Ho piluccato una pastella di pistacchi del Peloponneso che mi aveva portato un pasticciere padovano per ringraziarmi di un piacere che avevo fatto ad una sua prozia prossima alla pensione e che aveva una particolare propensione per le pantofole in pelo di procione con il logo di Padre Pio di Pietrelcina e per le pere passacrassana passate in una pirofila di pirex. Purtroppo quella purea mi aveva provocato la perforazione del piloro ed una protuberanza, tipo piccola proboscide, nella parte posteriore del polpaccio. Mi proposero, allora, una particolare terapia con polvere pirica e peperoni passati nel permanganato di potassio che mi prostrarono per un paio d'ore ma che poi mi riportarono in piedi più pimpante di prima, pronto per altre più possibili performances. Così, per passare il tempo, mi iscrissi ad un corso acceierato di poker ma, alla prima partita mi spennarono come un pollo e dovetti vendere un piccolo podere coltivato a pomodori, un pezzo di parmigiano, una cassetta di prugne e un pitale in porcellana appartenuto a Giovanni Pascoli... oh, povero me!
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