RACCONTI

     
 

In questa sezione potete consultare tutti i racconti pubblicati da ogni singolo autore. In ogni caso se preferite è possibile visualizzare la lista dei racconti anche secondo scelte diverse, come per ordine di mese, per argomento , per autore o per gradimento.

Buona lettura

 
     



Autore

     
 



L'ultimo Contrappello

Dopo undici mesi terminavo l'esperienza militare, mi ero portato un bagaglio leggero da casa perchè la settimana era corta, un paio di giorni poi l'ultimo, oggi.
Un più che decente marzo piacentino cominciato con l'alzabandiera con l'onore di comandare il plotoncino di una settantina di soldati.
Come caserma la “Cantore” lasciava molto a desiderare, era una sorta di accozzaglia di soldati che ricordava quelli di “Mediterraneo”: c'erano fanti, la maggiornaza, qualche paracadutista incappato in problemi di fumo o perchè scoppiato alla distanza, il bersagliere Silva ed uno proveniente dalla aviazione leggera, comandati da un tenente che sembrava uscito da un filmetto di Banfi, con tutte le decorazioni che poteva mettersi addosso. Un guerriero italico.
Visti tutti insieme eravamo variopinti: baschi neri, amaranto dei parà, fez del bersagliere e il basco azzurro dell'aviere leggero.
L'aviere leggero, come il Torre, era un raccomandato di Salsomaggiore ma aveva una golf cabliolet rossa... (continua)

Glauco Ballantini 17/05/2017 - 11:36
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Veronica

“Trenta – quaranta” Disse l'arbitro con voce estentorea sottolineando il fatto che poteva essere l'ultimo punto da giocare.
“Adriano... Adriano...” si era messo a gridare il catino intorno al campo in terra rossa per dare maggiore forza al servizio ed incitarlo alla resistenza.
Adriano sudava e si apprestava a servire con sofferenza. Non era più il suo mestiere, il tennis, non aveva l'atletismo dei tempi migliori. Durante le partite si trovava subito appiccicosamente sudato, con poche energie nelle gambe e quella terra rossa, che un tempo gli era alleata, ora gli si attaccava addosso rendendolo ancora più pesante.
Il servizio! Gli rimaneva quello di un certo pregio. Bello, elegante, dritto. Si appoggiava a lui per rimanere in partita. Solitamente seguiva la prima palla cercando di accorciare subito lo scambio perchè dopo due o tre colpi le gambe lo lasciavano al suo destino.
“Adriano... Adriano...”
Si preparava palleggiando qualche volta in più per mettere pressione all'avversario... (continua)

Glauco Ballantini 29/06/2017 - 17:02
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Millenovecentosedici

Il Tenente Ferol era stanco di dover portare i suoi soldati sotto il fuoco nemico alla conquista delle posizioni tedesche.
Parlando con un altro ufficiale del suo reggimento considera che l'azione sarà inutile in quanto la posizione che avrebbero dovuto conquistare non darà alcun risultato pratico perchè non poteva essere armata con l'artiglieria.
I tedeschi, dal canto loro, avrebbero anch'essi resistito fino all'ultimo uomo per difendere la posizione dominante acquisita e ci sarebbe stata una inutile strage di soldati.
L'interlocutore, chiese allora del perchè, anche i generali tedeschi, ritenessero la posizione così strategica da sacrificare anche loro tanti soldati per la vana conquista.
Ferol rispose: “Hanno studiato sugli stessi libri.”... (continua)

Glauco Ballantini 16/06/2020 - 07:53
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Jambo

Smilzo, magro, anzi magrissimi sia lui che la moglie, e allora come si spiega quello strano fenomeno?
I due cinesi gestiscono un ristorante sulla via della Madonna, accanto al Doner-kebab e tutto il giorno vivono lì tra gli involtini primavera, il riso, il bar e la pizzeria di fronte, che hanno rilevato e dato in gestione, con diversi dipendenti di ogni razza e colore in un naturale melting pot che anticipa il futuro.
Il fenomeno che non si spiega sono i due figli della coppia.
I loro occhi sono fessura e il viso tirato a brutto.
Enormi. A dieci anni hanno già raggiunto il peso dei loro genitori, sempre con qualcosa in mano da mangiare.
Non c'è genetica che tenga, l'atavica magrezza genitoriale è stata sconfitta a vantaggio della opulenza e del cibo consumato ad ogni ora davanti alla enorme TV del ristorante.
Darwin risale ormai in disordine, incalzato da Lamark, le valli che aveva disceso con la tracotante superbia della sua teoria.
“L'uomo è quel che mangia!”
Ed anche Ka... (continua)

Glauco Ballantini 28/08/2017 - 13:18
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Psicologia

Andando a Montenero per la solita gita sulla funicolare Alberto quando aveva, credo, tre anni e non sapeva leggere che una lettera alla volta imparata su quelle tastierine alfabetiche con le cose, gli animali e le persone, mi fece tornare in mente una cosa studiata all'Università
Passando velocemente con la macchina mi disse che sul cartello appena sfilato c'era scritto MONTENERO.
La velocità della percorrenza non rendeva possibile neanche una lettura agevole.
“Come hai fatto a leggere? Chi te lo ha detto?” Gli chiesi.
“Ho visto la M, la N e la T e visto che andiamo a Montenero credo ci sia scritto così.”
E' la Gestalt, bellezza!... (continua)

Glauco Ballantini 12/01/2022 - 12:28
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