RACCONTI

     
 

In questa sezione potete consultare tutte le poesie pubblicate per argomento. In ogni caso se preferite è possibile visualizzare la lista delle poesie anche secondo scelte diverse, come per ordine di mese, per argomento , per autore o per gradimento.

Buona lettura

 
     



Lista Racconti

     
 

Il gioco del teatro


Un caro mi disse: "Fate il bel cavolo che volete; prendetevi in giro da soli, perché tanto possiamo farlo; e vi scannerete per questo. Che bravi che siamo.

Ma ricordatevi una cosa, non possiamo ingannare Dio. Di fronte a lui siamo tutti uguali.

Perfetto, ora tornate pure a recitare".... (continua)


Mirko Rossi 21/09/2019 - 16:30
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Il giorno della memoria Un viaggio, una sola meta, nessun ritorno!


Nella densa e velata nebbia della memoria,
scorgo incredula le valige abbandonate sui binari,
le scarpe dai lacci consunti, tutte le intime raccolte di una vita, ammassate, separate, rinunciate. Sento l’abbaiare concitato e rabbioso dei cani,l’ansimare del treno e l’acuto stridio dei vagoni.
Odo nella polvere che avvolge l’indescrivibile,
le strazianti urla dei bambini,strappati alle madri.
Quanti non son potuti crescere… Quanti non son potuti nascere!
Vedo ossa fuori dalle lacerate carni,vedo uomini e donne nudi, senza capelli, dai corpi rinsecchiti, dalle guance scavate, dalla spasimata sofferenza,ammucchiati senza pietà nel fango.
Vedo, mani consunte aggrappate ai muri dai fili spinati ,
in cerca di una libertà privata, e di una dignità sepolta.
Scorgo letti di legno impilati nelle lunghe camerate,
i pigiami a righe, marchiati dalle stelle e dal sangue.
Fiuto il miasma delle ciminiere dei forni, che si disperde.
Un fungo di cenere dall’acre odore.
Nulla rimane, d... (continua)

Tiziana Pedol Barone 26/01/2016 - 08:22
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Il giorno prima.....


Continua, ormai da giorni, a pervadermi questo inutile senso di oppressione, che mi schiaccia il petto e mi stordisce la mente. Ho cercato di ingannarmi con pensieri piacevoli e momenti di
vita sociale, ma inutilmente, il mio corpo reagisce come un cane alle minacce del bastone, indietreggia spalanca le mascelle e ti guarda dritto negli occhi con rabbia.
Forse il cane è più fortunato visto che ha qualcuno a cui lanciare le sue frecce infuocate di odio,
invece a me rimane solo la mia immagine, riflessa nello specchio, che mi guarda muta e sempre più distante. Impersonale presenza, su cui rifletto una rabbia che che mi rifrange in maniera esponenziale.
A momenti ricordo quando da bambino cercavo di sorprendere l’immagine riflessa facendo movimenti improvvisi dagli angoli dello specchio o accendendo e spingendo le luci. Anche questi ricordi non mi fanno più sorridere, come non mi allieta ogni altro momento della mia vita passata.
L’unica possibilità di evoluzione è la ricerca di un... (continua)

paolo signorini 13/11/2017 - 21:37
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IL LABIRINTO


È un labirinto, un labirinto immenso. Non ci sono incantesimi. Non ci sono trappole. Non vi è nulla di quel magico o surreale che spesso la parola «labirinto» evoca in noi. Solo un'infinita distesa di vicoli incastrati tra loro e racchiusi da alte e fitte siepi. Ci sei dentro. Ricordi quando sei entrato, ricordi la meta che avevi. Eri convinto di poterla raggiungere con qualunque percorso, anche il più intricato. O meglio, eri sicuro che valesse la pena di tentare.
Ma ormai è notte fonda. Non una di quelle notti tenebrose, inquietanti e ricche di insidie. Una notte chiara, limpida. Un chiaro di luna intenso e rassicurante illumina il tuo cammino. Eppure esso è cieco. Non basterebbero tutte le stelle del mondo a renderlo luminoso.
Inizi, così, a realizzare che l'uscita non è facile da trovare. Ti volti indietro, cercando il luogo da cui provieni. Cercando quella fessura che ha inaugurato l'inizio della tua perdita. In una parola: l'entrata.
Ma hai percorso tanta, troppa strada, con i... (continua)

Vera Serrau 27/10/2016 - 19:48
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IL LIMITE DELLE RISORSE COGNITIVE


Quanta energia sprecata per un sorriso
Per una convenzione sociale
Per qualcuno che non si merita di vedere le nostre pupille
E che pur senza conoscerle le succhia via
Come l’ultimo spiro porta con sé la vita
Rantolo mortale
Lasciandoci come una puttana dopo l’atto
Si chiude il sipario
Anima senza corporeità... (continua)

Eric Blair 22/05/2023 - 08:04
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IL LUNA PARK


