Giovane Pensatore
Giovane pensatore
Si perde lo sguardo
cercando di scorger
tra dorate spighe di grano
un orizzonte che
non più mi appartiene.
Laggiù, da molto lontano,
impossibile alla mia vista
ma non al mio cuor
mi giunge l’odore dei miei cari
il gridar dei miei amici correr
dietro un’improvvisata
palla , groviglio di rami.
Un soffitto di nuvole
mi appiattisce e a sostener
il capo….. forte il mio braccio,
quello di un agreste
troppo giovane e troppo solo
Penso tanto a te mia dolce
madre, nutrice unica
non solo del mio fanciullo corpo
ma anche di un’anima
non più serena il cui sguardo
invano cerca te …. nel vuoto.
Luciano Capaldo 23 gennaio ‘15
Opera scritta il 31/01/2015 - 14:18
Letta n.1379 volte.
Voto: | su 8 votanti |
Commenti
Complimenti, molto bella, carica di sentimento e di nostalgia.
Francesco Mereu 01/02/2015 - 19:10
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Carica di emozioni. Miè piaciuta molto
Dario
Dario
Dario Menicucci 01/02/2015 - 12:07
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Molto bella, piena di emozioni e sensazioni. Benvenuto! Ciao
Romualdo Guida 01/02/2015 - 06:05
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Mi è piaciuta molto e anche io mi associo al benvenuto di genoveffa
Emanuele Sestito 01/02/2015 - 00:45
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Bellissima, una valanga emotiva davvero travolgente. L'amore che annulla le distanze,e crea un legame talmente forte con le persone che amiamo che ogni cosa che ci circonda ci riporta a loro, persino un groviglio di rami come per incanto si trasforma in una palla catapultandoci in quei luoghi, tra quelle persone a noi tanto care. Complimenti
Enzo Mazzone 31/01/2015 - 22:40
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La mamma sarà sempre il sostegno e il conforto del suo figliolo,nostalgica,molto bella,intensi sentimenti ,complimenti e benvenuto nel sito
genoveffa 2 frau 31/01/2015 - 17:45
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