RACCONTI |
In questa sezione potete consultare tutti i racconti pubblicati da ogni singolo autore. In ogni caso se preferite è possibile visualizzare la lista dei racconti anche secondo scelte diverse, come per ordine di mese, per argomento , per autore o per gradimento. |
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Autore |
Il Gabbione a Livorno E’ uno sport unico.
Si gioca quattro contro quattro in un campo che è un vero gabbione; agli inizi era praticato sul mare e la rete lo recingeva per non fare andare il pallone in acqua. Non ci sono portieri perché nessuno para con le mani, le porte sono piccole e ci si alterna. Il divertimento è assicurato, la palla non esce mai e valgono sponde e rimbalzi su tutta la superficie retata, anche dietro la porta. Non ci sono altre regole che “non fare fallo” e “non prendere la palla con le mani”, si gioca per tutto il tempo concesso: una lunga sudata a perdifiato. Poi venne il “calcetto”. Centodieci Estivo... (continua) ![]() ![]() ![]()
Un risveglio Strappato dal sonno, forse per sbaglio, ma non un sonno tranquillo, cosa era stato?
Una vertigine come un’anestesia, le immagini che corrono rapide impedendo di renderne chiara l’appartenenza, poi colori e tutto che intorno gira con voci sospese, distorte, irriconoscibili pure sapendo a chi attribuirle. Ora però pian piano svanisce, ecco arrivare il nevischio che subito comincia a diradarsi. Gli occhi ancora non si aprono, non per mancanza di volontà ma contro di essa: pesantissime palpebre. Ancora per poco, però, la volontà ha lentamente la meglio, ma è difficile. La faccia rivolta di lato e la mano che tocca la superficie che vedo ma non sento, provo a muoverla ma nulla, ancora non risponde. ![]() ![]() ![]()
In mezzo al Sorpasso C'è un film che spesso, se mi capita, vedo volentieri, “Il Sorpasso”.
Sarà perchè è un film del mio anno di nascita, sarà perchè è girato, nel finale, dalle mie parti ma dentro a questo film ce ne è uno, nascosto. Nulla di segreto, ma è evidente che ad un certo punto, nel viaggio di Bruno e Roberto, c'è una deviazione. Brevemente il film tratta di un incontro casuale, nella mattina di ferragosto, tra due persone che per casi diversi si trovano in città. Ne nasce un viaggio lungo l'Aurelia che si concluderà tragicamente con un incidente nel quale Roberto perderà la vita. Nel mezzo del cammino i due fanno una deviazione verso il paese dei parenti del giovane Roberto. Lì comincia il film a parte... L'arrivo alla fattoria è l'inizio per Roberto della rilettura della sua infanzia con gli occhi disincantati di Bruno che gliela riduce in brandelli. ![]() ![]() ![]()
Ferdinandea C'era una volta un'isola, una piccola isola che nessuno vedeva.
Era molto timida ed era rimasta sotto il mare. Non era proprio sprofondata negli abissi, ma giusto un po' sotto il pelo dell'acqua per non farsi vedere: una mezza dozzina di metri. Era in una posizione favorevole, riusciva a non essere vista, ma vedeva il cielo pochi metri sopra di lei e vedeva il passaggio del mondo che viveva tra la superficie e il suo suolo. ![]() ![]() ![]()
Jessica Rabbit L’Allegretti faceva onore al suo cognome, con la faccia cicciottella da bambina già molto sviluppata.
A volte credo mi prendesse un po’ in giro, altre volte era invece molto carina con me, come con un fratello più piccolo. Era la bionda della classe, e sembrava svampita. Il suo aspetto la classificava come la maggiorata, in più bionda con i capelli sotto le spalle e la zazzera alla Raffaella Carrà. Nell’immaginario doveva essere per forza scema, ma non lo era. Aveva due occhi grandi, di un celeste imbarazzante e due argomenti fuori misura per l’età, da futura mangiatrice di uomini. Non era colpa sua se chi l’aveva disegnata l’aveva fatta così.
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