Scrittura Creativa

     
 

La scrittura creativa è una palestra di allenamento per chi ama scrivere e vuole sviluppare il "muscolo" della fantasia.
Per dare uno stimolo abbiamo ideato una simpatica competizione. Mensilmente proporremo un tema diverso fornendo le opportune istruzioni.
Questo mese l'argomento è:

..fanne la descrizione fisica, e non solo

Le istruzioni sono:

Immagina di incontrare, all’improvviso, una persona o ritrovarti in un luogo che non ti aspettavi...


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Per partecipare basta registrarsi gratuitamente ed accedere alla propria area privata dove si trova la pagina per la pubblicazione della scrittura creativa.
Il miglior racconto sarà premiato con la pubblicazione nella prima pagina del sito per un mese con l'indicazione del vincitore.


 
     



RICERCA

     
 
Riscrivi la storia con una storia

Le istruzioni sono:

Scegli un personaggio storico famoso, fai una ricerca su internet ed annota su un foglio alcune parole chiave che lo contraddistinguono. Ad esempio, se hai scelto San Francesco potresti annotare “lupo di Gubbio”, “vesti donate ai poveri”, “Assisi”, “povertà” “fede”. Riscrivi quindi la vita del personaggio che hai scelto stravolgendo il tuo personaggio. Ad esempio, potresti rappresentare Francesco come un terribile malfattore chiamato “il Santo” dai suoi sgherri, originario di “Assisi”. Francesco, dopo una vita vissuta in “povertà” si ritrova per caso a rubare una “fede” nuziale della cugina. Da lì un’escalation di furti che lo porta a capo di una banda di ladri e gli vale il nomignolo di “lupo di Gubbio (*tratto da internet)


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Cesare chi è ?

Cesare, chi e?
All’osteria “ da Vincenzo “ su la piazzetta de li Monti der Pecoraro, ore 17,30 circa.
- Bònasera a lor siggnori, a Cencio, porteme ‘n quarto de’ quello rosso…-
- Ciao a Cesere, guarda che proprio oggi, m’è arivato un cannellino novello de' li castelli che dè ‘na meravija.-
- Va be’…assaggiamo un po’ ‘sta meravija…-
- Mettete a séde Ce’, che te servo subbito.-
- Ecchetelo, assaggelo e poi me dirai…Stai sempre a lavorà ar cantiere a Tibburtino?-
- E già, meno male, ereno tre mesi che stavo a spasso, mo stamo a rifà tutta la facciata, speranno che er lavoro duri a lungo.-
- Speriamo Ce’, so’ tempi duri pe’ tutti, er lavoro, ‘n se trova e perciò li sòrdi, nun gireno…-
- Ma stà bono Cencio, oggi m’hanno dato un manovale rumeno, che nu spiccicava ‘na parola de itajano, avoja a spiegaje le cose, nun se capivamio. Ahò nun riusciva manco a chiamamme Cesare, jò puro spiegato che ‘sto nome era de ‘n antico Re de Roma, mavattene, quello nun me capiva, e io nun capivo a ... (continua)

Daniele Buratti 21/08/2017 - 00:19
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Chi va via perde il posto all'osteria?

“Ma ti sembra il momento questo con tutto quello che ho da fare di star qui a chiedermi a che ora torna il babbo per giocare???!!! Ha detto che usciva per andare al bar perchè c'era una questione da discutere con degli amici e non è ancora tornato... e lo so io che questioni ha da discutere lui lì... Fammi un piacere Telemaco mettiti lì da una parte con l'arco e impara a tirar le frecce nel bersaglio, che poi il babbo si arrabbia se non tiri ammodo”.
Penelope aveva decisamente una giornata pesante, una delle domestiche più giovani si era lamentata perchè il suocero Laerte, le faceva la mano morta, ma neanche tanto morta, ogni volta che le passava accanto, il cane Argo, un cucciolo scatenato aveva scavato il giardino come fosse un cinghiale, insomma tutti avevano qualche problema e lei non ne poteva più di andar su e giù per le scale a sistemar tutto, senza parlar di quel Peter Pan di marito che s'era sposata. Ulisse, grande lavoratore dicevan tutti, sapeva fare di tutto, aveva perfino... (continua)

Grazia Giuliani 25/08/2017 - 02:32
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NERONE er bullo del Foro

Sull'entrata d'una trattoria romana, imperava la scritta “Da Nerone er poeta”. Di poetico c'era soltanto un bel piatto di pajata coi rigatoni al sugo, che resuscitava i morti. Nerone nel quartiere lo conoscevano tutti. Aveva frequentato la scuola fino alla terza media, non aveva aspirazioni gli piaceva scrivere qualche rima, che proponeva ai suoi avventori, che brilli applaudivano cosi per compiacenza. Provarono a dirglielo che non era il caso di continuare a declamare le sue opere ma lui li rabboniva con qualche bicchiere di vino in più. Nerone non era un tipo raccomandabile, aveva fatto piangere più di qualcuno. Solo con le donne era una giuggioletta, anche se aveva un po di pancetta aveva avuto belle e prosperose signore. Con l'ultima si era quasi accasato, aveva due tette da sballo si chiamava Poppea. Molto bella dai gusti raffinati, Nerone era pazzo di lei, le perdonava tutto anche quella mania che aveva di fare il bagno nel latte e per giunta d'asina. Gli costava un botto di sol... (continua)

mirella narducci 22/08/2017 - 11:54
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