Una volta, scerzando, l'ho rincorsa atrraverso il ristorante per farle il solletico, e forse baciarla, approfittando di quel momento di leggerezza.
Lei è corsa giù per le scale, fino in cantina, io sempre dietro, si è addossata ridendo alla parete, e con le due mani ha fatto il gesto di chi fa scendere una saracinesca davanti a se :
“Non ci sono!” ha detto, e la bambina in lei ci ha davvero creduto, e io con lei, quanto amore c'era in quell'istante nell'aria intorno a noi, e come era piccola la donna davanti alla innocente bellezza della bambina.
Così ho giocato a non vederti, ti ho cercata in altri angoli della cantina e poi ci ho rinunciato, e mi son seduto su uno scatolone:
“Chissa dove sarà finita?” mi chiedevo ad alta voce.
La sua carezza e il suo fiato caldo sul mio collo e le sue labbra di donna, mi sono cadute addosso con tutto il loro essere.
Ci siamo amati lì fra gli scatoloni, presi da quella passione che ora ti travolge, e un momento dopo, di colpo, sparisce, e tu ti chiedi se è successo davvero.
La realtà louise, si è fermata al gesto della saracinesca che scende, non è successo niente di più, il dopo, è stato solo un sogno ad occhi aperti, una fuga della mente in quel mondo che di solito le appartiene solo quando noi si dorme e lei è libera di giocare i suoi giochi. E si, è stata rapita da quell'immagine di donna-bambina, e non ha voluto aspettare la notte per portarmi lontano come fa d'abitudine.
Lei è corsa giù per le scale, fino in cantina, io sempre dietro, si è addossata ridendo alla parete, e con le due mani ha fatto il gesto di chi fa scendere una saracinesca davanti a se :
“Non ci sono!” ha detto, e la bambina in lei ci ha davvero creduto, e io con lei, quanto amore c'era in quell'istante nell'aria intorno a noi, e come era piccola la donna davanti alla innocente bellezza della bambina.
Così ho giocato a non vederti, ti ho cercata in altri angoli della cantina e poi ci ho rinunciato, e mi son seduto su uno scatolone:
“Chissa dove sarà finita?” mi chiedevo ad alta voce.
La sua carezza e il suo fiato caldo sul mio collo e le sue labbra di donna, mi sono cadute addosso con tutto il loro essere.
Ci siamo amati lì fra gli scatoloni, presi da quella passione che ora ti travolge, e un momento dopo, di colpo, sparisce, e tu ti chiedi se è successo davvero.
La realtà louise, si è fermata al gesto della saracinesca che scende, non è successo niente di più, il dopo, è stato solo un sogno ad occhi aperti, una fuga della mente in quel mondo che di solito le appartiene solo quando noi si dorme e lei è libera di giocare i suoi giochi. E si, è stata rapita da quell'immagine di donna-bambina, e non ha voluto aspettare la notte per portarmi lontano come fa d'abitudine.

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