RACCONTI |
In questa sezione potete consultare tutti i racconti pubblicati da ogni singolo autore. In ogni caso se preferite è possibile visualizzare la lista dei racconti anche secondo scelte diverse, come per ordine di mese, per argomento , per autore o per gradimento. |
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Autore |
L'arrivo “Piacenza, stazione di Piacenza.”
La prima volta che sentì questa frase era la fine di maggio dell’ottantanove, dopo un interminabile viaggio durato otto ore sulla tradotta militare. Neanche mio nonno, ai tempi della guerra, doveva aver fatto un viaggio così lento ma cavolo! Stavamo entrando negli anni novanta, erano passati cinquanta anni! Destinazione Piacenza, appunto. E dov’è? Quando me lo comunicarono, al CAR, ne avevo solo un’idea vaga. La cosa buona fu che seppi che andavo a un distretto, anzi al “Consiglio di leva” l’organo che era preposto alla selezione dell’idoneità dei diciottenni nelle province di Parma, Piacenza e Reggio. Le truppe ducali. Dell’intero treno eravamo in quattro ad andare al distretto, il resto era destinato al “Genio Pontieri”, una caserma operativa. Una massa di soldati, appesantiti da zaino militare e valigia per gli abiti civili, inquadrati a gruppi dai caporali del “Genio” e sistemati sui camion. “Non siete con noi!” ci dicevano i caporali, ver... (continua) ![]() ![]() ![]()
L'ultimo Natale Le scale, una porta e un corridoio come tanti, con l’acre odore ospedaliero; poi l'ingresso nella stanza.
C'erano tutti. Che differenza c’è tra una stanza piena e una vuota? Enorme. E la sua era colma, e poi noi continuavamo a parlare di cose varie, non solo di lei, era una riunione familiare. Per lei, l’osservazione dal suo letto, l’immagine della vita che sarebbe continuata. Non eravamo più all’ospedale, anche gli odori del Natale ce... (continua) ![]() ![]() ![]()
Gretchen All'edicola sul viale Carducci, all'epoca dei mini assegni, tra fumetti e figurine dell'album dei calciatori, potevi incontrare Margherita.
Aveva l'aria di una barbona che andava in giro accompagnata dal suo vecchio carrello per la spesa. Risparmiava novanta lire sulla spesa per potersi permettere, prima di congedarsi, di comprare “Il Corriere della Sera”.... (continua) ![]() ![]() ![]()
Livorno, 19.08.50 Ecco, eravamo arrivati alla fine, l'avevo accompagnata io per il suo ultimo viaggio.
Eravamo stati insieme per una decina di anni, tutti i momenti liberi li avevo condivisi con lei, piccolina ma ben fatta. E soprattutto tosta. Non le faceva paura niente. Le estati di quegli anni erano passate ancora meglio degli inverni: l'estate era la sua stagione, sempre al mare, scogli o rena. L'importante era andare da qualche parte. Poi, sempre più, “i piccoli malanni, sempre più numerosi più dolorosi col passar degli anni”, a minarne il fisico. Non mi rimase, dopo quell'ultimo momento, che una foto, insieme a degli amici, ed un breve filmato, dove si vedeva andare via e poi... solo il libretto di circolazione. La mia cinquecento.... (continua) ![]() ![]() ![]()
Sette sportivi Come gocce d'acqua, tutti somiglianti tra loro i membri della famiglia Spocchi. Capigliature nerissime, folte e ricciolute; piccoli di statura, anche per entrare nella minuscola casa del quartiere residenziale.
Si somigliano tutti i sette tranne l'uomo che a volte vedi passeggiare con qualcuno di loro, è proprio un corpo estraneo. Biondino, incline alla calvizie fin da giovane, ma sportivo e allenatore di altetica al campo scuola porta comunque bene i suoi annetti. La moglie riccioluta è anche lei sportiva, sempre con i leggins e a passo svelto per le strade intorno a casa sua. Portare fuori quattro volte al giorno i cinque barboncini neri non è un gioco da ragazzi!... (continua) ![]() ![]() ![]()
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