RACCONTI

     
 

In questa sezione potete consultare tutte le poesie pubblicate per argomento. In ogni caso se preferite è possibile visualizzare la lista delle poesie anche secondo scelte diverse, come per ordine di mese, per argomento , per autore o per gradimento.

Buona lettura

 
     



Lista Racconti

     
 

LA MERAVIGLIA DELL'AUTUNNO


Sono nata in autunno
Forse è per questo che lo sento cosi affine a me.
Sono nata nel pieno dell'autunno, quando ormai le foglie già erano cadete tutte a terra
Quasi come a prepararmi un tappetto morbido un po' croccante per entrare.
Non si associa mai la nascita all'autunno, ma è la morte e la caduta che per prime vengono alla mente. Eppure eccomi qua, nata in una giornata d'autunno poco diversa dalla altre infondo.
Generalmente si fatica a vedere bello l'autunno; così pieno di cavallette e cimici e freddo, ma si pensa mai ai bellissimi colori rossi gialli verdi e arancio che le foglie dedicano alla terra? Si pensa mai alla loro danza nel vento? E al sole che spunta lo stesso in queste giornate?
L'autunno prepara la terra ad una nuova primavera fiorita, dedicando ad essa un disegno e una canzone perfette. Il mondo senza l'autunno sarebbe un po' più triste, ne sono sicura.... (continua)

Lucia Frore 14/11/2017 - 16:06
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La mia ombra


Un’altra giornata di sole,caldo,afa,troppa luce e troppa gioia attorno a me. Non mi importa nulla se la gente normale vuole l’estate,io amo l’inverno,la nebbia,la pioggia,il gelo polare! Starmene chiuso in casa,nel mio nido sicuro e vuoto,senza nessuno accanto. Odio la gente scontata che oggi è sempre più comune per questo mi piace stare da solo. A volto non sopporto nemmeno la mia ombra quell’area scura con la forma del mio corpo,ma chi le ha dato il permesso di seguirmi continuamente? Ho sempre avuto problemi con le ombre,mi mettevano paura fin da piccolo ogni volta che cercavo di staccarmi di dosso la mia lei tornava dopo una frazione infinitesimale di secondo. Lo so è impossibile eliminare un’ombra almeno che non si stia perennemente al buio. Ci ho provato naturalmente ma ciò non fa per niente bene alla mia depressione,anche il mio psichiatra dice che devo accettarla senza farmi problemi perché lei è sempre li perché fa parte del mio corpo fisico ma non solo,anche di quello spir... (continua)

simone vignola 14/04/2016 - 15:37
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LA MIA PRIMAVERA


Respiro finalmente l'aria fresca appena intiepidita dal sole, ed osservo l'orizzonte interrotto da nitide montagne spolverate ancora un pò di neve, che si aggrappa come un flebile ricordo e che si ostina a non abbandonarmi l'anima. Il cielo è una tela blu sfiorata da pennellate candide e nette, dove si spargono stormi di uccelli migratori in un frastuono di ali ed echi lontani, mentre la terra scura, morbida e grassa, che ancora imprigiona le piogge ed i violenti temporali, regala folti cespugli, e le colline e i dossi e gli avvallamenti coperti da morbidi e sconfinati tappeti erbosi, danno l'idea della schiena plastica di un gatto che si distende al sole, mentre gode di quella brezza leggera e frizzantina che gli fa vibrar tutte le nervature. Percorro la mia strada come ogni giorno su un asfalto rovinato, spaccato, dissestato da un inverno dove il sale ha combattuto la sua guerra contro il ghiaccio, lasciando però segni tangibili e violenti, che ora paiono ferite profonde e dolorose ... (continua)

Silvia Simona Biolcati Rinaldi 23/04/2016 - 01:30
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La mia solitudine


Quante volte ho pensato che restare soli era un qualcosa di negativo, di asociale, un disadattato, uno sfigato... e guardavo questo lato della vita con sfiducia quasi da cadere in depressione.
Invece la solitudine è vivere un rapporto diretto Dio. Lui è quella fonte inestimabile di forza, felicità e Amore.
Si l'Amore, proprio quello che per ricambiarlo ci vorrebbero dieci, cento, mille vite, e forse neanche ci riuscissimo, in confronto all'amore che Dio prova per i suoi figli.
In molti mi dicono di trovarmi una donna da avere accanto, tutti ma proprio tutti, dai Familiari agli Amici... ma io invece ora cerco quell'Amore vero ed eterno che solo Dio può darmi proprio nel cammino della solitudine, vissuta come la preparazione per l'attesa nella mia vita, a qualcosa che è più grande ed immenso del mio immaginario pensiero...
Solo guarendo quelle ferite provocate nella mia storia vissuta, finita con la separazion... e parlando col mio Io rivolgendo lo sguardo nell'immenso cielo e regn... (continua)

Cesare Caliendo 02/09/2017 - 00:06
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La miniera


