RACCONTI |
In questa sezione potete consultare tutti i racconti pubblicati da ogni singolo autore. In ogni caso se preferite è possibile visualizzare la lista dei racconti anche secondo scelte diverse, come per ordine di mese, per argomento , per autore o per gradimento. |
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Autore |
I panni sporchi si lavano in famiglia... Vi racconto una storia non del tutto educativa ed esemplare, ma si tratta di una storia vera, roba di tanti anni fa.
Dovete sapere che da ragazzino, mio cugino Valerio, aveva sempre dato l'impressione di essere una femminuccia, un po' perché portava i suoi capelli biondi molto lunghi,un po' per la sua esilità allarmante. Il primo ricordo cosciente che Valerio ebbe di suo padre, perché poi si spezza tutto fino al suo diciottesimo anno di età, è il pergolato di Lillà di una osteria di Monte Mario, la «Trattoria Fiore», uno di quei locali con i tavoli di marmo le tovaglie con i quadratini rossi, per intenderci, la figura di suo padre che parlava con tre o quattro amici. ![]() ![]() ![]()
16 Giugno 1944 - Quarta ed ultima Parte Il suo gemito lacerò l'aria, sollevò le braccia per buttarle al collo di Fred, ma lui si voltò.
Cristi era disorientata, avrebbe offerto la vita se soltanto gliel'avesse chiesta... ma lui la scacciava. Il suo cuore non riusciva a comprendere. Avrebbe voluto urlare, farsi del male e invece scivolò in ginocchio e pianse come non aveva mai fatto. Fred le voltava le spalle. Qualcosa di estremamente doloroso originò in lei una violenta vertigine. Una pena intollerabile le annebbiò la mente e per alcuni istanti volle credere che stesse sognando. Poi, scossa da singhiozzi di disperazion... (continua) ![]() ![]() ![]()
Un Natale in montagna Questa storia risale a moltissimi anni fa, quando avevo circa otto o dieci anni.
Ne è passata d'acqua sotto i ponti, eppure, quell’indimenticabile notte di Natale è ancora viva nei miei ricordi. Quell’anno l’inverno si era presentato con tutte le carte in regola, e quella sera faceva un tempo talmente brutto che a guardare la montagna c’era davvero da spaventarsi. ![]() ![]() ![]()
Ghost, un gatto tutto particolare di una famiglia speciale. Durante il Natale del 1976 conobbi Ghost, un gatto nero della razza Maine Coon, lui era il gatto della fattoria del mio amico Alan Gagnon, ed è inutile ricordarlo ma era il gatto più buono, invisibile ed anticonformista con cui abbia mai avuto a che fare nel periodo che trascorsi come ospite della famiglia Gagnon.
Loro hanno sempre avuto in casa un animale… in questi ultimi anni hanno quel girandolone di Mosè un Husky bellissimo. ![]() ![]() ![]()
16 Giugno 1944 - Prima Parte Quella mattina, a causa dell'insolito comportamento di Cristi, che sembrava fare ogni cosa con una esasperante flemma, uscirono di casa quando il sole aveva già fatto capolino sulla linea dell'orizzonte.
– Ehi pulcino, – Gridò Fred per l'ennesima volta dal giardino – vuoi finirla di trastullarti? Senza concedere risposta lei proseguì nel suo insolito tran tran, decidendo di uscire di casa e seguirlo, soltanto quando lo sentì sbuffare e borbottare alla sua maniera. – Cos'avevi da gingillarti? – Chiese lui sentendola trotterellare dietro di se e voltandosi a guardarla – Nulla! – Rispose lei arrestandosi – Dai cammina Da allora e per l'intera mattinata non si scambiarono una sola parola. Fred riprese a trascinare con il trattore le grosse radici estratte dal terreno il giorno precedente, mentre Cristi proseguì nella concimatura del campo sotto la collina. (Per la verità era già accaduto che il lavoro li separasse per l'intera giornata, ma mentre le altre volte lei trovava sempre... (continua) ![]() ![]() ![]()
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