Parole in libertà
Scrittura Creativa |
La scrittura creativa è una palestra di allenamento per chi ama scrivere e vuole sviluppare il "muscolo" della fantasia. In fila all' Ufficio postale... Le istruzioni sono: ...le persone, un oggetto. Una storia ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ Per partecipare basta registrarsi gratuitamente ed accedere alla propria area privata dove si trova la pagina per la pubblicazione della scrittura creativa. Il miglior racconto sarà premiato con la pubblicazione nella prima pagina del sito per un mese con l'indicazione del vincitore. |
||
RICERCA |
LISTA DELLE SCRITTURE CREATIVE PER GRADIMENTO "Mamma, cosa succede quando si diventa grandi?"
"Si va a lavorare tesoro". Mi dispiace mamma, ma io vedo molto altro. Vedo persone che si agitano per ogni cosa, mentre io non posso agitarmi quando sono emozionata. Vedo persone che si infuriano per aver perso un parcheggio, mentre io non posso infuriarmi se mi rubano un giocattolo. Vedo persone che si lamentano di non ricevere attenzioni,mentre io sono costretta a starmene buona davanti alla tv perchè mamma e papà non hanno tempo di guardarmi. Ma vedo anche cose belle. Vedo la neve che scende dal cielo, delicata e bianca. Vedo il sole, ma non lo guardo altrimenti mi bruciano gli occhi, che illumina la strada al nostro passaggio in macchina la mattina. Vedo persone con i capelli grigi che camminano come camminavo io quando ero più piccola, tremolante. Vi soffermate troppo su cose che per me non hanno senso, e non dedicate abbastanza... (continua) Greta Blardone 19/12/2019 - 09:57 commenti 3 - Numero letture:933 Argomento: UNA DOMANDA
Così ti guardo… Qualche minuto dopo le 4 alla pendola del salotto… L’ora è di quelle fatte per dormire, ma è anche il momento in cui amo riflettere. E scrivere. Tra meno di due giri di sveglia inizierà la giornata… lavoro, famiglia, impegni come del resto per tutti.
Il dire di questo scritto, Ernesto, se non funziona non lo si deve al tempo di stesura. I due giorni di intervallo tra le pubblicazioni per l’anima sono quella telefonata a un figlio lontano o l’attesa di rivedere un amore distante… seduti però in poltrona con la cornetta stretta nella mano sudata, o in auto senza spingere troppo sull’acceleratore. Quelli che tu chiami cocci di diamanti frantumati su cui lavorare di più per rendere meno opaco il pur pregevole cristallo io amo definirli trucioli su di un banco di bottega che forse permetteranno a un pezzo di legno di divenir scultura. E in questo caso se non è avvenuto non lo si deve alla fretta, ma bensì ad errata valutazione del mastro artigiano. Questa poesia arriva da una delle tante... (continua) Mirko D. Mastro 16/01/2020 - 17:11 commenti 21 - Numero letture:1048 Argomento: LA FOTOFRAFIA
Di quel sentire come se calasse un velo Ascoltavo i suoni che in una notte come questa cambiano melodia nel candore che attutisce i passi sul poggiolo, mentre vedevo il tuo dolore allungarsi come una foglia bagnata. Calpestata.
E farsi sottile. Quasi piccino. Come il fiocco di neve che stavo per accompagnare con la mano nel fiato caldo di un respiro. Appena avrò terminato di masticare tabacco e di soffiare nello studiolo il freddo dal poggiolo,non appena smetterai di sentirti un libro dal quale si cancellano le parole e resta solo l’odore di vecchia carta ingiallita che ti riempie i polmoni, partiremo. Prendimi il braccio, e cerca di sopportare il peso delle tue nuvole. E scrivi, assecondando quel debole per le parole. Consegna alle pagine del libro del nostro vissuto i tuoi segreti, nella sua filigrana scorre il tuo stesso sangue. In un turbine di minuti cristalli danzeremo con gli abiti irrorati di gocce, e da una soffice nebula ci ritroveremo nell’angolo rischiarato di quella parte del giorno che non ti appare più fa... (continua) Mirko D. Mastro 18/01/2020 - 19:15 commenti 8 - Numero letture:1017 Argomento: LA FOTOFRAFIA
SEMBRA IERI Quel pomeriggio Lea sentiva di aver riacquistato finalmente le forze, così decise di mettere ordine nel suo studio. I cassetti della scrivania straripavano di penne, fogli ed appunti; era stata via parecchio tempo e pensò che, riprendere in mano la sua vita ed il suo lavoro, l’avrebbe aiutata ad andare avanti.
Rovistando fra le carte, si imbatté con sua grande sorpresa in un diario delle scuole superiori, conservato in una scatola di cartone colorata: iniziò a sfogliarlo incuriosita. Tra le pagine, riempite di cuoricini e adesivi, ritrovò una vecchia foto che la ritraeva quattordicenne con il fratello Riccardo in braccio, appena nato. Era immortalata in una posa sbarazzina, spensierata, con i capelli lunghi sistemati sulla fronte da un fermaglio e con la testa piegata di lato, in un atteggiamento protettivo verso quel frugoletto dagli occhi vivaci e le mani paffute. Un sorriso di tenerezza addolcì il suo volto affaticato, mentre ripensava al fratellino venuto al mondo quando la madr... (continua) PAOLA SALZANO 23/01/2020 - 09:33 commenti 8 - Numero letture:944 Argomento: LA FOTOFRAFIA
Vilma da Renaio a Barga Una bella ragazza mi salvò la vita, quando avevo undici anni, nel '73.
