RACCONTI |
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In questa sezione potete consultare tutti i racconti pubblicati da ogni singolo autore. In ogni caso se preferite è possibile visualizzare la lista dei racconti anche secondo scelte diverse, come per ordine di mese, per argomento , per autore o per gradimento. |
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Autore |
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Max Stirner Lo inaugurai il primo maggio, rosso e proletario, il mio bel circolo autogestito dagli anarchici per dimostrare che non si trattava solo di utopie spendibili sulla carta ma di realizzazioni fattivamente realizzabili.
Misi delle quote per l'affitto e in evidenza i prezzi delle consumazioni del bar così che ognuno potesse servirsi dietro il bancone e lasciare il prezzo pattuito nella cassa. Per essere preciso mi fornii anche di una macchinetta cambia soldi così da rendere facile il compito a tutti. I primi tempi furono positivi, a fine giornata tutto tornava, poi sempre più soldi mancarono all'appello fino alla decisione di finire l'esperienza di autogestione. “Viva l'anarchia abbasso gli anarchici.”... (continua) Glauco Ballantini 25/05/2020 - 12:06 commenti 5 - Numero letture:1231
Tattiche di guerra L'estate del '42 vedeva davanti al Don le truppe italiane e sovietiche mentre lui, con la sua famiglia, si aggirava incurante nella notte calda tra le sterpaglie che costeggiavano il grande fiume.
I turni di guardia dei soldati italiani consistevano nel controllo dei sentieri che permettevano di accedere all'accampamento nel timore che qualche azione russa potesse essere fatta di sorpresa. Lui, con il suo gruppetto familiare, incappò nella trappola tesa. Non ri... (continua) Glauco Ballantini 29/06/2020 - 08:00 commenti 3 - Numero letture:1072
Ermellina P. Scappata dalla lucchesia cattolica e conservatrice arrivò nella Livorno atea e comunista dei primi anni settanta ad insegnare italiano nelle modernissime scuole medie Mazzini da poco costruite, con i deflettori al posto delle tende, la palestra seminterrata e l’ampio cortile avvolgente dove fare ginnastica nei primaverili giorni soleggiati.
Nelle terze classi, grazie al preside, introdusse la lettura del quotidiano un giorno alla settimana ed iniziò a parlare di argomenti sociali negli anni che annunciavano quelli “di piombo”. Una scuola nuova nelle strutture doveva esserlo anche nei suoi contenuti. L’italiano era solo un pretesto per farci ragionare con la nostra testa. “…perché Pascoli ha scritto anche brutte poesie!” Grazie Professoressa!... (continua) Glauco Ballantini 22/09/2021 - 09:24 commenti 4 - Numero letture:814
Appello! Per tre anni di scuole medie l’appello era una litania, un laico rosario con il quale cominciava la mattinata.
Durante i tre anni il solito elenco e nessuna bocciatura o ingresso di nuovi alunni. Allora eccoli di nuovo in rigido ordine alfabetico, per non dimenticare nessuno. Io ero prima dei fratelli, dopo le lunghe leve del Bechi. Abbati - Il compagno di banco di due anni su tre. Andavo a casa sua per la lezione, ma anche nel suo cortile a giocare a pallone. Per porte due saracinesche all’inizio della strada condominiale che nessuno rivendicava, l’ideale le tirarci le pallonate. E poi ai pratini della stazione con le porte costituite da giacchetti, o se meglio capitava, da un tronco di un albero… o entrambi. Un palo un albero, l’altro il giacchetto. Una volta mi tagliai un ginocchio su quei pratini grazie ad un fondo di bottiglia rotto nascosto tra l’erba. Suo padre mi portò al pronto soccorso prima di riaccompagnarmi a casa. Acori - Abitava vicino a me ma non nella stessa... (continua) Glauco Ballantini 19/08/2020 - 11:48 commenti 3 - Numero letture:960
Queequeg il sub Sbattuto sugli scogli dalla vita è tornato su di essi per guadagnarsi il pane.
Ospite delle patrie galere, uscito di prigione, ha deciso di tirare avanti pescando, con un vecchio fucile arrugginito nello specchio d'acqua antistante lo “Scoglio della Regina”, nome altisonante di una struttura ottocentesca restaurata in stile razionalista. Un vecchio fucile da pesca “Cressi”, una fiocina ed un coltello le sue armi per sopravvivere cacciando polpi, gronghi e piccole prede da vendere a qualche ristorante voglioso di offrire pesce freschissimo alla clientela. La faccia riarsa dal sole e dal sale, nella sua muta lacera, è un capitano Acab orfano del Pequod, arenatosi come lui in acque troppo basse.... (continua) Glauco Ballantini 27/08/2020 - 09:36 commenti 3 - Numero letture:1101
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