Quella mattina Robert stava passeggiando per le via della città.
Amava il frastuono mattutino : un grande via vai di auto ,
uomini in ritardo , donne ben truccate e urlanti mercanti.
Un trattore volante passò proprio di lì e fece cadere un volantino.
Questo raffigurava un vecchio Luna Park.
Sullo sfondo si potevano notare la ruota panoramica , il carrello dei gelati e le montagne russe.
Colpito su tutti i fianchi , il volantino stava cadendo , muovendosi a zig zag lungo le lunghe vie ventose.
Si fermò proprio sul vetro della macchina di Robert. Non era molto pratico nei parcheggi.
Infatti appena vide la sagoma di un foglio , fu preso subito dalla paura di una imminente e salata multa.
Fortunatamente non era un foglio rosa , ma era tutto colorato. Pieno di vivaci colori.
Robert lesse tutto attentamente , montò in macchina e partì.
Attraversò il centro della città , spingendosi verso la periferia.
Si trovò davanti un grande cancello. Scese e suonò il campanello.
Già era st... (continua)

Gabriele Salucci 26/05/2017 - 12:07
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Il mago di Froc


Dorothy aveva perso la strada di casa e incontrò una psicologa che, aihmè, piangeva disperata. Aveva un terribile cruccio: non aveva il cervello, una strega malefica glielo aveva sottratto. La ragazza le promise che avrebbe parlato al mago di Froc e l'avrebbe aiutata, ma la psicologa, aloga, la scongiurò perché avrebbe rovinato,
con le sue diagnosi, molti dei suoi pazienti che le si sarebbero avventati addosso in un atto di disperazione. Nel tragitto verso casa incontrò un Generale dell'Esercito che piangeva a dirotto, le disse che una strega malefica gli aveva strappato il cuore e metteva nei guai tante sue reclute innocenti. Gli promise che l'avrebbe aiutato. Cammina, cammina arrivò ad un Vescovo che le disse che era troppo occupato della sua Diocesi che dimenticava le pecorelle smarrite gettandole nella più totale solitudine nelle mani di dottori senza scrupoli. Anche a lui disse che l'avrebbe aiutato. Arrivò alla casa del mago di Froc, un dirigente scolastico in pensione, che le ... (continua)

Gianfranco Cassia 11/07/2018 - 17:16
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IL MALE DEL 2020


Sul finire degli ultimi mesi di questo 2020, in una notte silenziosa dove le strade sono deserte e le anime delle persone affrontano una guerra, una piccola apocalisse che ha colpito i nostri cuori, i nostri occhi, le nostre menti ormai invase da pensieri che raccontano un futuro incerto. Dove l’aria è sporca e le malattie distruggono ogni armonia.

Sei solo mentre l’intero pianeta affonda, sei solo in queste albe e tramonti, in queste ore e in questi giorni dove nessuno può fidarsi dei propri simili.

Nel silenzio del mondo che cerca di sopravvivere ti accorgi di quanto le persone abbiano perso il loro fascino, chi pensavi fosse ragionevole si è affiancato al nemico, con ignoranza si è lasciato trascinare dal male aiutandolo ad espandersi nel nostro piccolo pianeta.

Penso sia solo l’inizio dei giorni oscuri che arriveranno, quei giorni dove neanche un raggio di sole potrà oltrepassare il nero che avvolge ogni nazione, per sopravvivere devi allontanarti da chi per paura cerca... (continua)


Ejay Ivan Lac 08/11/2020 - 18:29
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Il manipolatore affettivo


Riflessione 10

Il manipolatore affettivo

Sono convinta che sia così....un manipolatore affettivo è come un lupo:cambia il pelo, ma non il vizio.
Chi ne incontra qualcuno dovrà difendersi... La migliore arma è l'indifferenza, perché il manipolatore ha sempre bisogno di stare al centro dell'attenzione, di essere sempre protagonista e gode della dipendenza ,che riesce a radicare nelle persone a lui asservite. In pratica è un narcisista, che non ammetterà mai di aver bisogno di uno psicologo,anzi, asserira' che siano gli altri ad avere patologie da curare...
Un consiglio? Prendere coscienza del proprio valore e non lasciarsi sopraffare da questi falsi profeti.... (continua)


Teresa Peluso 21/01/2023 - 09:10
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Il mare e il tulipano


Il tulipano sbiadito che divenne faro dell'universo.

-Che fatica!- dovette pensare Lui, guardando il sole stanco; un intero giorno ad arrancare, come un mulo che pretende d’esser cavallo, solo per tentar di riscaldare il mare freddo e distratto, e non appena questo mare, così irrequieto, cede ad un lieve tepore, come d’intimità fugace, il Sole, invece, prima sbadiglia, e poi cullandosi tra nuvole di candide intenzioni, scivola alle dipendenze di sonnolenti coperte chiamate tramonto. Insomma, ci mette un intero giorno a conquistare il mare che finalmente, riuscendo nell’intento, si nasconde invece dietro l’universo senza più forze, pieno di vergogna dall’esser sfinito. I colori del crepuscolo sigillano questa amara punizione mentre il mare è pieno di caldo amore. Ma il Sole che lo ha fatto innamorare, non c’è più. C’è invece tanto sale nell’aria che stuzzica pensieri e rimpianti. Morali liquide e misticità aeriforme. Fluidi i principi, costanti le onde, incalzante la musica che porta... (continua)


Bruno Gais 29/07/2020 - 08:16
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