Parole in libertà
RACCONTI |
In questa sezione potete consultare tutti i racconti pubblicati da ogni singolo autore. In ogni caso se preferite è possibile visualizzare la lista dei racconti anche secondo scelte diverse, come per ordine di mese, per argomento , per autore o per gradimento. |
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Autore |
ADDIO UNITRE In un piccolo paesino della Valfortore, un gruppo di sei amici, ormai avanti con l'età ma pieni di iniziativa, decise di dare vita a qualcosa di speciale: l'Università della Terza Età. Senza grandi risorse, ma con tanto entusiasmo, scelsero come sede la Comunità Montana del Fortore e organizzarono tutto alla perfezione. Gli iscritti furono subito numerosi, circa settanta, e tutti partecipavano con grande interesse. Le lezioni, tenute da docenti volontari, si svolgevano due volte a settimana per circa un'ora e dieci minuti.
Non solo si frequentava: durante le festività si organizzavano cene e serate danzanti, momenti di condivisione che rendevano l'ambiente ancora più caloroso e accogliente. Tutto andava a gonfie vele, le lezioni erano seguite con attenzione e la frequenza era costante. Poi arrivò la pandemia. Come in molti altri aspetti della vita quotidiana, l'Università della Terza Età fu costretta a fermarsi per qualche anno. Quando, finalmente, fu possibile riprendere le attivit... (continua) Carmine De Masi 16/10/2024 - 21:29 commenti 1 - Numero letture:124
INTIMI RICORDI Da ragazzino, a primavera inoltrata, quando il sole s’affacciava dietro ai monti, venivo con te, in quel luogo chiamato “Creta Rossa” per poi scendere verso il fiume.
Ero felice, tu lo capivi, mi osservavi col tuo sguardo energico di giovane madre; quasi indagatrice, mi stringevi la mano e mi rassicuravi: “tra un po’ giungiamo al fiume, apprezziamo e osserviamo la natura, guardiamo attentamente gli uccelli volare nel cielo azzurro e gli alberi fiorire! ” Io non comprendevo perché a quell’età si dà per scontato la bellezza ed io non capivo e non apprezzavo. Aspettavo il ritorno a casa dal fiume per poi ritornarci con il gruppo di amici. Noi eravamo quelli che amavano il fiume e l’acqua. Era la nostra passione, i primi bagni, le prime nuotate nella “briglia” dove tanti di noi facevamo tuffi e nuotavamo per ore. Era il nostro mare estivo, con la nostra spiaggia e la nostra comitiva. Il bagnasciuga era di cemento e le nostre cabine erano i cespugli. Tutto questo era allegria... (continua) Carmine De Masi 03/03/2023 - 23:20 commenti 1 - Numero letture:563
VICO PARADISO, I NASTRINI …IL TEMPO CHE VIA La luce stanca dei lampioni ravviva “Vico Paradiso”,
con passo lento e assorto nei pensieri ritorno alla dimora. Il vicolo è deserto e il venticello fresco d’autunno fa svolazzare i nastrini colorati che ho annodato con cura, tra le ringhiere corrose dal tempo, i corrimani, portoni divelti e abbandonati. Da una porta socchiusa esce fuori un solfeggio, è sicuramente un rintocco di un cucchiaio che pigramente percuote il piatto ormai vuoto. Da una finestra illuminata arriva un lieve mormorio che trafigge il sentimento… è forse il tempo che va via?... (continua) Carmine De Masi 02/12/2023 - 12:43 commenti 1 - Numero letture:383
IL MESSAGGERO Ciao a tutti, sono Francesco, un adolescente di circa 16 anni.
Voglio raccontarvi la mia storia, con la speranza che possa essere d’aiuto alle persone. Sarò breve, così come lo è stata la mia vita…purtroppo. Vivo, anzi vivevo in un piccolo paesino posizionato in una ridente vallata. Un fatidico giorno, mentre mi ritiravo a casa col mio motorino sono stato investito, l’impatto è stato devastante, sono stato sbalzato a più di venti metri, cadendo sull’asfalto caldo di una giornata di fine agosto. Mentre ero a terra, ho visto tante tante ombre di persone che stavano intorno a me sul luogo dove è avvenuto l’impatto. Carmine De Masi 23/01/2024 - 12:54 commenti 1 - Numero letture:255
SUPEREROE Alcuni anni fa gli abitanti della Valle del Fortore, erano caduti sotto i colpi della Pandemia da Covid , una piaga che ha spaventato i bambini e gli anziani, le mamme e le suocere, i fratelli e i genitori, seminando panico e terrore.
Come se non bastasse, mentre la pandemia veniva debellata, un'altra piaga si abbatteva sulla ridente cittadina di San Bartolomeo in Galdo: l'arrivo dei cinghiali. Quadrupedi dallo sguardo infastidito, maiali palestrati che saccheggiavano ogni tipo di raccolto, seminando spavento e timore presso l'intera popolazione. Ma poi è arrivato lui, Carmine, con l'occhio di lince e la penna del poeta, che subito ha mobilitato le autorità competenti: lo sceriffo della contea, l’editore San Rocco e le signore del quartiere. L'erculeo foianese già noto alle forze dell'ordine e alle autorità competenti come segnalatore di problemi locali e sociali, con un sol colpo di penna è riuscito a mettere a fuoco un problema che era diventato insostenibile. Si racconta che i... (continua) Carmine De Masi 05/04/2024 - 12:37 commenti 0 - Numero letture:270
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