Quando vedo nero, proprio in quel momento percepisco la lontananza dal mio sentiero.
Sento il dolore della gente, e so che quando sorride, mente.
intravedo l'amore, vorrei avvolgerlo e tenerlo, ma lo allontano, e quindi muore. Poi in un frammento di secondo, vedo l'azzurro, e mi sembra di poter fare di più,ma e l'ennesima illusione, di un'anima da ormai tempo chiusa in uno scatolone.
E quindi torna il nero, convivo con il malessere e sono vittima di tutto questo, vago per la mia strada in preda ad uno schema mentale apparentemente insensato, che sembra mia stia scagliando verso un deserto incomprensibilmente desolato.
Quello che voglio dire è che sono stanco, non chiedo molto, solo un po' di bianco.
Sento il dolore della gente, e so che quando sorride, mente.
intravedo l'amore, vorrei avvolgerlo e tenerlo, ma lo allontano, e quindi muore. Poi in un frammento di secondo, vedo l'azzurro, e mi sembra di poter fare di più,ma e l'ennesima illusione, di un'anima da ormai tempo chiusa in uno scatolone.
E quindi torna il nero, convivo con il malessere e sono vittima di tutto questo, vago per la mia strada in preda ad uno schema mentale apparentemente insensato, che sembra mia stia scagliando verso un deserto incomprensibilmente desolato.
Quello che voglio dire è che sono stanco, non chiedo molto, solo un po' di bianco.
Racconto scritto il 01/07/2020 - 17:12
Da IL CONTE M.
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