RACCONTI |
In questa sezione potete consultare tutti i racconti pubblicati da ogni singolo autore. In ogni caso se preferite è possibile visualizzare la lista dei racconti anche secondo scelte diverse, come per ordine di mese, per argomento , per autore o per gradimento. |
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Autore |
Lo steccato Nell'aldilà il Paradiso e l'Inferno rappresentano due proprietà private e separate da una chilometrica staccionata, oltretutto con la presenza di migliaia di cartelli da una parte con su scritto "Adeguate recinzioni fanno buoni vicini," mentre gli incalcolabili "Attenti al Cerbero!" dall'altra.
Dio e Satana, nel Bene e nel Male sembrano andare d'accordo, inoltre, nessuna delle anime malvagie o pie ha mai provato a scavalcare lo steccato per curiosare oppure per cambiare aria, pertanto gli incidenti diplomatici risultano pari a zero. Succede poi che Satana, per il suo compleanno, una sera organizzi una super grigliata, invitando miliardi di dannati, tra cui l'innominabile cancelliere dai baffi a spazzolino che, nel pomeriggio, si era occupato di persona di preparare, assieme a dei crucchi con la svastica, una titanica torta di carne, per di più cotta in uno smisurato forno crematorio collocato sotto una tenebrosa montagna. Per il trasporto della tortona si sono avv... (continua) ![]() ![]() ![]()
La valigia All'aeroporto di Fiumicino, mentre procedevo a singhiozzo verso i controlli di sicurezza, una ragazza, annoiata da quel profluvio di persone, attaccò bottone con me.
Scoprii che l'attraente ma logorroica biondina era di origine svizzera e che doveva prendere un volo per Ginevra. Io, invece, le raccontai in breve della mia relazione a distanza e che ero diretto a Varsavia, dalla fidanzata. «Che bella valigia da avventuriero!» esclamò la ginevrina di punto in bianco, osservando la Samsonite che stavo strascinando, piena zeppa di adesivi di svariati luoghi. «Già!» le risposi sornione, indicando con il dito indice. «Hotel Hilton di New York, Hotel Mediterraneo di Atene, Bangkok, Malaysia, Jakarta, Cheng Resort di Hong Kong, Pretoria, Bogotà, Tibet, Hammamet Resort di Tunisi, Costa Rica, Paraguay... eh, avoglia.» «Ti manca il panama.» «È vero, un giorno spero di farci una capatina.» «No, intendevo il cappello in testa.» Sorridemmo entrambi. Quasi ci dispiaceva di essere in prossimità... (continua) ![]() ![]() ![]()
Il Granchio Reale In un affollato ristorante ai carruggi di Genova, io e Francesca, la mia fidanzata, ci accomodiamo nell'ultimo tavolo libero, desiderosi di mangiare pesce.
Nell'attesa del menù, mi cade lo sguardo sulla vasca dei Granchi Reali di fronte a noi. Noto che l'unico rimasto, attraverso le chele, sul vetro, con frenesia sta componendo più volte la parola "aiuto" in codice Morse, uno schema di codifica di caratteri che conosco bene in quanto l'avevo imparato nel periodo in cui ero nell'Esercito. Strabuzzo gli occhi, incredulo. Ciononostante, con un cenno d’intesa, gli faccio capire che ho captato i suoi “SOS." «Se mi tiri fuori di qui, ti rivelerò dove trovare un forziere pieno di oro e di gioielli, nascosto tra la sabbia di una delle spiagge di Sanremo» detta quell'essere marino. Vado in brodo di giuggiole, cercando comunque di mantenere un atteggiamento calmo. Appena arriva un cameriere, gli ordino quel Granchio Reale non da cucinare ma bensì vivo e avvolto in della carta.... (continua) ![]() ![]() ![]()
I due settatari Alla fine degli anni Duemila, dal momento che non utilizzavo l'automobile, mi muovevo tantissimo a piedi in diverse zone della mia città. In termini di salute ci guadagnavo, in quanto mi tenevo in forma, sia a livello fisico che mentale. C'erano però dei contro. Ad esempio, imbattermi in certe persone non gradite, tra cui odiosi ex compagni di scuola, conoscenti perditempo, zingare con la manaccia tesa a mendicare e i seguaci di una comunità sedicente cristiana che giravano sempre in coppia. Riguardo a quest'ultima cerchia, li identificavo all'istante in base all'abbigliamento. Inoltre, mi saltavano all'occhio le Bibbie alterate, nonché le numerose copie delle riviste religiose che si portavano dietro.
Un giorno, mentre mi stavo recando al supermercato, due di essi si piazzarono davanti a me. Non potei sottrarmi. «Scusi il disturbo, le ruberemo solo qualche minuto.» «Siete...?» «Sì!» esclamarono in coro Cip e Ciop. «Vi avverto che sono satanista protestante!» puntualizzai tra il ... (continua) ![]() ![]() ![]()
L'albero genealogico Camillo, fin dalle scuole medie manifestava un interesse per la genealogia, tant'è vero che in età adulta progettò di tatuarsi l'albero genealogico di famiglia. I suoi genitori, in riguardo, si dimostrano contrari, al punto di tentare di dissuaderlo in mille modi.
Il giovane, non volle cambiare idea, ma prima di attuare la complessa tatuatura, dovette reperire meticolose informazioni per ricostruire di sana "pianta" il grafico in questione. Passarono dieci mesi e tramite un bravo tatuatore, si fece inchiostrare una grande quercia proprio sul tronco, cioè sul busto, ricco di nomi e di cognomi, compreso il suo. Eppure qualcosa non gli quadrava, come se quel disegno fissato sulla pelle presentasse un ramo di troppo. A trentacinque anni, a Camillo gli venne diagnosticato un male incurabile, da cui ne seguì un rapidissimo deterioramento. Egli, giacendo sul letto, in fase terminale, alla madre, vedova da tempo, le chiese di esprimere un ultimo desiderio: sapere il motivo di que... (continua) ![]() ![]() ![]()
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