RACCONTI |
In questa sezione potete consultare tutti i racconti pubblicati da ogni singolo autore. In ogni caso se preferite è possibile visualizzare la lista dei racconti anche secondo scelte diverse, come per ordine di mese, per argomento , per autore o per gradimento. |
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Autore |
LA GIUSTIZIA Dopo aver collezionato quasi 200 numeri del fumetto a colori ZAGOR e contemporaneamente aver iniziato a leggerli, arrivato al numero 10 mi accorgo di non trovarlo più,anzi dopo averlo letto a metà, quando arrivo a riprenderlo per continuare la storia non lo trovo. Così, avendo ormai interrotto il filo-flusso della lettura, ne prendo un altro numero e leggo quello.
Oggi, mentre stavo scartabellando tra libri e fogli ho sbirciato il numero 10, con discreta soddisfazione. A causa della sua scomparsa avevo anche perso la voglia di finire la collezione e avevo disdetto i nuovi numeri. Così, posato lo sguardo sulla costola della copertina, dopo aver letto il titolo del volume mi sono detto: vai,avevo perso proprio LA GIUSTIZIA!... (continua) ![]() ![]() ![]()
Armandino Armandino lo vedevo tutte le mattine nella stanza numero quattro a Clinica Medica. Bianca risplendeva la sua testa, nell'aria gialla. Se lo guardavo negli occhi sorrideva:come i gatti faceva le fusa.
Non rispondeva a nessuno, e a torto lo credevano sordo. Era quella soltanto una difesa, in se la protesta contro medici e figlie, che l'obbligavano a respirare a bocca aperta, a mangiare il caffè nero coi biscotti. Spesso,ad alta voce ripeteva:- Nun Intendoo!Siamo vecchi! E ancora:-Vanno via tutti!- Quando gli pizzicavo l'alluce, o facevo campana col suo naso, non si arrabbiava. Non era dispiaciuto che lo facessi apposta. E sorridendo sembrava voler dire: O birbaccione!- Ieri mi sembrò più felice del solito. Lo sguardo vivo a mulinare sulle cose. una strana agitazione si era impossessata di lui e lo rendeva più giovane, quasi bambino. Con voce bassa e segreta mi chiese:-E' tempo bello?- Risposi che fuori c'era il sole, il cielo azzurro, e pensai:-E' migliorato!- Trascorsero l'intera ... (continua) ![]() ![]() ![]()
Il podere La sera di Pasqua s'andava a cena da Zia Delvina
C'erano i miei genitori e il mio cugino Silvano . Aveva la stessa età di babbo perchè zia lo aveva fatto quando nonna Cesira fece babbo. Che divenne suo zio. Quando arrivava il tramonto sull'albero alto e quasi secco davanti casa si appollaiavano tre o quattro faraone e quelle sono state le ultime volte che ho visto le faraone dormire all'aperto. Si mangiava la stracciatella e “gli americani”,dolci fatti con il rosso delle uova. Non mancavano i cialdoni riempiti di crema fatta con le uova delle galline che raspavano tutt'intorno alla casa. A volte si passava la notte lì ,al podere Lagrimana ,e si andava a vedere il granaio, vicino alle camere e il giorno dopo, con Cinzia , la bimba di Silvano, ci si buttava sopra alle balle di crine e di grano e ci si divertiva a guardare fuori dalla finestrina e si vedevano i campi in fondo al podere con il noce gigante che stava in piedi da anni e dava noci dolcissime che col vento cascavan... (continua) ![]() ![]() ![]()
Scorie di vita E' un giorno di settembre dove l'aria è terza, poco il vento e il mare calmo.
Dall'ombrellone, sopra il lettino giallo, vedo il profilo intero dell'isola Capraia. Si distinguono quasi quasi gli alberi e tra l'isola e noi una bella barca a vela staziona a largo, quasi in bonaccia. Più a sinistra il promontorio , forse di Populonia , da quale si distende una lingua di terraferma che si spinge nel mare, che mi sembra quella di Piombino. Le file degli ombrelloni di colore giallo sporco e blu interrompono l'orizzonte con le loro tendine svolazzanti. Ogni tanto tra il fusto di un ombrellone e l'altro si vede passare un bagnante, più donne che uomini. Dietro di noi sulla spiaggia libera, due bimbi giocano a pallone e si sentono solo le loro voci. Al di là della strada una filata di pini silvestri lunghi e storti stanno per cadere: persa per sempre la battaglia con le forti libecciate .O forse è solo un'impressione e quella resterà la loro eterna condizione di combattenti marini.. Ci alzia... (continua) ![]() ![]() ![]()
AGRITURISMO CHIASSALE A VOLTERRA Alle 9.30 di questa mattina di settembre, dopo una notte piena di temporali e di pioggia caduta, dispersa in tutta la campagna,in una stradetta di campagna,lontano da Volterra,che entra come un ago nei campi e tra le colline, una donna anziana con una crocchia(7) bianca,una vestaglia azzurra e bianca e le pantofole, cammina lentamente e sembra che vada a far chiocciole. Una nuvola densa che sfuma sulle cime dei poggi incornicia questo calmo paesaggio fatto di crete e cespugli,di un verde che varia e di qualche cipresso appuntito. L'aria e' pulita e un pezzo di cielo celeste s'apre a ovest di CHIASSALE.
Quel piccolo gregge di ulivi che si adagiano sul versante basso del podere quasi nascosto dai cipressi, sotto S. Cipriano, sono gli stessi che avevo dipinto dieci anni fa in uno dei miei primi quadri acrilici. Ora si presentano cresciuti, scossi dalla pioggia, i loro colori più vivi e mi sembrano più discosti tra loro. Più ampie le chiazze d'erba gialla a separarli. E più celeste il cie... (continua) ![]() ![]() ![]()
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