Dolcemente vi ho tenuti tra le braccia,
vi ho cullati accarezzandovi la faccia:
piano piano siete entrati nel mio cuore,
avete riempito la mia vita
di urla risa e schiamazzi;
vi ho visti nascere, crescere,
lentamente camminare ancora scalzi.
I vostri sorrisi riempivano il mio tempo,
i vostri teneri abbracci la mia vita.
Lentamente una lacrima affiora nei miei occhi
guardando la vostra stanza vuota
seppur piena di balocchi.
Non più gioia, niente strilli né sorrisi,
non capricci né bisticci;
solo vuoto freddo silente
nel mio cuore e nella mente.
Casa immensa e immensamente vuota
che chiude fra i suoi muri
i miei pianti e i miei sospiri.
Si, vi vedo... così, di tanto in tanto
e solo allora in cuore mio trovo conforto.
E poi, di nuovo via
in questa casa solo mia
ad aspettare ancora un altro incontro:
che si consumi il tempo ingrato
che mi si para ancora contro.
Per un sorriso ed un abbraccio
aspetto e piango dentro.
Mi manca tanto
il vostro viso e il vostro slancio;
ho il cuore gonfio, mi dibatto e di dolore gemo
rendendo la mia anima uno straccio.
Dolcemente vi ho tenuti tra le braccia
e lentamente sto perdendo il vostro riso
mentre, misero, il mio cuore già si straccia.
vi ho cullati accarezzandovi la faccia:
piano piano siete entrati nel mio cuore,
avete riempito la mia vita
di urla risa e schiamazzi;
vi ho visti nascere, crescere,
lentamente camminare ancora scalzi.
I vostri sorrisi riempivano il mio tempo,
i vostri teneri abbracci la mia vita.
Lentamente una lacrima affiora nei miei occhi
guardando la vostra stanza vuota
seppur piena di balocchi.
Non più gioia, niente strilli né sorrisi,
non capricci né bisticci;
solo vuoto freddo silente
nel mio cuore e nella mente.
Casa immensa e immensamente vuota
che chiude fra i suoi muri
i miei pianti e i miei sospiri.
Si, vi vedo... così, di tanto in tanto
e solo allora in cuore mio trovo conforto.
E poi, di nuovo via
in questa casa solo mia
ad aspettare ancora un altro incontro:
che si consumi il tempo ingrato
che mi si para ancora contro.
Per un sorriso ed un abbraccio
aspetto e piango dentro.
Mi manca tanto
il vostro viso e il vostro slancio;
ho il cuore gonfio, mi dibatto e di dolore gemo
rendendo la mia anima uno straccio.
Dolcemente vi ho tenuti tra le braccia
e lentamente sto perdendo il vostro riso
mentre, misero, il mio cuore già si straccia.
Opera scritta il 28/01/2015 - 19:02
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Commenti
Mia figlia ha 17 anni. Mi hai fatto venire i brividi.
Dario. Dimenticavo....... ottima poesia
Dario. Dimenticavo....... ottima poesia
Dario Menicucci 29/01/2015 - 23:06
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Mio figlio, aveva 13 anni quando un giorno,gli dissi." Dai, amore, prepariamoci che andiamo al mare!" Con l'aria stupita mi rispose: " A mà... credi ancora che venga sempre con te? No, vado via con i miei amici!
Mi resi conto, all'improvviso, che stava crescendo. Per parecchio tempo, mi sono sentita sola e triste, ma era giusto così, che cominciasse ad andare per la sua strada.
Poesia struggente, moto sentita. Bellissima.
Mi resi conto, all'improvviso, che stava crescendo. Per parecchio tempo, mi sono sentita sola e triste, ma era giusto così, che cominciasse ad andare per la sua strada.
Poesia struggente, moto sentita. Bellissima.
Paola Collura 29/01/2015 - 18:09
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Non ci si rassegna a volte, si cerca sempre un sorriso un abbraccio, ma se
capiamo che i figli non sono di nostra
esclusiva proprietà, si è meno tristi...
bella
capiamo che i figli non sono di nostra
esclusiva proprietà, si è meno tristi...
bella
Giuseppe Buro 29/01/2015 - 11:15
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FANTASTICA DEDICA DA UN PADRE CHE PIANO PIANO SENTE IL LORO ALLONTANAMENTO... A COSA SARA' MAI SERVITO IL SUO VOLER BENE? FELICE GIORNATA EMANUELE
Rocco Michele LETTINI 29/01/2015 - 09:39
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Malinconica, un pò triste, ma veramente sentita e bella. Ciaooo
Fabio Garbellini 29/01/2015 - 06:05
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Struggente dedica ai tuoi figlioli,fatti coraggio i figli non sono nostri,prima o poi ci lasciano per vivere la loro vita,hai la fortuna di vederli ,abbracciali e non far vedere il tuo sconforto,tornerà l'arcobaleno e la casa vivrà nuovamente con te e per te,eccellente
genoveffa 2 frau 28/01/2015 - 23:21
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Mio caro amico, tu provi quello che ogni genitore sente quando il nido rimane vuoto. Ma sai, i figli non sono nostri, sono della vita e noi dobbiamo lasciarli andare, come è stato fatto con noi. Averli avuti, ed averli avuti vicino, è la più grande gioia che rimarrà per sempre.
Ti abbraccio...
Ti abbraccio...
Gio Vigi 28/01/2015 - 23:19
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Bellissima dedica, strazianti i pensieri di un papà rimasto solo, ma con un cuore pieno di dolci ricordi!!
Lory C. 28/01/2015 - 22:04
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la vita ci porta a prove durissime e questo tuo straziante appello tocca il cuore, cosa posso dire? Ti mando un grande abbraccio con l'augurio che il sole s'affacci un po' sul tuo uscio
giancarlo gravili 28/01/2015 - 20:59
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