RACCONTI

     
 

In questa sezione potete consultare tutte le poesie pubblicate per argomento. In ogni caso se preferite è possibile visualizzare la lista delle poesie anche secondo scelte diverse, come per ordine di mese, per argomento , per autore o per gradimento.

Buona lettura

 
     



Lista Racconti

     
 

Stazione


Sono in stazione Centrale, a Milano, e vedo tante persone che corrono. Staranno mica scappando da qualcosa? Forse c’è una bomba che sta per esplodere dietro di me e io neppure me ne sono accorto. Oppure qualcuno le rincorre e allora giustamente decidono di darsela a gambe levate.
Col senno di poi, mi accorgo che così non è, e non capisco il motivo di tutta questa agitazione, dopotutto non è successo nulla… Milano è ancora Milano e cosi lo è la sua stazione.
E proprio mentre sto fermo su quello spazio un po’ rettangolare e un po’ obliquo, proprio di fronte ai treni, dove i più, trepidando, aspettano il ritorno della propria anima gemella, o di un fratello che non vedono da tempo, o magari dell’amica d’infanzia, io non aspetto nessuno. E nessuno aspetta me.
E le persone continuano ad agitarsi come molecole di una sostanza che cambia stadio troppo velocemente, e mi sembra di venir risucchiato da un vortice che incatena i pensieri e rilassa il corpo. Io sto sempre fermo, chi si muove.... (continua)

Alessandro Pellei 14/01/2019 - 18:32
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Stella


La ruche del piccolo vestito azzurro svolazzava al fresco vento di fine estate, e la piccola Stella aggrappata alla tua gamba emetteva gridolini di gioia per l’ inaspettata uscita mattutina. Avevi deciso che era venuto il momento per te di tornare al lavoro, dopo un anno e mezzo trascorso in casa ad accudire la tua bimba e a digerire la sua disabilità, un anno e mezzo passato ad osservare quel batuffolo che nessuno mai avrebbe detto malata. Riccioli biondi ad incorniciare un visino sveglio, occhi azzurri e luminosi già pieni di perché. Un'unica cosa tradiva quella perfezione: la lentezza e la difficoltà nel compiere anche il più semplice dei movimenti.

Tornare al lavoro avrebbe significato dover lasciare la piccola in un asilo per molte ore ed era palese che nessuna scuola materna, comunale o statale, avrebbe accolto Stella oltre le sedici e tu col tuo pazzo orario di lavoro dovevi poter contare su ben altro. E quella mattina l’ avreste dedicata alla ricerca del posto perfetto. C... (continua)


Marina Lolli 27/01/2017 - 15:49
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Storia di omosessualità


Questa mattina la signora Rosa si era svegliata presto, dopo aver sbrigato alcune faccende domestiche, mise la caffettiera sul fuoco e preparò una ricca colazione. Prese il vassoio dal cassetto e appoggiò le due tazzine di caffè e i pancarré con marmellata e nutella; dritta di corsa si avviò in camera del figlio Alessio. Apre la porta e alla vista della scena, le cadde il vassoio dalle mani, il rumore della caduta produsse un gran baccano e svegliò il marito Pietro di soprassalto. L’uomo accorse nella stanza da dove proveniva quell’assordante rumore, facendo attenzione a non mettere i piedi sui cocci delle tazzine. Poi chiese alla moglie, cosa fosse accaduto? Rosa lo prese sotto il braccio e uscirono dalla camera del figlio; gli raccontò la scena, che appena aveva assistito. Pietro, nostro figlio e Dario si stavano baciando, riferì la donna al marito! Ma no! Piantala dice lui: “lo sai che si vogliono bene, come fratelli e che sarà mai un bacetto! ... (continua)

Savino Spina 20/09/2016 - 22:22
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Opera non ancora approvata!

01/01/1970 - 01:00
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Storie


C'è stato un tempo in cui mi affascinavano porti e stazioni ferroviarie. Luoghi di passaggio che raccontano tante storie, dove gli odori e l'alternarsi delle stagioni assumono connotati sempre nuovi. Al contrario rigettavo aeroporti e centri commerciali: i primi perchè a volte trasmettevano addii troppo marcati, i secondi per il loro aspetto di finte cattedrali del capitalismo e del consumismo.

