RACCONTI

     
 

In questa sezione potete consultare tutti i racconti pubblicati da ogni singolo autore. In ogni caso se preferite è possibile visualizzare la lista dei racconti anche secondo scelte diverse, come per ordine di mese, per argomento , per autore o per gradimento.

Buona lettura

 
     



Autore

     
 



Thought, Through, Although

Il terrore delle superiori, l'ostico inglese che non ne ha mai voluto di entrarmi in mente e lei che ne faceva uno spettacolo.
Pensato, attraverso e sebbene da scrivere correttamente alla lavagna.
Il solito Parliament, la regina e le amenità dei libri che mi avevano tormentato per tre anni delle medie e che stavano per concludersi dopo cinque anni di superiori, così almeno credevo, prima di scoprire che c'era anche un esame universitario di lingua.

Unico raggio di sole della faticosa esperienza le parole che la Neda volle elargirmi l'ultima lezione dell'anno 1981, poco prima dell'esame di maturità:
“Non ti preoccupare che si vive bene anche senza saperlo, l'inglese.”... (continua)


Glauco Ballantini 09/06/2020 - 07:43
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Muretti

I due lunghi muretti della socialità erano nati per dividere la parte condominiale dalla parte pubblica del selciato antistante la casa dei nonni, tra di loro un passaggio che consentiva di accedere all'immobile ed ai piccoli appezzamenti retrostanti.

Erano una sorta di lunghe panchine in cemento senza schienale sopra le quali ci si incontrava durante il giorno, una sorta di allargato soggiorno condominiale dove si ricevevano anche gli ospiti. Se qualcuno ti veniva a trovare ed eri là non era necessario entrare in casa, lo si faceva accomodare sul muretto e si univa nell'agorà.
Erano utilissimi per il gioco, larghi spazi dove piazzare sassi, tappini e quanto di utile alla bisogna ma non erano buoni per essere “sporcati” con i mattoni, per quello c'era il marciapiede “scalato” di lato alla casa che sembrava fatto apposta, diviso in quadrerttini molto recettivi al colore rosso dei mattoni.
Su quei muretti Emilio, sul suo Surace, proponeva indovinelli e sciarade, con sua moglie che ... (continua)


Glauco Ballantini 23/02/2017 - 18:20
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Rosa in russo

Stavo quasi per terminare il mio consueto giro della Fortezza Nuova prima di entrare al lavoro quando, accanto ad un cassonetto, ho visto un libro.
Un romanzo rosa scritto in cirillico al quale mancavano una metà abbondante delle pagine. Accanto ad esso una serie di libri scolastici seminuovi, di quelli che non si sono mai aperti, ma quel libro no.
Era vissuto, consunto, passato chissà per quante mani prima di arrivare colà dove il tanto affaticar lo volse.
Chi lo ha buttato, dopo averlo letto, era solo l'ultimo lettore che poteva goderne.
La sua vita era passata attraverso le mani delle badanti russe di russe che si ritrovano il pomeriggio sul viale degli Avvalorati per parlare tra loro nella loro lingua e riconoscersi; lui era il promemoria per ricordarsi chi erano e da dove venivano in terra straniera.
Il libro della memoria.
“La mia gente rivedrò, quel che dico capirò...”... (continua)

Glauco Ballantini 11/07/2018 - 12:24
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La Historia Oficial- 2 di 3

Le reticenze

Le domande delle motivazioni del Foschi diventarono subito pressanti e dovevano essere risolte. I fili pendenti dovevano annodarsi per cucire una storia che avesse un senso.
Come aveva fatto il Foschi a maturare quell'insano gesto che gli avrebbe tolto la vita lui che si era premurato soprattutto di non farsi coinvolgere negli eventi, di scansare da sé i pericoli, protetto dalla famiglia? Perchè questo repentino dietrofront non confortato da fatti credibili se non fare ricorso ad una folgorazione sulla via di Damasco?
Un altro particolare uscito fuori erano le ferite alla testa che sembra ci fossero sul Foschi e che erano state attribuite ad uno spregio fatto dai tedeschi post mortem e niente più, ma non è che si fosse stati ad indagare più di tanto, di morti ce ne erano stati abbastanza da sorvolare su uno in più o in meno e poi la versione subito dopo la guerra andava bene a tutti, non c'era alcuna voglia di scavare oltre così anche dopo, nonostante la frazione cont... (continua)


Glauco Ballantini 07/09/2020 - 07:33
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Ringo

Saliva le scalette con fare trionfante, il suo momento era prossimo a venire e sarebbe stato di gloria!

I lunghi pomeriggi ai bagni Fiume dovevano essere pur passati, in attesa che arrivasse il momento di fare il bagno.
“Dopo tre ore!” Era l’imperativo rigido,
“Sennò ti prendi una congestione e affoghi.”
Ecco, il piacere di restare a pranzo al mare comportava il sacrificio di quel tempo senza fare il bagno. Come occuparlo?
E’ vero che c’erano le gabbionate del torneo dello stabilimento balneare che si potevano vedere; era il calcio giocato dentro un vero gabbione, sull’asfalto, dove la palla non usciva mai e il gioco non si fermava se non per qualche fallo.
Uno sport eroico, che durava mezz’ora, sotto il sole delle prime ore dei pomeriggi di luglio, con l’accanimento forsennato dei protagonisti riarsi dal sole e sudati fradici.
Dopo un paio di partite però, pur all’ombra delle cabine che circondavano il gabbione, scattava l’ora dell’altro spettacolo.
I tuffi.

Due erano i ... (continua)


Glauco Ballantini 17/03/2022 - 13:03
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