RACCONTI

     
 

In questa sezione potete consultare tutti i racconti pubblicati da ogni singolo autore. In ogni caso se preferite è possibile visualizzare la lista dei racconti anche secondo scelte diverse, come per ordine di mese, per argomento , per autore o per gradimento.

Buona lettura

 
     



Autore

     
 



Reprobi Angelus 3.12

Tertio capitulo
Samaèl forse vi guarda dormire

I giorni che seguirono furono confusi, indistinti. Un continuo andirivieni di auto e genti alla locanda Della Cannella per commemorare quella vecchia macchietta che del paese conosceva il decoro. E i segreti.
Benedetta, rovinata nella più scorata malinconia per il lutto e la passività del marito, desiderava solo muoversi di nuovo liberamente. Si sentiva egoista. Il marito passava le giornate in bottega ad evadere gli ordini. Diceva di essere gravato dal lavoro. E le notti nel capanno retrostante la locanda a far chissà che.
<Andrà meglio Benedetta, qualunque cosa ora tu faccia non lo farà stare meglio… Se abbandonassimo tutti l’idea di credere nel diavolo, forse le brave persone smetterebbero di morire> Lobella guardava nel cappuccino sperando di ritrovarci forse il sorriso dell’amica.
E cercando di togliersi dalla testa quei pensieri sulla presunta somiglianza tra il forestiero e l’impenetrabile uomo del dipinto.
<A ... (continua)


Mirko D. Mastro 17/04/2022 - 19:42
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Oggi il cielo ha un dolore bellissimo

Sarò allo scrittoio con uno di quei golfini senza le maniche
sotto la giacca di velluto marrone a scrivere e guardarti
preparare una di quelle leccornie o a prenderti cura delle piante del balcone.
Coi tuoi capelli bianchi, e ancora la freschezza dei trent’anni.

Continui a fare la piega al lenzuolo dov’è il mio cuscino,
anche se da poco meno di un anno ti guardo da una piega nel cielo.... (continua)


Mirko D. Mastro 12/03/2022 - 17:43
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Giustezza palesata- Alinea IV

Eravamo assieme

Al fianco del Califfo Yusuf osservasti
senza muovere ciglio i mercanti arabi
di schiavi, e alla tavola del governatore
di Cordova faceste la conta dei morti:
diciotto milioni tra gli oppressi, incuranti
della mia presenza, un suo lacchè a ore.
In sella col re Tamerlano lasciaste sul
campo diciassette milioni di cadaveri,
e davanti al fuoco ascoltasti, alticcio
appena fuori dalla tenda di Gengis Khan
i racconti dei guerrieri mongoli alteri
dei quaranta milioni caduti; dal pagliericcio
nel recinto dei cavalli vi udii anch’io.
Eravamo insieme anche durante la conquista,
l’esplorazione e l’occupazione delle Americhe.
Tu con i tuoi bei vestiti in tessuto di cotone
da colonizzatore, io laido mozzo sdegnato.
Quindici milioni periti per visioni estatiche.


…sono chi ha fatto…


-Dentro queste Cronache azzimate da poema in sei alinee, la fede come a volte accade non è che il motivo addotto a discolpa di ben altro.
Chiede un'altra volta an... (continua)


Mirko D. Mastro 07/02/2023 - 03:29
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Componimento elegiaco- Il bandolo dell’androsfinge

A quei forestieri, e daccapo a me
formulasti l’inintelligibile bandolo
“Due sorelle: la prima concepisce
l’altra e questa, a sua volta, procrea
la prima… chi sono le due sorelle?”.
Quando ti risposi con proprietà
mi riconoscesti come una figura
di soglia, e ligia al tuo essere facesti
per divorarti: ma la Giornata di
fragranze e la Notte foderata di stelle
vollero darti due gambe antropiche.
Ci accolse il più esterno dei cieli
e tutti gli astanti riconobbero il puro
amore, e un refolo ci salutò
sotto una volta di tremule fiammelle.... (continua)

Mirko D. Mastro 28/03/2019 - 17:59
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San Lorenzo (Maggiore)

I fiori tra le crepe dell’asfalto, le stelle che disegnano angoli nel cielo e le risate dei bambini quando gli porto via il naso sono la mia casa. Alle spalle della basilica di San Lorenzo una sera ho visto stelle cadenti rialzarsi, rassicurare imbarazzate che era tutto a posto e poi ritornare su… forse, ho pensato, chiedere qualcosa a una stella che sta cadendo è un po’ insensibile.
Una volta mi dissero che le stelle cadenti non sono altro che le sigarette gettate via dagli angeli per far sì che Dio non li scopra fumare, e il mio amico Tartaglia invece sostiene che sono la dimostrazione che si può essere bellissimi soprattutto quando si cade. Ma Tartaglia soffre di una forte miopia e, a dirla tutta, decisamente goffo com’è forse lo dice per tirare acqua al suo mulino.
Stenterello, un altro della combriccola, pensa che la notte di San Lorenzo qualcuno si asciuga gli occhi… e anche noi delle zone pedonali potremmo essere il desiderio di qualcuno.
Io invece credo siano solo una donna... (continua)

Mirko D. Mastro 10/08/2019 - 22:47
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