Parole in libertà
RACCONTI |
In questa sezione potete consultare tutti i racconti pubblicati da ogni singolo autore. In ogni caso se preferite è possibile visualizzare la lista dei racconti anche secondo scelte diverse, come per ordine di mese, per argomento , per autore o per gradimento. |
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Autore |
Animali sociali Si dice che noi, essere umani, siamo animali sociali.
Farò qualche considerazione sulla nostra “animalità”, prima che della “socialità”. Ma si può dire animalità? Non aggiungerò nulla di nuovo, in effetti, anche perché non ho molto tempo a disposizione per elaborare un ragionamento davvero articolato (a questo ci hanno già pensato tutti gli altri; diciamo da Aristotele in poi). Animalità, dal vocabolario Treccani: “l’essenza costitutiva dell’animale. Complesso delle qualità proprie della vita animale, per lo più in contrapposizione alle qualità spirituali proprie dell’uomo”. Mi fa riflettere il concetto di contrapposizione, che emerge a base delle nostre convinzioni, che – secondo me - non tiene certamente in conto la sensibilità vera o presunta delle altre specie animali. Chi di noi sa con certezza cosa pensino gli altri animali? Ok, vabbè… forse questo è già troppo! Ahah In ogni caso, il dubbio è sempre ammissibile. Francesco Gentile 04/10/2017 - 12:59 commenti 11 - Numero letture:1309
La Vipera, e lo Spirito con la Scure Su quelle terre del Sannio, sullo spartiacque dell’appennino Campano-Molisano, l’estate era piuttosto breve, e già con i primi temporali d’agosto si poteva ben dire che l’estate fosse finita. Si diceva che le stagioni contassero su “dieci mesi di freddo e due di fresco”… e nei detti popolari c’è sempre qualcosa di vero. Tuttavia l’andamento di quella stagione sembrava smentire ogni statistica o convinzione.
Eravamo alla fine di agosto e non pioveva da mesi ormai. Qualche sporadico e debole temporale aveva solo aumentato la sensazione di disagio… e fiaccato la speranza. Avevo all’incirca undici o dodici anni ma dimostravo più della mia età. Era la metà degli anni settanta. Una ventina di pecore sbilenche, dopo la tosatura, mostravano ancor più la loro triste magrezza. Poi cerano le quattro mucche e i tre vitelli che non se la passavano meglio. Francesco Gentile 28/07/2016 - 11:01 commenti 12 - Numero letture:1313
Le ragioni di Adamo Con il passare del tempo ho sviluppato una certa avversione per le cose preordinate, a vantaggio di un senso per l’estetica che differisce molto dal sentimento comune.
Esempio ne è il mio giardino. Penso che l’erba vada rasata al massimo un paio di volte l’anno, senza portar via quella tagliata… perché questo impoverisce il terreno costringendo poi a elaborate contromisure per reintegrare le sostanze con concimi vari… dei quali non si conosce la provenienza. Cosicché il mio giardino presenta un aspetto, che la maggior parte delle persone definirebbe trascurato. Non Ho spazzato nemmeno le foglie… giacché per milioni di anni le piante le hanno posate per terra come una coperta… E mi chiedo ancora: Francesco Gentile 09/03/2016 - 13:51 commenti 14 - Numero letture:1746
Foglie Emozioni e Colori I colori delle foglie sembrano svanire nel vento freddo di questi giorni. Il Maestrale ha tormentato gli alberi per tutta la notte e stamane è comparsa persino la prima neve.
Mucchi di foglie giacciono negli angoli del cortile, come se lì avessero cercato l’ultimo rifugio prima dell’oblio. Questa scena di primo inverno, mi dice che le emozioni sono un po’ come le foglie. Emozioni e pensieri dovrebbero seguire le stagioni della vita e, senza dispiacersi, lasciarsi andare alle ore, ai giorni e agli eventi. Le foglie sono generose: Nutrono gli alberi dando sfoggio di grande bellezza, così come le emozioni alimentano l’anima facendoci sorridere. Con il passare del tempo mutano i colori, e il loro distacco rappresenta, se vogliamo, la continuazione del viaggio; ovvero una sorta di regalo che il ciclo della vita offre alla rinascita. Le emozioni che si manifestano liberamente, si trasferiscono dalla sfera personale a quella del mondo degli altri, come un dono, di cui beneficeranno... (continua) Francesco Gentile 22/11/2015 - 23:13 commenti 8 - Numero letture:1292
Nel bosco dell'infanzia La mia scuola elementare, non era una vera e propria scuola, bensì lo stanzone di un vecchio casolare semidiroccato nell’appennino sperduto del Sannio; sullo spartiacque dell’appennino Campano-Molisano. Un solo ambiente, dove l’insegnante teneva a bada una decina di bambini di tutte le classi, e della seconda eravamo solamente in due.
L’anziana maestra alloggiava nell’abitazione del contadino proprietario della scuola. Una sorta di missionaria… si direbbe oggi, ma, a ben vedere, era una donna frustrata che, evidentemente, aveva dovuto accettare quell’ingrato compito per portare la pagnotta a casa. Ad ogni modo, come alunno della seconda, spesso mi annoiavo per i compiti che mi affidava, e talvolta intervenivo improvvidamente sulle questioni che riguardavano quelli più grandi. La maestra non era contrariata, ma alcuni alunni sì… specialmente quei tre o quattro caproni della quarta e della quinta. Capitava, casomai azzeccassi qualche risposta ai quesiti che li riguardavano, che a... (continua) Francesco Gentile 11/02/2016 - 12:13 commenti 13 - Numero letture:1085
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