saziata la fame, si ritirò nel foyer di un teatrino abbandonato col focoso fabbro che, preso da frenetico furore, le fece la festa tra fiamme e faville fin quasi alla fine di febbraio... che for... (continua)

Ferruccio Frontini 05/08/2020 - 05:55
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La fine di tutto


Non riuscivo a darmi pace, avevo bisogno di prendere un po’ d’aria, aveva appena smesso di piovere, l’afa che aveva imperversato per tutta la giornata, era stata spazzata via dalla forte pioggia ed ora l’aria era leggermente frizzante, ma piacevole.
Scendo a fare due passi, le luci della sera erano già tutte accese, per strada non molte auto, non era ancora l’ora di punta per il rientro. Arrivo ad un incrocio ed invece di attraversare la strada, mi metto a guardare in lontananza e rimango così, ad osservare la strada che curva e le auto che scompaiono alla mia vista ed altre che improvvisamente mi accecano con i loro fari.
Le luci arancioni dell’illuminazione pubblica, quelle rosse dei fanalini delle auto che scomparivano dietro la curva e quelle bianche delle macchine che mi venivano davanti…ero immerso in questi colori, contrastati dal buio dell’asfalto e dal cielo poco stellato.
Mentre ero preso dal nulla, iniziai a giocare con me stesso, provando ad indovinare dal fascio di lu... (continua)

Masaniello _ 20/05/2015 - 16:19
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LA LETTERA NEL CASSETTO


LA LETTERA NEL CASSETTO
Certo che capitavano tutte a lei! Aveva litigato con Jhon, e ora era andata via la corrente! Proprio mentre cucinava, che iella! Ma dove diamine aveva messo la torcia? Ah, eccola finalmente! Ora almeno avrebbe smesso di inciampare in ogni mobile di casa! Aveva sempre creduto che fosse una fortuna abitare in una casa antica, ma ora cominciava a dubitarne! Dov'è che era il generatore d'emergenza? Ah, sì in soffitta, forza e coraggio le toccava salire!
Come odiava le soffitte! Lì poi non era mai salita da quando aveva acquistato la casa. L'aveva presa già ammobiliata e l'era piaciuta l'idea che fosse arredata in modo moderno, ma non aveva idea che i mobili originali fossero ammassati in soffitta e forse neanche chi l'aveva venduta lo sapeva. Ci mise un po' a trovare il generatore ma non riuscì a capire come funzionava e neanche sapeva dove stavano le istruzioni. Uffa che disastro! Non poteva fare altro che tornare giù e aspettare che la corrente tornasse. Ma vist... (continua)

Marirosa Tomaselli 17/09/2015 - 17:28
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La Luna spezzata


Mi son svegliato alle tre del mattino con una sensazione di freddo. Siamo a luglio e la prima cosa che faccio è prendere il termometro per misurarmi la febbre: 35,8.

Mi alzo per bere un biccher d'acqua, dal balcone arriva aria fredda. L'anno scorso ho comprato da Euronics uno di quegli aggeggi che misurano la temperatura interna/esterna dell'ambiente. Dentro 15 gradi, fuori 4. Com'è possibile? Siamo al 25 di luglio. Quattro gradi di notte in Sicilia? Mia moglie dorme beatamente avvolta nella sua copertina di Linus.

Esco fuori nel balcone, non posso stare, indosso solo le mutande. Rientro e metto l'accappatoio. Vado fuori di nuovo. Sembra di essere in dicembre. Nessun rumore tranne il miagolio insistente di un gatto che soffre il freddo. Una leggera nebbia avvolge le case e i giardini. Ieri ci stavano 36 gradi. I piedi mi stanno congelando ma rimango quasi ipnotizzato a osservare un paesaggio strano, leggermente disturbante. Ormai non ci sono più le stagioni di una volta, il tempo... (continua)


Vincent Corbo 04/07/2017 - 09:14
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la luna stanotte


Io ti curo, ti guardo cerco di capire di cosa hai bisogno, quando lo capisco te lo faccio trovare come se fosse una piccola sorpresa cosi tu non ci devi pensare e sei un pochino più spensierato, allora ti guardo ancora e ti vedo un po più felice, sei più leggero perché è bello che qualcuno pensi ai tuoi bisogni senza chiedere senza che sia un dovere, e quel sorriso che aleggia su tuo viso arriva dritto al mio cuore che puff diventa un pochino più leggero anche lui.
Sembra tutto più facile quando si è naturalmente orientati verso l'altro come i girasoli non si forzano di cercare il sole lo seguono istintivamente senza domande né obblighi, difficile diventa seguirti in un bosco di alberi folti in cui non trapela luce, cerco di raggiungerti ma i passi sono traballanti la schiena fa male le gambe iniziano a cedere e ti chiedo aiuto, non è il mio habitat naturale io vivo nella città , ti prego rallenta dammi il tempo di abituarmi al buoi, di prendere la tua andatura….ma tu che sei un ani... (continua)

piera sognante 19/03/2019 - 09:17
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La marcia santa - parte I