La stazione di Roma Termini è il luogo per eccellenza dove la vita passa e si dissolve: una città nella città, un imbuto, un detonatore, la tranquilla sala d'attesa dell'umanità in calore. Potresti passare una vita intera in un luogo così e scoprire, alla fine, che la vita non ha senso: tutto cambia per restare immobile, immutato. Quante storie! La bellezza di scegliere una pizza al taglio scelta con maniacale cura, la possibilità d'incrociare la bellissima imperatrice di uno stato africano o la diva che cerca nel treno una meravigliosa evasione.

Ricordo i coloratissimi vestiti di una donn... (continua)


Vincent Corbo 23/03/2017 - 07:58
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Opera non ancora approvata!

01/01/1970 - 01:00
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Stupidi


Tanti stupidi affascinati da fiocchi dorati, abbagliati dall'apparenza, si spellano le mani per applaudire consueti luoghi comuni. Troppi stupidi calcano desuete orme:non vedono, non ascoltano, non comprendono, mortificano e calpestano. Quanti stupidi distorcendo la realtà, vivono stupidamente:convinti che siano tutti stupidi, perché hanno perso la capacità di discernere. Intanto che il mondo si popola di stupidi, che fanno scelte stupide, sono diventata stupida anche io:per convenienza, per stanchezza o forse per rassegnazione. Ma poi, vedo le nuvole diradarsi e riesco ad aprirmi un varco fra le siepi. Un viottolo mi conduce in una campagna dove mi attende una vendemmia:pigio l'uva per farne un vinello dolce. Mi assopisco e tutto mi pare più leggero, ma solo per un po'... Nulla muta al mio risveglio: rassegnata mi lascio plasmare come duttile argilla. Riesco ad entrare nelle formine, nelle bottiglie, nelle scatole vuote. Divenuta fragile materia, frano sotto i piedi di chiunque lo vog... (continua)

Giovanna Balsamo 03/09/2016 - 12:43
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Su Charlie Chaplin


Perchè parlare di Charlie Chaplin? Perchè,trovare un attore che ha fatto la storia del cinema americano ed europeo a inizio '900 è qualcosa di straordinario.
La sua voglia di essere libero andare olltre a quel confine determinato da giochi contrattualistici lo rendono a mio parere unico;creandosi un suo "look",improvvisare le scene nei suoi primi cortometraggi.
Ma sopprattutto,la sua grande umanità verso le persone che fa piangere ma nello stesso tempo anche sorridere.
La mia riflessione sul non accettare l'audio nei suoi e nei film:il cinema è la settima arte e perchè metterci l'audio?per intendere e quindi usare la mente l'essere umano ha bisogno di silenzio,avere la libertà anche per trarne pensieri.
Nelle sue frasi che ci ha lasciato è la seguente:Ti criticheranno sempre, parleranno male di te e sarà difficile che incontri qualcuno al quale tu possa piacere cosi come sei! Quindi vivi, fai quello che ti dice il cuore, la vita è come un opera di teatro, che non ha prove... (continua)

emanuele zaghini 24/04/2018 - 08:57
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Opera non ancora approvata!

01/01/1970 - 01:00
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Subpalchetto


E stringilo forte il mondo tra le tue mani perché poi quel che resta è:
Fusione, da solido a liquido, le nostre carni diventano flusso di coscienza.
Ma anche,
Liquefazione, da aeriforme a liquido, quando la nostra essenza torna a desiderare un corpo.
Quella clessidra non è mai la stessa eppure fa un movimento ciclico, tic toc, toc tic ta ta bum, ed esplode il tempo ma,
L’ultimo momento,
sono io che torno a casa, quando il sole tramonta e tutto diventa uno stagno, che quasi la scrittura assorbe questo finto moto fluido e sparisce la punteggiatura prima dolcementesifanno sempre menofrequenti i distacchitraleparole perché tuttodiventaunlungofiumechescorredafermo.
I punti, le virgole, sono solo limiti che il mondo si è imposto.
La pittura si crede invece libera ma incespica nello spazio di feti di muri partoriti da cervelli umani distratti
dispersi
astratti
persi.
chiedono aiuto nel deserto, ma sono solo sotto ad un palco pieno di luci che regalano ombre,
E poi il cantante si... (continua)

Bruno Gais 26/06/2018 - 10:32
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