Con la sua Mini rossa andammo a rotta di collo verso la salvezza trai castagni, superando l'impervia manciata di chilometri che ci divideva dalla farmacia, in preda ad una crisi asmatica che mi toglieva il fiato. Il muro dei castagni si apriva al passaggio come le acque al cospetto di Mosè. Non so quanto abbiamo rischiato, fatto sta che lei è rimasta per me legata a quell'episodio ancora oggi dai contorni nitidi e sfumati. Quella notte resta stampata come un sogno senza tempo, l'impressione di un momento, le luci nel buio... e il cuore di simboli pieno.... (continua) Glauco Ballantini 30/01/2020 - 17:34 commenti 4 - Numero letture:1204 Argomento: LA FOTOFRAFIA
[ Pag.1 ][ Pag.2 ][ Pag.3 ][ Pag.4 ][ Pag.5 ][ Pag.6 ][ Pag.7 ][ Pag.8 ][ Pag.9 ][ Pag.10 ][ Pag.11 ][ Pag.12 ][ Pag.13 ][ Pag.14 ][ Pag.15 ][ Pag.16 ][ Pag.17 ][ Pag.18 ][ Pag.19 ][ Pag.20 ][ Pag.21 ][ Pag.22 ][ Pag.23 ][ Pag.24 ][ Pag.25 ][ Pag.26 ][ Pag.27 ][ Pag.28 ][ Pag.29 ][ Pag.30 ][ Pag.31 ][ Pag.32 ][ Pag.33 ][ Pag.34 ][ Pag.35 ][ Pag.36 ][ Pag.37 ][ Pag.38 ][ Pag.39 ][ Pag.40 ][ Pag.41 ][ Pag.42 ][ Pag.43 ][ Pag.44 ][ Pag.45 ][ Pag.46 ][ Pag.47 ][ Pag.48 ][ Pag.49 ][ Pag.50 ][ Pag.51 ][ Pag.52 ][ Pag.53 ][ Pag.54 ][ Pag.55 ][ Pag.56 ][ Pag.57 ][ Pag.58 ][ Pag.59 ][ Pag.60 ][ Pag.61 ][ Pag.62 ][ Pag.63 ][ Pag.64 ][ Pag.65 ][ Pag.66 ][ Pag.67 ][ Pag.68 ][ Pag.69 ][ Pag.70 ][ Pag.71 ][ Pag.72 ][ Pag.73 ][ Pag.74 ][ Pag.75 ][ Pag.76 ][ Pag.77 ][ Pag.78 ][ Pag.79 ][ Pag.80 ][ Pag.81 ][ Pag.82 ][ Pag.83 ][ Pag.84 ][ Pag.85 ][ Pag.86 ][ Pag.87 ][ Pag.88 ][ Pag.89 ][ Pag.90 ][ Pag.91 ][ Pag.92 ][ Pag.93 ][ Pag.94 ][ Pag.95 ][ Pag.96 ][ Pag.97 ][ Pag.98 ][ Pag.99 ][ Pag.100 ][ Pag.101][ Pag.102 ][ Pag.103 ][ Pag.104 ][ Pag.105 ][ Pag.106 ][ Pag.107 ][ Pag.108 ][ Pag.109 ][ Pag.110 ][ Pag.111 ][ Pag.112 ][ Pag.113 ][ Pag.114 ][ Pag.115 ][ Pag.116 ][ Pag.117 ][ Pag.118 ][ Pag.119 ][ Pag.120 ][ Pag.121 ][ Pag.122 ][ Pag.123 ][ Pag.124 ][ Pag.125 ][ Pag.126 ][ Pag.127 ][ Pag.128 ][ Pag.129 ][ Pag.130 ][ Pag.131 ][ Pag.132 ][ Pag.133 ][ Pag.134 ][ Pag.135 ][ Pag.136 ][ Pag.137 ][ Pag.138 ][ Pag.139 ][ Pag.140 ][ Pag.141 ][ Pag.142 ][ Pag.143 ][ Pag.144 ][ Pag.145 ][ Pag.146 ][ Pag.147 ][ Pag.148 ][ Pag.149 ][ Pag.150 ][ Pag.151 ][ Pag.152 ][ Pag.153 ][ Pag.154 ][ Pag.155 ][ Pag.156 ][ Pag.157 ][ Pag.158 ][ Pag.159 ][ Pag.160 ][ Pag.161 ][ Pag.162 ][ Pag.163 ][ Pag.164 ][ Pag.165 ][ Pag.166 ][ Pag.167 ][ Pag.168 ][ Pag.169 ][ Pag.170 ][ Pag.171 ][ Pag.172 ][ Pag.173 ][ Pag.174 ][ Pag.175 ][ Pag.176 ][ Pag.177 ][ Pag.178 ][ Pag.179 ][ Pag.180 ][ Pag.181 ][ Pag.182 ][ Pag.183 ][ Pag.184 ][ Pag.185 ][ Pag.186 ][ Pag.187 ][ Pag.188 ][ Pag.189 ][ Pag.190 ][ Pag.191 ][ Pag.192 ][ Pag.193 ][ Pag.194 ][ Pag.195 ][ Pag.196 ][ Pag.197 ][ Pag.198 ][ Pag.199 ][ Pag.200 ][ Pag.201 ][ Pag.202 ][ Pag.203 ][ Pag.204 ][ Pag.205 ][ Pag.206 ][ Pag.207 ][ Pag.208 ][ Pag.209 ][ Pag.210 ][ Pag.211 ][ Pag.212 ][ Pag.213 ][ Pag.214 ][ Pag.215 ]
|
|||||||||||||||||