Scrittura Creativa

     
 

La scrittura creativa è una palestra di allenamento per chi ama scrivere e vuole sviluppare il "muscolo" della fantasia.
Per dare uno stimolo abbiamo ideato una simpatica competizione. Mensilmente proporremo un tema diverso fornendo le opportune istruzioni.
Questo mese l'argomento è:

Dicembre, mese di luci e gioia.

Le istruzioni sono:

Scrivi una storia.


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Per partecipare basta registrarsi gratuitamente ed accedere alla propria area privata dove si trova la pagina per la pubblicazione della scrittura creativa.
Il miglior racconto sarà premiato con la pubblicazione nella prima pagina del sito per un mese con l'indicazione del vincitore.


 
     



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INCIPIT

Le istruzioni sono:

Da questo incipit scrivi un racconto breve: "Ieri sera è venuto ancora, le ha tirato i sassi sui vetri rischiando che i suoi lo sentano".


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Avevo bisogno di questo.......!

Fino da bambina avevo un grande sogno, volevo avere la possibilità di condividere con gli altri le mie emozioni, i miei sentimenti, i miei dolori,ma soprattutto il grande amore per la poesia e tutto ciò che è creatività.Ma non avevo niente per arrivare a mettere le basi per realizzare il mio grande sogno. Scrivevo, riempiendo le pagine di quaderni di poesie, pagine di parole scritte nei momenti di gioia, nei momenti di dolore, ma soprattutto nei teneri e dolci momenti in cui l'amore riempiva la mia vita. Nel giugno del 1988 ho avuto la gioia di sposare l'uomo della mia vita, il suo amore riempi le pagine del mio quaderno. Lui mi ascoltava quando leggevo le mie poesie, era il mio primo pubblico e fu proprio lui che nel momento in cui avevo tirato i remi in barca, consapevole che non avrei mai condiviso con gli altri le mie emozioni, mi chiese perchè non pubblicavo ciò che avevo scritto. Pensai che mi prendesse in giro,ma subito dopo mi resi conto che diceva la cosa seriamente, anzi mi f... (continua)

lucia fiorillo 13/04/2011 - 14:09
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IL CIRCO

"Ieri sera è venuto ancora, le ha tirato i sassi sui vetri rischiando che i suoi lo sentano".

Sapevo, sapevo...che dovevo stare lontano dal Circo ma mio padre mi ha insegnato che gli animali sono molto importanti ed io sono diventata Veterinario ...come lui per colpa di uno scimpanzè.....
Ho seguito mio padre in Africa , al compimento dei miei 16 anni e vedendo curare questi cuccioli in un parco dove faceva assistenza sanitaria gratuita ho capito quello che avrei voluto fare da grande.

Jeckie è la scimmia che mi segue dal mio primo lavoro in un Circo,
due anni fà,
è stato come se avessi fatto parte da sempre di quel mondo,
ma la vita dentro alla famiglia del Circo non è sempre facile.

Jackie, vive con me nella mia roulotte ma lavora in ogni spettacolo con il Clown che riempie gli spazi tra trapezzisti e acrobati....io mi prendo cura anche degli altri animali e questo occupa gran parte della mia giornata..

Il Clown, ragaz... (continua)


Alice clarence 24/04/2011 - 23:10
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Il suo grande amore

Era lì nel suo silenzio,ma con il pensiero al suo grande amore che un giorno senza una ragione ha preso quel treno verso luoghi lontani ma anche lontano ormai da tanto dal suo cuore. Questo cuore suo così ancora innamorato ma ora sofferente .
Lui così adorabile,così attento nei suoi riguardi,quelle parole soavi che sempre le sussurrava,lui che non aveva occhi che per lei.
E' lì ora distesa con il suo pianto soffocato per non far dispiacere i suoi genitori che sono nell'altra stanza perchè loro non sopportebbero la sua tristezza.
Mentre è intenta nei suoi tristi pensieri un sasso lanciato al vetro della sua finestra la fa' sobbalzare rompendo quel silenzio così penetrante nella sua stanza.
Si alza e scruta tra i vetri della finestra ,ma il buio fuori è troppo pungente non riesce a intravedere nessuno.
Di nuovo si stende nel suo letto morbido e colorato fino a quando non cade in un sonno profondo
Domani un altro giorno l'attende, senza più voglia di abbracciare quel sole che ... (continua)

RITA ANGELINI 19/04/2011 - 16:14
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La cosa più preziosa

Ieri sera era venuto ancora, le aveva tirato i sassi sui vetri rischiando che i suoi lo sentissero. E questo perché a Mauro, farle vedere la cosa che aveva trovato sulle rive del fiume era importantissimo. Anna si era affacciata alla finestra. Lui le fece il segno del silenzio. I suoi non dovevano sentirlo, era una cosa di solo loro due. Lei uscì di casa nell'oscurità della notte. Mauro prese la bici e le disse di salire. Lui dietro e lei avanti. Insieme scesero per la lunga strada di paese. Le luci, leggere, si sforzavano di far vedere dove c'era l'asfalto e dove non c'era. Mauro prese una botta. Anna saltò dallo spavento e scoppiò in una risata. Ridevano insieme, erano due ragazzini, tredici anni ciascuno, due birichini. La bicicletta arrivò sul posto. Il fiume al buio sembrava una lunga striscia di inchiostro. Mauro accese la torcia. Anna si sistemò il vestito. Lui poggiò la bici sul tronco di un albero e andò da Anna, le prese la bianca mano ancora da bambina e la tirò a sé. La bac... (continua)

Flory Funny 07/05/2011 - 23:00
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Opera non ancora approvata!

01/01/1970 - 01:00
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