LA MARCIA SANTA

Sono sempre stato considerato strano. Me ne sono anche sempre preoccupato poco, fino a quando non mi sono trasferito qui. Da quel momento, le cose sono cambiate. Dal primo giorno in cui ho messo piede a XXXX capii che mi sarei dovuto abituare a quell’etichetta che gli sguardi della gente mi incollava addosso. Non era così comune che qualcuno si trasferisse a XXXX, mi dissero. Non osai mai chiedere perché: nell’aria gravava un’atmosfera talmente disturbante da risultare sufficiente come spiegazione. Ma secondo quest’idea l’Inghilterra intera dovrebbe essere disabitata e l’Islanda sarebbe null’altro che terra da conquistare. No, quella spiegazione non mi sarebbe dovuta bastare. Solo più tardi ho capito, qualche settimana dopo il mio arrivo. Iniziavo da poco ad aggirarmi per la città con un’ansia meno palpabile, nonostante gli abitanti continuassero ad additarmi, senza nemmeno impegnarsi molto per nascondere l’interesse che tutti nutrivano nei miei confronti. Non direi ... (continua)


Matih Bobek 01/11/2021 - 21:42
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La mia bizzarra stanzetta noiosa


Il corpo sa tutto.
Se sta maturando nelle sofferenze.
Una mela che cresce piena di consapevolezza.
Se invece una sofferenza è vana, non migliora il tuo essere.
Talune sofferenze sono un pantano, non drenano emozioni,
Non drenano considerazioni,
Non drenano cascate di colori.
Non drena un bel niente,
Tranne il tuo corpo che sguscia liquido da ogni situazione,
Il corpo,
Lo sa e lo sussurra, prima della mente
T’avverte,
Conosce la soluzione alle scelte da fare prima che si perdano nel labirinto dei pensieri.
E’ un passo avanti alla mente, segue l’energia dentro ogni.
Il corpo sa tutto, ma spesso non lo ascoltiamo,
Corpo e mente sono alchimia raffinata,
Per unirle ci vuole il miglior alchimista e nessuno nasce migliore,
Però possediamo le dita per sturare le orecchie da cumuli di ogni.
Allora quel pomeriggio decisi di perdermi nella mia stanza noiosa,
E soprattutto di pulire bene il mio orecchio sinistro, che è il più capriccioso dei due.
La mia cameretta,
Il soffitto ... (continua)

Bruno Gais 24/05/2019 - 21:01
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La morte svelata


Funziona solo con gli esseri umani ma sono sicuro che per i cani o per le allodole basta cambiare qualcosa, qualche piccolo particolare.

La matematica è sempre stata la mia passione, i numeri sono per me come i colori per gli altri, un universo affollato fatto di teorie, lemmi, dimostrazioni, scoperte.
Alla base di scienze affascinanti come fisica, chimica, meccanica, astronomia, c'è sempre e comunque la matematica, i numeri; la natura obbedisce ai numeri come una cortigiana devota.
Nei secoli scorsi i pensatori dell'epoca parlavano di proporzione divina, un rapporto numerico fisso che poteva riscontrarsi ovunque in natura, dalle conchiglie all'uomo, dalle foglie agli elefanti: persino Leonardo conosceva il numero Phi, la proporzione divina; i più grandi artisti crearono i loro capolavori rispettando quel numero magico.

I miei padri spirituali sono sempre stati Euclide, Newton, Pitagora, Lobacevskij; quest'ultimo sviluppò nel suo paese di origine una geometria innovativa ch... (continua)


Vincent Corbo 25/04/2016 - 07:57
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La pozzanghera


Da bambino cascai in una pozzanghera che si tramutò in un vortice scintillante. Nel rialzarmi, mi ritrovai sempre nella mia città, ma con la sola differenza che tutto appariva assurdo e inverosimile. Difatti, mentre mi avviavo in una via di Barcellona Pozzo di Gotto, per prima cosa notai che le insegne dei negozi erano scritte da destra verso sinistra, tra cui il tabellone della frutteria del signor Alosi che divenne isolA.
Persone, automobili, scooter, e animali si muovevano come in un nastro riavvolto, inoltre ascoltando le conversazioni della gente constai che formulavano le frasi in mirror speakers. Provai un'angoscia indescrivibile, al punto che mi misi a piangere. 
«olocciP, èhcrep ignaip?» mi domandò un attempato signore ben vestito che stava percorrendo il marciapiede. 
«Pciccc prech… non la capisco, mi dispiace» gli risposi singhiozzando.
«azroF e oiggaroc ehe opod elirpa eneiv oiggam!» disse l'uomo accarezzandomi il mento per poi allontanarsi in retro walking.
Sempre più... (continua)

Giuseppe Scilipoti 02/01/2021 - 19:14
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La prostituta


LA PROSTITUTA

Erano le nove e trenta quando Molly si affacciò alla finestra. Un sole primaverile illuminava gli edifici che fiancheggiavano la via principale.
Quella mattina si sentiva strana. Eppure aveva dormito per sette ore filate, dopo aver finito il lavoro nel saloon e congedato il giovane dai capelli rossi.
L’aveva fatto salire in camera. Ma poi… Non ricordava la sua uscita. Rivedeva quel bel viso avvicinarsi al suo, gli occhi azzurri scavare dentro la sua anima. E poi quelle mani delicate accarezzarla lungo i fianchi. Ricordava di avere guardato l’orologio quando, in preda a un languido rilassamento, si era tirata la coperta sulle spalle. Ma non riusciva a ricostruire il distacco del giovane dal volto gentile e dalla barbetta rossiccia.
Molly si irrigidì nel vedere il signor McNey, affacciato all'uscio dell'emporio, che si accendeva la pipa. Lui e la moglie Jennifer capeggiavano la schiera di persone che volevano cacciarla dalla cittadina; la consider... (continua)


Giuseppe Novellino 13/07/2015 - 12:43
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