RACCONTI

     
 

In questa sezione potete consultare tutti i racconti pubblicati da ogni singolo autore. In ogni caso se preferite è possibile visualizzare la lista dei racconti anche secondo scelte diverse, come per ordine di mese, per argomento , per autore o per gradimento.

Buona lettura

 
     



Autore

     
 



Il significato di drabble è imbrattare

Sono colui dal quale venite quando non conta più quel che c’è dietro un sorriso o a una lacrima. Colui le cui domande destabilizzano. E le risposte, le macchie che in cielo fanno le nuvole.
Colui al quale a tempo debito vi lascerete andare alle lacrime dietro a un sorriso.
Sono ancora il tono dei vostri silenzi… quando appoggiate sul cuscino una lacrima, dietro a una smorfia un sorriso.

Sono il senso di colpa.

(dalla raccolta Su di un piede)... (continua)


Mirko D. Mastro 22/10/2023 - 07:35
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Il pescatore a strascico di Pellestrina

Conoscevo un tale con cui giocavo a scopone al quale ho sentito ripetere un centinaio di volte “Quelli sono stati i soli nove minuti di poesia nella mia prosastica vita”.

Gli occhi di una sconosciuta brillavano di quelle lacrime di spuma sull’arenile che sa portare solo il mare. Qualcuno quell’alba pescò due lacrime, qualcun’altra lo vide liberarle dalla rete.
Da quel giorno ne passarono altri 496 insieme, li contava come le contava i capelli e i granelli di sabbia.

Lo conobbi nello strascico dei suoi giorni. Il suo cuore aveva smesso di battere, anche se seguitava a vivere.

Un mattino quel male che l’aveva portata, gliela portò via. Le lacrime erano di sale sull’arenile, che sa ascoltare solo il mare. Rimase con lei fino all’ultimo, e anche dopo. La testa di lei appoggiata sulle ginocchia. Si portava la mano bianca sul viso e i capelli… era così piccola e fredda, lo era sempre. Eppure era il solo posto sicuro in cui niente lo turbava. Il suo posto perfetto.


(da “La... (continua)


Mirko D. Mastro 25/08/2021 - 05:32
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Sei come la musica addosso (se la vita non ti sorride...)

(...falle il solletico)


In questo sabato pomeriggio
di luglio inoltrato
supino nel letto, mentre penso
all’ultimo racconto che ho scritto
dai più poco apprezzato,
allungo il braccio sul lenzuolo
umido tra il sonno e la veglia
e nel ristoro del ventilatore inizio
a conversare con te senza spazio
tra le nostre bocche, con la tua maglia
da cuscino che profuma
di quell’educazione che ho nel baciarti
col permesso dei tuoi occhi.
Guardo il tuo viso che ti sta d’incanto,
ti sussurro sulle labbra e per distrarti
ti faccio il solletico con la mia barba
sfatta, e scrivo su un foglietto
che un bacio deve peccare
di presunzione, fino
a credersi il primo per essere perfetto.


(Lui, 1/3)... (continua)


Mirko D. Mastro 19/07/2020 - 18:35
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Il viaggio (aforisma, I fiordi come i poeti…) sedicesima tappa

Mentre il nostro salotto itinerante si sposta tra gli olivi con i loro tronchi sofferti, a testa alta nonostante tutte le fatiche, canterello “E ci son sere qua da noi/ che te ne vai a letto, ma dormire non puoi/ perché il silenzio qua da noi/ fa delle domande a cui non risponderai”.
Viaggiano con me in poltrone di varia foggia le sagome nitide di Ernesto, Giuseppe e Santa, e le ombre di Ferruccio, Arduino e Glauco. Maria Luisa, Barbara e Loris, Antonio, Grazia e Anna Maria, Moreno, Laisa, Mary e Margherita.
Mi sono sempre piaciute le ombre senza il fardello dei dettagli. E le qualità dei dettagli.
Intanto che i miei ospiti ancora sonnecchiano mi incuriosisce la storia di quel San Nicola da Myra che, smessi gli abiti vescovili per assomigliare a un simpatico vegliardo a bordo di un asinello, consegnerebbe i doni la notte di Natale.
Per te ho pensato all’aforisma, una breve frase che condensa un principio specifico o un più generale sapere filosofico o morale. Detto anche aforismo,... (continua)

Mirko D. Mastro 16/12/2020 - 19:22
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Reprobi Angelus 3.12

Tertio capitulo
Samaèl forse vi guarda dormire

I giorni che seguirono furono confusi, indistinti. Un continuo andirivieni di auto e genti alla locanda Della Cannella per commemorare quella vecchia macchietta che del paese conosceva il decoro. E i segreti.
Benedetta, rovinata nella più scorata malinconia per il lutto e la passività del marito, desiderava solo muoversi di nuovo liberamente. Si sentiva egoista. Il marito passava le giornate in bottega ad evadere gli ordini. Diceva di essere gravato dal lavoro. E le notti nel capanno retrostante la locanda a far chissà che.
<Andrà meglio Benedetta, qualunque cosa ora tu faccia non lo farà stare meglio… Se abbandonassimo tutti l’idea di credere nel diavolo, forse le brave persone smetterebbero di morire> Lobella guardava nel cappuccino sperando di ritrovarci forse il sorriso dell’amica.
E cercando di togliersi dalla testa quei pensieri sulla presunta somiglianza tra il forestiero e l’impenetrabile uomo del dipinto.
<A ... (continua)


Mirko D. Mastro 17/04/2022 - 19:42
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