La Torre Saracena a nordest sembrava dialogare smarrita con il vecchio Faraglione che ad ovest allungava la sua ombra sul sottostante scintillio, non c'era più la vecchia sprezzante superbia dell'uno verso l'altra o viceversa, quando si facevan belli per raccogliere i consensi dei turisti...
Molti molti anni prima, adesso l'uno cercava l'altra, testimoni di una bellezza perduta.
2039, giugno.
Seduti sulla sabbia bianca, Panna e Boario, l'uno di fronte all'altra, si prendono le mani, le punte dei loro nudi piedi si toccano, spingono nelle opposte direzioni, fino a costringere le gambe a tendersi, come la corda di un arco, i corpi si staccano da terra, restano in equilibrio fino a che uno dei due cede e cadendo si rotolano ridendo; Panna ha i capelli legati con un grosso laccio bianco e rosso, un abito bianco sfilacciato, gambe e braccia magre di bambina e un'ombra di seno crescente come una delicata e luminosa parte di luna, Boario tiene i capelli raccolti in un piccolo codino sull... (continua)

Grazia Giuliani 03/11/2017 - 22:20
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Opera non ancora approvata!

01/01/1970 - 01:00
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La mucca Carolina


Carolina viene messa sul camion, aveva visto molti dei suoi compagni entrare nello stesso posto dove stava entrando adesso, senza mai tornare, e quel presentimento terrorizzante, provocarono in lei delle lacrime negli occhi terrorizzati, qualcosa che certamente non può far pensare che loro non abbiano una coscienza; il suo sguardo in quel momento potrebbe essere rappresentato da una sola parola: Paura. Carolina è una mucca che come maggior parte della sua specie, è nata col destino segnato, durante la sua adolescenza sarebbe stata portata al macello e servita come cibo per gli esseri umani. Con gli occhi ben aperti, pieni di lacrime, lei sembrava capire che la fine era vicina, ma quello che lei non sapeva, è che la sua destinazione non era la stessa dei suoi predecessori, ma in realtà la destinazione era un bellissimo santuario per mucche dove lei sarebbe vissuta libera con altri animali della sua specie. L’aria estiva era così fresca e leggera che immersi nel verde della montagna si p... (continua)

Savino Spina 25/07/2016 - 13:55
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La mucca Nina


Lo scampanellio della vecchia sveglia a carica resuscita Mauro dai meandri del
sonno e lo riporta violentemente alla nuda realtà.
Il sole accenna in lontananza un bieco raggio che non riuscirà a scaldare la
giornata che si ripete monotona e solitaria, salvo la compagnia obbligata delle povere
mucche che lo attendono nella Stalla.
La neve,ormai, ha preso il sopravvento e la piccola fattoria dista 50 chilometri
dal centro abitato più vicino, per non parlare della strada, se così si può chiamare
quella vecchia mulattiera che la natura ha inesorabilmente riassorbito, lasciandogli
solo un periglioso passaggio che Mauro percorre con la vecchia moto da cross,
compagna inseparabile ed unico trofeo rimastogli della sua giovinezza.
Il camino nell’angolo della stalla ha ormai esaurito la catasta di legna, ma le poche
faville rimaste, sotto l’ultima legna asciutta, che Mauro sacrifica con dispiacere,
ridanno vita alla fiamma ed alla giornata appena iniziata.
La colazione si limita ad ... (continua)

paolo signorini 14/11/2014 - 19:44
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La neve nel passato


Corro. Sono arrabbiato. Arrabbiato matto. Sto impazzendo, quasi. No. Sono impazzito. Mi volto. Nessuno mi segue. E chi seguirebbe un cane come me? Non so cosa ho di fronte. A me sembra di vedere la terra tutta uguale. Fiori, cespugli, foglie, alberi, insetti. Non piango ma sento che sto per farlo. Oh sì, sono un uomo debole, l’ho sempre saputo in fin dei conti, cosa potevo aspettarmi? Poi ci fu quel colpo che mi frenò. La mia corsa si sentì offesa ma io davvero … pensai che quel colpo fosse la cosa più bella che mi fosse mai capitata. Sono fermo in mezzo ad un campo e comincio a sentire il fervido sapore del sangue sul mio ventre. Sorrido pensando che sarà la fine di tutto. Della mia vita. Del mio essere. Non berrò più. Non mangerò più. Non avvertirò più quei pochi sentimenti che erano rimasti nella mia immaginazione. Voglio vedere chi è. Sì, perché devo ringraziarlo. É lì che osserva attentamente. La pistola in mano tremante fa capire come si sia già pentito del gesto ma doveva farlo.... (continua)

FraAaron 759 19/12/2014 - 09:42
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la non accettazione del sistema


La non accettazione del sistema
In questo nostro sociale,
tra virgolette, qui da noi,
è un sistema marcio fino al midollo,
e che fa acqua da tutte le parti;
qui,non ti accettano mai per quello che sei,
per te stesso,
con le tue variazioni,
le tue specificità,
le peculiarità;
qui non gli vai mai bene,
pretendono che cambi,
che non sei te stesso,
che diventi e fai,
quello che vogliono gli altri;
è un mondo brutto
e falso,
un tardo impero,
degradato e decadente;
la non accettazione dell’altro,
della persona,
di chi è diverso,
o ha altre opinioni;
è una società italiana,
deludente e da perdere
e da dimenticare,
bisogna fregarsene e
non accettarla.... (continua)

stefano medel 07/11/2019 - 02:57
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