RACCONTI

     
 

In questa sezione potete consultare tutte le poesie pubblicate per argomento. In ogni caso se preferite è possibile visualizzare la lista delle poesie anche secondo scelte diverse, come per ordine di mese, per argomento , per autore o per gradimento.

Buona lettura

 
     



Lista Racconti

     
 

Tutta colpa degli occhi


Ed alla fine è sempre con loro che tutto inizia e termina.
Il primo sguardo, quello che ti fa innamorare, che ti fa sentire attratto da una persona

I successivi, nei quali guardi gli occhi altrui e hai l'illusione di sapere cosa ti stanno dicendo
credendo di poter vedere nel loro animo

Gli sguardi, quelli che fanno arrabbiare, dai quali scaturiscono liti furiose, quelli che leggono messaggi, guardano foto e che spesso poi fraintendono

sguardi che vivono momenti che verranno ricordati nel tempo, scene uniche, oppure devastanti, che le memorizzano e dalle quali non ti libererai mai, perché nulla è più indelebile dei ricordi

Passano o si affievoliscono le sensazioni, sfumano i sentimenti,  ma i ricordi no, un ricordo è per sempre, sia esso dolce o tremendo fardello

Ed io ho imparato a non fidarmi più del mio sguardo, soprattutto di quello altrui, perchè gli occhi vedono solo ciò che vogliono vedere, e trasmettono ciò che vuoi che l'altro percepisca


Ed è tutta maledet... (continua)


Daniel Bertuolo 03/09/2015 - 10:45
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Tutti in gabbia


Stasera sono triste.
Mi succede spesso quando rifletto molto, e in questi momenti mi chiedo se sia stata una buona idea disfarmi del mio Velo di Maya, ma forse era inevitabile.
Oggi, tra un'ansia e l'altra, ho capito che siamo tutti in gabbia, ciascuno nella propria.
Chissà chi ci ha messo qui dentro. Dio? O forse noi stessi?
Le gabbie non sono isolate dall'esterno, in quanto sprovviste di pareti.
Sono semplici gabbie che ci rinchiudono tra sbarre più o meno arrugginite.
Possiamo scorgere l'uno lo sguardo dell'altro e possiamo anche toccarci, se vogliamo.
Ma ogni gabbia è gelosa di ciò che custodisce.

Siamo tutti in gabbia.
E uscirne ci rende alieni.
Ma la mia gabbia è quella sbagliata.... (continua)


M A. 07/02/2017 - 20:32
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Tutto è bene…


<Oggi ha voglia di parlarmi dei suoi figli?>

«C’è poco da dire… stanno crescendo.
I miei ragazzi tra non molto non avranno più bisogno di me»

<Anche questa volta ci sarebbe, invece, parecchio di cui parlare… I suoi figli non smetteranno mai di aver bisogno di lei.
Di un padre che ritrovi la voglia di guardare ancora il cielo>

«Vede, non ho niente a parte loro.
Che hanno lasciato le vecchie fotografie, ora sono indipendenti»

<Ma restano i suoi figli. Ne ha parlato con loro? Di questo suo disagio>

«Lei fa troppe domande…»

<Non ce ne sarebbe bisogno, se lei si aprisse con me>

«Un padre dovrebbe apparire forte, sicuro ai loro occhi»

<E’ certo che non la vedano, nonostante tutto, ancora così?
Non faccia l’errore di sottovalutare la loro capacità di comprendere.
Abbiamo finito per oggi, mi lasci il cappello…>

«Magari la prossima volta.
Credo di sapere cosa fare…»

Giorno 15 Settembre, seduta N. 3, paziente: Uomo col c... (continua)


Mirko D. Mastro 16/09/2023 - 08:02
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Tutto ha un prezzo.


In un porto così detto civilizzato c'erano dei pescatori che tiravano su con un paranco l'orca marina.
Dal suo ventre erano evidenti i colpi dei suoi piccoli.
Era incinta.
Tante erano le persone che assistevano curiose, soddisfatti di ciò che vedevano, a nessuno importava ciò che l'orca provava.
Guardavo i loro volti soddisfatti, di fronte a tanta atrocità.
L'avidità umana non ha confini, l'uomo sta distruggendo tutto ciò che lo circonda, non importa chi è a farne le spese.
Tutto ha un prezzo.
Non tiene conto di cosa prova ogni singolo animale, costretto a vivere come noi vogliamo.
Abbiamo tolto loro ogni forma di libertà, anche quando devono riprodursi, che vergogna!
È accertato che delfini, orche marine e balene provano sentimenti come gli esseri umani, quindi non meravigliamoci se vediamo scene cosi strazianti, quando da un orca marina vediamo uscire lacrime di dolore, di tristezza.
Non avevo mai visto piangere un'orca, il suo lamento è simile a quello di un essere ... (continua)

donato mineccia 19/06/2013 - 19:25
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Tutto in quarantena, ma non il cuore!


