RACCONTI

     
 

In questa sezione potete consultare tutte le poesie pubblicate per argomento. In ogni caso se preferite è possibile visualizzare la lista delle poesie anche secondo scelte diverse, come per ordine di mese, per argomento , per autore o per gradimento.

Buona lettura

 
     



Lista Racconti

     
 

Negozi Giuridici


Non credeva ai suoi occhiali, il Simoni, quando vide il risultato dei compiti in classe, tutti fatti benissimo! In realtà la copiatura era stata generale, facilitata dalla sua vista, che non arrivava al confine della sua cattedra. Non c’era bisogno di nascondersi tanto, i libri potevano essere lasciati aperti sul banco; qualcuno per eccesso di zelo li teneva sulle ginocchia o sotto il banco, anche se era poco più di un inutile vezzo.

Con Andrea, ci eravamo accordati che non avremo copiato neanche un rigo, per rispetto verso di lui. Faceva tenerezza quel suo essere sempre svagato, le sue giacchette a quadri sfumate sul marrone o sul grigio intonate ai pantaloni in tinta unita, i suoi occhiali con le lenti spesse come “culi di bottiglia”, e quel suo modo di tirarseli su con l’indice.

Ci mettemmo al primo banco senza libri sopra, solo la penna e il foglio protocollo a righe e il prezioso “Istituzioni di diritto pubblico” nello zaino.
Così noi, che eravamo il suo “orgoglio”, fummo i... (continua)


Glauco Ballantini 21/06/2016 - 10:52
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Nei miei panni (vero nome Mirko D. come Domenico, mio padre)


Troppo pochi quarantasei anni per una malinconia così grande, pensò Emme, malinconia nei ricordi e nei pensieri di un viaggio che non avrebbe voluto spiegare se non con lo scacciapensieri di suo padre che teneva sullo scrittoio… nel suo oscillo rivedeva lui andato incontro alla morte prematuramente. E con il tacchettio di una madre che se ne andò poco dopo la sua resa.

(dedicato alle amiche e autrici Maria Luisa, Teresa e Santa che questa mattina mi hanno donato i loro pensieri nella poesia che ho deciso di eliminare)

Ho preso anche due altre decisioni: metterci la faccia (ho da poco inserito una foto sul profilo della mia pagina) e scusarmi pubblicamente con Jean C. G., ora Nessunpoeta G., per una mia leggerezza nell’alludere a un suo messaggio privato alla Redazione (quindi di riflesso anche a me che ne faccio parte) che tale sarebbe dovuto rimanere. Detto questo, voglio aggiungere che una carissima amica ha cercato di dissuadermi dal rendere pubblica questa informazione, non t... (continua)


Mirko D. Mastro 07/09/2021 - 17:12
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Nel bosco dell'infanzia


La mia scuola elementare, non era una vera e propria scuola, bensì lo stanzone di un vecchio casolare semidiroccato nell’appennino sperduto del Sannio; sullo spartiacque dell’appennino Campano-Molisano. Un solo ambiente, dove l’insegnante teneva a bada una decina di bambini di tutte le classi, e della seconda eravamo solamente in due.

L’anziana maestra alloggiava nell’abitazione del contadino proprietario della scuola. Una sorta di missionaria… si direbbe oggi, ma, a ben vedere, era una donna frustrata che, evidentemente, aveva dovuto accettare quell’ingrato compito per portare la pagnotta a casa.

Ad ogni modo, come alunno della seconda, spesso mi annoiavo per i compiti che mi affidava, e talvolta intervenivo improvvidamente sulle questioni che riguardavano quelli più grandi. La maestra non era contrariata, ma alcuni alunni sì… specialmente quei tre o quattro caproni della quarta e della quinta. Capitava, casomai azzeccassi qualche risposta ai quesiti che li riguardavano, che a... (continua)


Francesco Gentile 11/02/2016 - 12:13
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Opera non ancora approvata!

01/01/1970 - 01:00
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NELLA TANA DEI LEONI


“Dài cara a frates tuos. Jà no istento” – Bada ai tuoi fratelli, non tardo – disse mia madre a mia sorella mentre usciva per fare la spesa.
A lei, la primogenita spettava sempre prendersi cura di noi quando mia madre usciva e così dovette fare quel giorno. E in quel tempo bisognava inventarsi qualcosa per intrattenere tre fratellini, visto che non c’erano altri strumenti che ci potessero distrarre. La tv, anche se l’avessimo accesa sarebbe rimasta con quell’immagine a scacchi in bianco e nero e con quello stupido rumore che trapanava fino a mezzogiorno, quando iniziavano i programmi.
A lei, fino alla nostra preadolescenza toccò rispondere delle nostre azioni in assenza di nostra madre e talvolta lo faceva usando la sua posizione di supremazia ed imponendoci le sue scelte ed i suoi umori.
... (continua)

Millina Spina 28/01/2017 - 17:33
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Opera non ancora approvata!

01/01/1970 - 01:00
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NIPOTE SWIFFERINA


Lavorare per un anziano, non è facile.
Ci sono momenti no e momenti si.
Un giorno d' estate,  cercavo delle ore extra e mi avevano presentato te, nonnino.
Ti chiamo così,  perché avresti l' età di mio nonno.
Ricordo ancora la grande casa su due piani che avevi,  naturalmente tutta da riordinare.
Un bel disastro di fatica e sudore.
Te sul divano,  alzavi le braccia dicendo di pulire un po' alla volta,  quante volte a settimana ero libera io.
Così iniziai a pulire stanze su stanze,  ero stanca ma soddisfatta,  perché ne avevi proprio bisogno.
Due giorni dopo che ero venuta da te,  ricordo ancora che mi hai telefonato tutto agitato,  dicendo che per sbrinare il frigo,  avevi allagato la cantina.
Ecco, li ho pensato, iniziano i guai!
A 92 anni,  si va in cantina, si sbrina il frigo,  perché non si sa come passare la giornata.
Oppure si inizia a dipingere un muro per togliere la muffa,  o a svitare qualcosa in bagno.
Ah, mamma mia, li sono iniziate le chiamate per ogni cos... (continua)

Mary L 04/11/2022 - 23:10
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Opera non ancora approvata!

01/01/1970 - 01:00
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Opera non ancora approvata!

01/01/1970 - 01:00
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Non come Vitangelo


M'è successo veramente. Non è una storia inventata. Qualche volta, come tutti, mi guardo allo specchio. Per radermi, per pettinarmi, per vedere i classici e inequivocabili segni del tempo che passa. L'altro ieri notai sulla fronte dei solchi in un punto sulla sinistra che non c'erano mai stati.

Preoccupatissimo, cominciai a stare male, in ansia. Chissà quale raro e terribile malanno! Era come se la carne sottostante se ne fosse andata a fare un giro in montagna: chi l'ha visto? Era una cosa totalmente nuova e spiazzante, quei sochi si stavano materializzando in quel preciso momento sotto i miei occhi allibiti.

Poi, con l'ansia alle stelle, mi venne una genialata, andai a controllare la fototessera che avevo fatto due anni prima per il rinnovo della patente. Le mani mi tremavano, la realtà stava avvolta da una fitta nebbia, finchè non li vidi... i solchi stavano lì, sulla fronte in bella vista. Guardai uno, due, tre volte prima di convincermi. Probabilmente, si trattava di una ... (continua)


Vincent Corbo 12/06/2017 - 08:17
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