LA RESA DEI CONTI
Le istruzioni sono:
Scrivi un racconto in cui una persona dice finalmente a qualcun altro un qualcosa che non ha mai osato dire e di cui lui stesso ha appena preso coscienza. E’ un gesto di catarsi, di liberazione, quasi di violenza. Perché il racconto sia interessante i personaggi non devono rappresentare solo se stessi ma due modi diversi, quasi inconciliabili, di intendere la vita. La verità affermata non dev'essere troppo razionale o scontata ma contenere un momento di violenza e di estremismo che possa spaventare il lettore. Immaginate quindi due personaggi che hanno condiviso molto e poi si separano: un parroco e la perpetua, due amici di cui uno è diventato poliziotto e l’altro terrorista, un pianista e il suo miglior allievo, un avvocato e la sua segretaria, una prostituta e il suo miglior cliente, una donna e suo marito mentre lei lascia la casa in cui è stata schiavizzata, e così via ...
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PASSWORD
Aveva perso la password la connessione con il mondo dipendeva da quella password aveva perso la parola per accedere alla vita reale non ricordava più la password che gli permetteva di dire quello che pensava. A volte avevo la sensazione che l’avesse ritrovata quando l’abbracciavo o gli stringevo la mano. O lo guardavo dritto negli occhi. Maledetta password. Parole, gesti, comportamenti tutto dipendeva da quella password. “Chi erano Gimondi e Moser?” “Calciatori” aveva risposto. Non era più in grado di infilare una chiave nella serratura, non riusciva ad allacciarsi le scarpe. La persona che avevo di fronte un tempo non esisteva più il suo essere era evaporato, disciolto come neve al sole, eppure lui era presente e ti ascoltava. Gli mancava solo una password per connettersi con te. Angoscia, euforia, eccitazione, depressione, lucidità, smarrimento, era alla ricerca continua di un centro di gravità permanente di una password che potesse ridare senso alla vita. Ad un tratto un lampo di luce illuminò il suo sguardo ecco la password: “nonlasciarmisolo”.
Scrittura creativa scritta il 15/01/2016 - 20:22
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Voto: | su 6 votanti |
Commenti
Un racconto veramente bello su un tema a me molto caro. La tua descrizione corrisponde alla tragica realtà di molte patologie degenerative che portano alla demenza e alla perdita di quella pass che apre tutte le porte delle relazioni umane.Ti do 5 stelline per il racconto che trovo stupendo sebbene non corrispondente ai requisiti richiesti. Bravissimo.
Gabriella De Gennaro 17/01/2016 - 22:07
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Secondo me questo racconto, sistemato appena, e tolto dal settore Scrittura creativa, è un gran racconto...davvero molto bello. Uè, ho finito.
Gennarino Ammore 17/01/2016 - 10:05
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... convinciamoci che non è facile e che non seguire la traccia del tema parlando di quello che abbiamo in testa noi, non è produttivo per la crescita di uno scrittore. La scrittura creativa nasce proprio con quell'intento di sottoporre lo scrittore a regole di narrazione mediante un tema vincolante per allenarlo ad usare la fantasia.
Grazie... e scusate , sarò più chiaro nel mio post in attesa di approvazione.
Grazie... e scusate , sarò più chiaro nel mio post in attesa di approvazione.
Gennarino Ammore 17/01/2016 - 09:58
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Aveva perso la password; la connessione con il mondo dipendeva da quella password. Aveva perso la parola per accedere alla vita reale, e non ricordava più la password che gli permetteva di dire quello che pensava.
Eccco come andava scritta la prima frase, al di là del fatto della spaziatura che a mio parere dipende dall'impostazione del programma di scrittura. La punteggiatura in un racconto è importante, qualcuno l'ha paragonata al modo di scrivere uno spartito musicale.
Questo brano è sicuramente molto interessante, la mia non era una critica al contenuto, anzi. Poi c'è la scelta di postarlo come Scrittura creativa...bene, a questo rispondo con il mio post che spero verrà approvato entro oggi. E' un racconto che ho inserito nel tema del mese, La resa dei conti, per far capire ai lettori come sia difficile seguire le rigide prescrizioni. Vogliamo far crescere il livello del sito?Cominciamo ad impegnarci seriamente e se decidiamo di partecipare al tema del mese, convinciamoci(continua)
Eccco come andava scritta la prima frase, al di là del fatto della spaziatura che a mio parere dipende dall'impostazione del programma di scrittura. La punteggiatura in un racconto è importante, qualcuno l'ha paragonata al modo di scrivere uno spartito musicale.
Questo brano è sicuramente molto interessante, la mia non era una critica al contenuto, anzi. Poi c'è la scelta di postarlo come Scrittura creativa...bene, a questo rispondo con il mio post che spero verrà approvato entro oggi. E' un racconto che ho inserito nel tema del mese, La resa dei conti, per far capire ai lettori come sia difficile seguire le rigide prescrizioni. Vogliamo far crescere il livello del sito?Cominciamo ad impegnarci seriamente e se decidiamo di partecipare al tema del mese, convinciamoci(continua)
Gennarino Ammore 17/01/2016 - 09:41
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In effetti con "resa dei conti" si intendeva qualcosa di diverso. In genere non approviamo le opere fuori tema ma in questo caso abbiamo voluto leggere i commenti ma soprattutto vedere cosa dice l'autore perchè è lui che deve essere convinto. Quindi, Paolo, cosa ne pensi?
Adriano Martini 16/01/2016 - 21:51
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Il racconto tratta un tema tragicamente attuale: la sclerosi multipla (SLA). La scrittura spaziata è voluta e io penso sia perfettamente sintonia con il tema richiesto. ***** Apprezzata.
franco buniotto 16/01/2016 - 11:39
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Un espressivo... creativo racconto sequelato magistralmente.
*****
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Rocco Michele LETTINI 16/01/2016 - 11:28
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P.S. ho sbagliato a cliccare... ti ho dato 5 stelle, ma è giusto tu sappia che è un errore...
Gennarino Ammore 16/01/2016 - 07:54
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Con Lucio concordo solo sull'originalità dell'idea, per il resto credo ci sia un grosso errore di fondo: hai sbagliato finestra nel cliccare la scelta della Scrittura creativa. Tra le altre cose questo mese è particolarmente difficile...io ho già scritto due racconti e li ho cestinati perché non sono esattamente rispondenti ai requisiti. Li hai letti?...ci sono anche qui, in alto, prima del testo... poi la forma, davvero scarsa. Spaziatura inaccettabile, ma a quello si rimedia con facilità, e poi la punteggiatura è quasi inesistente. Invece la scelta delle parole, dei termini è buona...uè!
Gennarino Ammore 16/01/2016 - 07:52
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HOLA PAOLO non so se sei andato fuori tema ma il tuo racconto è molto simpatico....chi di noi non ha perso la testa per una PASSWORD non ricordandola più!!! La mia sai quale potrebbe essere "nonfartidimenticare" ah ah ah ah Adios me gusta mucho
Lucio Del Bono 16/01/2016 - 00:08
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