E’ un tempo strano il nostro, ora che il protagonista è questo mostro invisibile… un tempo in sospeso, emblematico, incerto. Ma anche per la natura stessa, in simbiosi alla nostra presenza, al nostro stupore, alla nostra ammirazione, e a quell’impulso infrenabile di immortalare ogni suo aspetto… sono certa che anche lei, la natura, soffre con noi queste distanze. E forse, per la prima volta, ogni cosa torna al suo posto, e ognuno acquisisce la giusta importanza… cose che abbiamo perduto col benessere che ci ha catalogati e omologati, prima ancora di renderci conto di dove ci trovassimo. Io ho sempre vissuto molto lentamente i miei tempi, non è questo a spaventarmi, piuttosto, mi spaventa l’incontro con l’altro, ora che abbiamo gli stessi tempi, e di cui io non sono abituata… non parlo di fisicità, ma di comunicazione, che spesso non si sa cosa dirsi. Ci sono emozioni e sensazioni che non hanno parole specifiche per essere descritte, nemmeno i vocabolari più dettagliati ne hanno cenno… ... (continua)

Rossana Lucia Boi 02/06/2020 - 02:02
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Tutto in un momento


Quando sarò felice e smetterò di sospirare
Non nasconderò il mio viso
Quando sarò grande e non saprò più piangere
Ti avvolgerò con i miei pensieri.
Quando il me di dentro prenderà il volo
Sarai lì con le mani protese
Non farmi scappare amore mio
Nascondimi le chiavi e legami al letto
Solo per un giorno e poi saremmo liberi
Liberi di vivere senza saper più piangere.

Il silenzio scorreva piano, disturbato soltanto dal ronzio del ventilatore che spingeva nella stanza l'aria fresca della notte.
I miei occhi socchiusi si sforzavano di non fissare il soffitto e di rincorrere i bagliori di luce che provenivano dalla strada sotto casa. La mente ormai stanca attendeva
come ogni mattina una sveglia che non aveva bisogno di fare il suo lavoro, era soltanto una compagna che aspettava nel silenzio della notte e veniva privata dell'unica cosa che doveva fare:svegliarmi.
Sapevo che di lì a poco mi sarei dovuto alzare ed era proprio in quel momento che il cervello sembrava arrendersi... (continua)


Cristiano Pili 30/08/2019 - 22:54
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Tutto passa


Quando la disperazione si impadronisce di te e l’unica cosa che vorresti fare è buttarti sul letto e piangere te ne accorgi. Perché tu piangi, sei distrutto, non vuoi più vivere ma il mondo continua ad andare avanti.
Il tuo amico che non sentivi da secoli ti scrive, ignaro di ciò che stai passando. Il tuo peggior nemico cerca nuovamente di ostacolarti e tu sei troppo distrutto per vederla come una cosa importante.
Ti sembra quasi che il mondo non ti rispetti, vorresti solo che tutto si fermasse per poterti piangere addosso fino alla fine, ma niente si ferma. Tutto e tutti vanno avanti e tu con loro, perché se il mondo non si ferma vuol dire che anche tu vai avanti e all’inizio ti fai anche schifo da solo, ti chiedi come sia possibile che tu lo stia facendo ma d’altronde indietro non si può tornare e fermarsi nemmeno.Il mondo ti trascina e la cosa migliore è reagire e lasciarti trainare per ricominciare.... (continua)

Christina Leonida 12/10/2017 - 22:22
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Tutto tempo perso


Tanti i mendicanti della notte prigionieri dell’illusione che non sia tutto tempo perso affannarsi a cercare tra i diversi volti riflessi, quell’unica intensità che possa racchiudere due respiri e a scrutare con gli occhi della mente ogni espressione, ogni piega, ogni ombra che possa rilasciare percezioni inaspettate.
Una chimera pensare che ogni azione segua il filo della ragione, anche quando attorno c’è una tempesta di sabbia.
Sotto un cielo diverso, quando l’alba illumina gli specchi e dirada la nebbia, tutto il tempo perso rivive senza emozioni, divenendo muto.
Non ci sono domande da fare, né risposte da dare, perché all’improvviso ritorna quel passato che è già futuro.
In poche ore si trovano mischiati tra la folla con la mente che scivola silenziosa dove più nulla c’è da scoprire, dove tutte le porte sono chiuse e dove le rose sono sfiorite da tempo.
Ma ritornando la notte, ecco che gli stessi mendicanti si affacciano sulla scena a seguire il fruscio di pensieri unici e mis... (continua)

Emma Tanzi 15/06/2016 - 05:18
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Opera non ancora approvata!

01/01/1970 - 01:00
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Ultima volta al civico… non lo ricordo


Dove la E80 smette di chiamarsi autostrada Azzurra, al civico… cancellato dal tempo, non ricordo, in una riserva forestale fa il volontario Mimmo, un uomo come ce ne sono tanti almeno nell’aspetto.
Oggi siede a un tavolo di fortuna tra la fioritura dei gerani con l’intenzione di scrivere una lettera al responsabile del parco…

Credo sia doveroso, come in ogni situazione o rapporto, a un certo punto tirare le somme: inizialmente Vito, quando mi chiedesti di occuparmi della riserva, volevo solo fare bene e alleggerire Benedetta di parte del lavoro. E devo dirti che mi sono divertito; si sono instaurati bei legami e importanti con la stessa Benedetta e con te. Sono stato insomma davvero bene.
Poi è arrivata la notizia della tua intenzione di lasciare l’incarico, e la tranquillità del parco ha vacillato ripetutamente sotto i colpi di eventuali successori da destra e manca.
Nonostante questa situazione ho creduto di poter risollevare le sorti della riserva: Benedetta ha dato la sua d... (continua)


Mirko D. Mastro 11/10/2021 - 21:39
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