RACCONTI |
In questa sezione potete consultare tutti i racconti pubblicati da ogni singolo autore. In ogni caso se preferite è possibile visualizzare la lista dei racconti anche secondo scelte diverse, come per ordine di mese, per argomento , per autore o per gradimento. |
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Autore |
Undici Chilometri 4. La preparazione del pane era uno spettacolo che andava in scena due o tre volte la settimana, al quale assistevamo con mio fratello come se si trattasse di un film. Solitamente quando arrivavamo – eravamo alloggiati in una casa di proprietà della stessa famiglia, poco distante dal centro della frazione – il forno era già in funzione, alimentato con le fascine di legno di castagno stoccate in prossimità, ed Enrico era in procinto di iniziare la fattura del pane, servendosi di una conca di legno nella quale mischiare farina, acqua e lievito. Da lì in poi era un lavoro di braccia per girare e rigirare la farina facendola divenire un tutt’uno con gli altri elementi, formando una massa omogenea che si adagiava sul fondo della conca.
La prima fase della preparazione finiva con la formazione delle picce di pane da un chilo, pesate sulla bilancia a basculla, messe sulla pala di legno e infornate dopo aver liberato il forno ormai caldo dai resti delle fascine, chiuso infine con il suo coperchi... (continua) ![]() ![]() ![]()
Gli spermatozoi A un certo punto dell’anno scolastico, ai miei tempi, c’erano le giornate a tema che facevamo in “tutte le scuole del regno”.
Lo stesso tema, sullo stesso argomento. L’INVALSI! Una delle giornate era quella del risparmio, introdotta un anno da una poesia ad hoc che, a un certo punto, diceva: Poiché il molto vien dal poco A parte l’idea di comprare tutto il mondo, che era comunque indicativo di un certo modo “appropriativo”, mancava l’idea di investire, eravamo nel 1970 quando ce la propinavano, e di rischiare. Del resto veniamo dagli spermatozoi, che molto non è.... (continua) ![]() ![]() ![]()
Lo Splendido C'era una volta un cigno, era chiamato "lo Splendido"; un po' perché era uno degli esemplari più belli, effettivamente, della zona e un po' per ironia perché poi, via, negli atteggiamenti e nei modi... se la tirava!
I cigni erano i volatili più belli e imponenti di quella zona del Necktar, il fiume che bagna la città di Tubinga, e lui, pertanto, sentendosi il più bello tra i cigni aveva facilmente fatto le somme! Il migliore dei migliori. Si sentiva il re indiscusso di quella parte di fiume, di tutto il tratto che tagliava in due l'amena cittadina. C'è un vantaggio, certo, a essere cigni, ma non bisogna approfittarne perché gli svantaggi sono in agguato. E il nemico era... un ponte. ![]() ![]() ![]()
Giancarlo, il biondo Le due porte erano lontane, la più vicina una quarantina di metri, l’altra anche di più, dipendeva da dove si giocava.
Non era sugli spalti, certo, ma non si poteva dire che fosse trai pali in campo, per quei quattro anni di riposo seduto sulla panchina, il buon Giancarlo. Poteva sperare solo in qualche evento imprevisto, perché il portiere titolare non mancava mai una partita. Gli concedevano qualche minuto nelle amichevoli estive e qualche partita di fine annata per la coppa, ma quando era in campo, c’erano solo le riserve, che giocavano comunque più di lui. Sono i casi della vita. Non era in sofferenza, ma certo giocare in campionato con quelli veri non gli sarebbe dispiaciuto. Vendeva anche giubbotti e stava preparandosi un’attività normale, per il dopo calcio, anche se era ancora giovane. Chi non è campione ha il tempo e il dovere di pensarci. Sapeva già, quel pomeriggio, che quello sarebbe stato il suo ultimo anno in squadra e non si aspettava che all’ultima partita suc... (continua) ![]() ![]() ![]()
Il Colonnello e il soldato Andrea Il tenente colonnello Nicola era proprio odioso, ne aveva le stimmate naturali.
Di origini pugliesi, trapiantato a nord, aveva la voce acuta e stridula che si attagliava al personaggio, legato a piccole formalità da contestare ai soldati e all’addetta alle pulizie della sua stanza. ![]() ![]() ![]()
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